C’è nessuno? Maestro Splinter? Ah, blog incustodito, bene 🐢.
Salve popolo dei cafoni, sono il tizio di Salto Mentale. Forse vi ricorderete di me per articoli finanziari come ”Fare la spesa come Elon Musk” e “Siamo tutti ricchi sfondati, basta crederci”.
Oggi, vi voglio parlare di quanto costa mantenere un figlio e come risparmiare soldi da neogenitori. Essì, sono da papà da poco e ho imparato qualche trucco, quindi oggi vi do i miei 5 consigli.
Sì, lo so che usate il profilattico, ma prima o poi un pupo potrebbe decidere lo stesso d’insediarsi dentro di voi, quindi meglio essere preparati.
1. NON CREDERSI FRAGILI
Per gestire bene le proprie finanze bisogna fare due cose soltanto:
- Sviluppare sane abitudini;
- Non farsi infinocchiare nei momenti speciali.
Ne ho parlato da qualche parte in una delle lettere a mia figlia.
Diventare genitori fa parte dei momenti molto speciali in cui si può essere molto infinocchiati anche perché i figli costano un sacco!
Ti ritrovi a gestire questo sacchetto d’ossa fragile fragile e ti convincono subito del fatto che non sei capace.
In ospedale vedi quelli del nido che manovrano bambini con la maestria di un pizzaiolo di Torre del Greco mentre tu, mamma, non riesci quasi a reggerti in piedi dalla stanchezza ed i dolori, figurarsi lavare il tuo neonato con una mano sola.
Spesso ci aggiungono un plateale doppio standard e trattano in modo diverso le persone senza validi motivi. Giudicano le neomamme ma sono clementi coi neopapà oppure trattano da imbecilli le primipare ma stanno zitti davanti alle mamme navigate.
Il lavaggio del cervello comincia molto prima del parto. Ti dipingono la genitorialità come un momento etereo, sempre fotografato coi filtri giusti, in cui tutta la famiglia è fottutamente perfetta.

La realtà è ben diversa.
Occhiaie, capelli spettinati e leggermente vomitati, postura gobba e rivolo di bava sulla felpa sono l’uniforme d’ordinanza del genitore nei primi mesi.

I primi mesi sono molto faticosi! Se non te lo aspetti penserai di essere sbagliato, inadeguato. Questa fragilità ti renderà facile preda di chi vuole venderti stupidaggini o metodi assurdi per crescere un bambino.
Fatti un favore, segui il tuo istinto e risparmia i tuoi soldi.
Miliardi di esseri umani lo hanno fatto prima di te, ce la farai anche tu.
2. ALLATTARE AL SENO
Quante mamme degli anni ’80 sentiamo dire “Che bello allattare, peccato che non avevo latte”. Di tutte quelle che abbiamo conosciuto, meno del 10% ha allattato per almeno un anno.
Ora immaginatevi la razza umana 2000 anni fa. Biologicamente erano quasi identici a noi, ma non avevano baby food né latte in formula da vendere. Con una percentuale di mamme che allattano del 10% saremmo estinti.
Sarò brutale: il problema è che quelli che vendono baby food e latte in formula sanno fare un gran bel lavoro e la salute vostra e di vostro figlio è un elemento secondario.
Seguiamo l’odore dei soldi.
Un bimbo allattato al seno procura 0€ di profitti, zero. Si ammala meno e ci sono zero sbatte a preparargli da mangiare. Certo bisogna imparare l’arte dell’allattamento.
Un bimbo allattato col latte in formula vale più di 1800€ all’anno.
Non ci credi ecco quanto spendi per il latte in polvere:
5€ al litro * 1 litro al giorno in media * 365 giorni all’anno = 1.825€ annui.
Dovreste aggiungerci gli omogeneizzati, le acque per bambini (ma va a cagare!), gli integratori di vitamina A-E-I-O-U-Y ed altre cose per lo più superflue ma che sono state commercializzate per decenni ed è dura dimenticare.
Quei fighetti di Apple vi martellano la minchia con la pubblicità dell’iPhone, ma il grano duro lo fa Mellin!

