Popolo dei cafoni! Sono un tizio (esatto, uno a caso) e penso sia il momento per me di entrare in scena! Oggi rubo il sito a Mr. Finanza Cafona e vi spiego cosa accipicchia sono le stock split ( anche detto frazionamento azionario) e come mai tutti in questo periodo ne stiano parlando.
So che è una roba troppo difficile per voi piccoli anatroccoli, ma vi garantisco che alla fine di questo articolo saprete così bene l’argomento che anche Warren Buffet può solo accompagnare.
Senza perderci in chiacchiere, cominciamo!
STOCK SPLIT: COSA CACCHIO È?
Il boss ha già spiegato nel glossario finanziario cosa è un’azione ma facciamo un recap.
Le azioni sono la suddivisione minima del capitale di una società.
La divisione del capitale in quote (appunto, l’azione) e la
successiva collocazione della società sul mercato permette
agli investitori di diventare azionisti.
Parlando papale papale vuol dire che possedete un pezzetto della società avendo i relativi diritti (partecipare agli utili) e oneri (sopportare le perdite).
Ah, e ricordate che se l’impresa fallisce il vostro investimento andrà a valore zero.
Queste azioni hanno un prezzo, che non è altro che la capitalizzazione di mercato delle società divisa per il numero di azioni “outstanding” (ossia disponibili alla contrattazione, vedo che non sai nemmeno l’inglese).
Perciò se la vostra società preferita “Paperino inc.” ha una capitalizzazione di 100 milioni di euro e ha un totale di 20 milioni di azioni disponibili nel mercato facendo quattro calcoli capirete bene che ogni azione varrà 5 euro l’una.
Adesso mettiamo caso però che la società vada a gonfie e grazie alle 7 sfere del drago (raccolte meticolosamente da Son Goku) diventi una delle società con la capitalizzazione maggiore dell’intera Europa, ma che dico, del mondo intero!
Bene, facciamo che la nostra “Paperino inc.” valga adesso 1 triliardo di cucuzze, e facendo due calcoli al volo sembra proprio che ogni azione della società valga adesso la “modica” cifra di 50.000 euro.
L’AZIONE ORA VALE TROPPO: FRAZIONAMENTO AZIONARIO!
I soci di maggioranza però cominciano a notare una cosa: i normali plebei (ossia tu, io e il 99% della popolazione mondiale) sembrano non voler più comprare le azioni della Paperino inc.
Perché questo? Perché costano troppo!
Perciò i nostri cari soci, analizzata per bene la situazione, chiederanno al consiglio di amministrazione della società di fare un piccolo frazionamento azionario, cioè suddividere le azioni esistenti in altre più piccole.
“Ok, sto leggendo da mezz’ora ma non ho ancora capito che acciderbolina sia uno stock split”
Allora, vediamo di capirci:
- Nessuno usa più la parola “acciderbolina”.
- La pazienza è la virtù dei saggi, perciò leggi e mucala (come si dice al nord).
- In verità potevo spiegarvi cosa fosse uno stock split in giusto due parole, ma l’articolo un minimo lungo doveva pur essere.
Torniamo a noi.
Come abbiamo detto, la nostra Paperino inc. farà uno stock split, che non è altro che la suddivisione/frazionamento delle azioni in parti più piccole.
Facciamo finta che la società decida di fare uno stock split 50 a 1:
Ogni azione verrà presa, divisa in 50 parti uguali e riconsegna al
legittimo proprietario.
Perciò un bel giorno vi sveglierete, e guardando che il vostro portfolio di investimenti noterete che invece di una sola azione da 50k di Paperino inc. avrete 50 azioni da 1000€ della società.
Il valore totale del vostro portfolio non è cambiato, e nemmeno il valore totale della vostra società.
Ecco, capitela bene sta cosa, perché la prossima persona che viene da me a dirmi che le azioni di una società dopo una roba del genere sono “scontate” gli tiro una padellata in testa (anche due).
È come se la vostra ragazza (ahahaha, bella questa) invece di offrirvi la torta per intero (che è l’azione prima dello split) vi offrisse tutte le fette della torta, qual è la differenza?
Esatto, nessuna!
PERCHÈ SI DOVREBBE FARE UN FRAZIONAMENTO AZIONARIO?
Be’, cari miei lettori, le risposte sono diverse:
- Le azioni diventano più accessibili per i retailers cioè i i piccoli investitori privati, leggi anche “noi morti di fame senza un soldo”
- In secondo luogo, il maggior numero di azioni in circolazione può portare una maggiore liquidità per il titolo, il che facilita la negoziazione e può restringere lo spread bid-ask.
- La società con uno stock split si fa un po’ di pubblicità e balza (anche se per poco) agli onori della cronaca.
L’azienda che decide di fare proseguire con la divisione delle azioni non lo fa subito dopo l’annuncio ma, di norma, fa passare qualche mese (il giorno preciso si chiama ex-date) prima che faccia il frazionamento delle proprie azioni.
COSA SUCCEDE DOPO UN ANNUNCIO DI STOCK SPLITS?
Un mito alla Wallstreetbets è quello di comprare l’azione appena annunciato il frazionamento, aspettare che questo avvenga e vendere le azioni con un lauto margine.
Si ritiene, infondatamente, che lo stock splits faccia aumentare il valore delle singole azioni ma se pensate di fare soldi facili in borsa in questa maniera, siete più sciocchi di quanto pensassi.
In generale, i vostri guadagni (o perdite) dipendono perlopiù da quando comprate:
- Avevate già le azioni della società nel vostro portfolio: in media e nel breve periodo, andrete a sovraperformare il mercato (ossia guadagnerete qualche soldino).
- Avete comprato subito dopo l’annuncio dello stock split: be’, non male, perché in genere, seppur di poco, andrete a sovraperformare il mercato (guadagnerete pochi soldini, ma son sempre soldini).
- Avete acquistato dopo lo split: aha! Allora siete davvero sciocchi come pensavo! Infatti (di norma) andrete a underperformare il mercato, ossia andrete perdere un po’ del vostro investimento iniziale. Come avete capito, nel mondo di Wall Street chi prima arriva meglio alloggia.
Come sapete però il mercato finanziario non è una scienza esatta e non c’è niente di certo, quindi prendete sempre queste informazioni con le pinze.
Inoltre un’azienda va bene se il business va bene, lo stock split è solo una scelta “tecnica”.
Detto ciò non vi consiglio né di vendere né di comprare anche perché non sono un consulente finanziario e soprattutto perché sono un investitore a lungo termine, investo in ETF, non sono un trader…. insomma di queste cose me ne fotte il giusto.
CONCLUSIONI E STOCK SPLIT AMAZON E GOOGLE
Scrivo questo articolo perchè negli ultimi tempi si parla tanto degli stock splits di Google e Amazon.
Google ha annunciato il frazionamento a febbraio di 20-1 per il 15 luglio, mentre lo stock split Amazon ci sarà per il 3 giugno.
Bene, ora sapete come leggere le mille notizie finanziarie delle prossime settimane e diffiderete di blog di finanza molto meno onesti di questo.
Ma, per favore, se qualcuno dei vostri amici vi chiede cosa sia sta roba e non gli sapete rispondere bene, non dite che lo avete letto su questo blog che se no noi ci perdiamo la faccia.
Se avete domande scrivetele nei commenti e se vi è piaciuto l’articolo condividetelo con qualcuno.
Ora sento i passi del boss che si avvicinano, quindi mi dileguo! Alla prossima!
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FONTE IMMAGINE: Photo by Klara Kulikova on Unsplash
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