Immagine da Flikr – No se quiere un híbrido de Mac y iPad según Tim Cook
Sentite, tutte queste cose sono utilissime, ma solo in casi speciali. L’infanzia non dovrebbe essere così “medicalizzata”.
Basta, non sto qui ad ammorbarvi oltre, vi consiglio d’informarvi a dovere su come avviare e mantenere l’allattamento. La Leche League è una risorsa eccellente e no profit.
3. ATTENTO ALLE ECOBALLE SUL CRESCERE I FIGLI

No, non queste, oh!
Ma ha ragione il Leader Cafone Maximo, non state mai attenti! Ma che devo fare?
Dai, parliamo di ecologia.
Quando ti nasce un bambino ti fai due calcoli: Anno 2022 + 83 anni di aspettativa di vita = 2105.
Porca vacca, adesso il problema del riscaldamento globale mi riguarda!
— Neogenitore qualsiasi.
E cominci a comprare eco stronzate. Fermati e respira, gran parte di quella roba poi la butterai in discarica senza usarla!
Non dico che tutto sia una truffa, ad esempio le iniziative per ritornare ai pannolini lavabili sono interessanti, ma non funzionano per tutti!
Troverete siti che vi propongono di acquistare tutto il loro mega kit di pannolini prima della nascita del bambino, per iniziare col piede giusto… Alla modica cifra di 600€, ovvio, viva l’ecologia di mercato.
Vi servirà trovare gli strumenti giusti per voi neogenitori. Inutile spendere centinaia di euro prima del tempo, le offertone non andranno da nessuna parte, tranquilli.
Volete usare i pannolini lavabili? Provatene un piccolo set economico e vedete se fa per voi. Meglio ancora se ne comprate giusto 3 o 4 di seconda mano, da qualcuno che non si è trovato bene. Sarete ancor più brillanti se li noleggiate da una pannolinoteca.
Si, esistono le pannolinoteche, il mondo è fantastico.

4. RISPAMIATE SUI VESTITI DEI BAMBINI
Immaginate di essere ad un banchetto sontuoso dell’antica Roma, pieno de ciccioni che se sfonnano. Scusate, “Plena adipem qui comedunt”, ho sbagliato il periodo. E quella traduzione l’ha fatta Google, io di latino non so nulla.
Chissà che gioia la servitù una volta che son crollati tutti! Quanto buon cibo aggratis.
Lo stesso accade con la roba per bambini.
A Tizio nasce un figlio. La cugina che ormai lo ha grandicello gli porta 3 scatoloni di vestiti usati, lui ne compra una marea per farlo stare bene nelle foto su Instagram, nonni e zii ogni volta che passano portano una nuova tutina, completino o salopette. E giochi, scatole su scatole di giochi!
In capo a 5 anni Tizio ha casa che pare la roulotte di Gianni Morandi, piena di peluche che suo figlio non si caga più di striscio. Ma Tizio è uno furbo: regala tutto per far spazio!
E qui entrate in scena voi. Pasturate, gente, fatevi amico chi ha avuto figli qualche anno prima di voi, i pacchi di roba gratis fioccano! Date anche un occhio agli annunci online, troverete una marea di roba nuova (anche con l’etichetta se proprio ci tenete) a prezzi stracciatissimi.
Vi fa schifo mettere vestiti usati a vostro figlio? Guardate che una volta indossati diventano usati anche quelli nuovi… Non sarete mica tra quelli che non comprerebbero mai bicchieri usati ma poi vanno ogni settimana al ristorante!?

Punto secondo: ma che cacchio di condimento è?
Punto terzo: quella forchetta è stata sbavata da migliaia di persone.
Foto di Raphael Nogueira.
Riutilizzare è la scelta più ecologica (ed economica) che possiamo fare.
5. NON COMPRATE GIOCATTOLI PER BAMBINI INUTILI
Al pupo non serve la tutina dell’uomo ragno. Alla pupa non serve il castello delle Barbie.
Quello che serve ad un bambino piccolo è amore, la presenza di persone care, sicurezza ed un paio di metri quadri di pavimento su cui esercitare il proprio corpo.
Non ha bisogno di mille giocattoli costosi, si diverte allo stesso modo con la torre delle lucine Chicco da 49,99€ che col cartone del rotolo della carta igienica.
Il gioco preferito di mia figlia, oggi, è vedere i riflessi della luce sul rubinetto del bagno.
Nessun giocattolo poi riesce a battere un abbraccio col suo papà e la sua mamma. Se si è costretti a lavorare di più per comprare stronzate e pagare il nido forse è il caso di farsi qualche domanda.
Dato che parliamo di necessità, se state pianificando un bimbo, è il caso di spulciare un po’ questo blog. Vi serve un buon fondo di emergenza perché i casini sono dietro l’angolo.
Punti bonus se riuscite ad avere una buona indipendenza finanziaria.
CONCLUSIONI DA UN NEOPAPÀ
Dai, riassumiamo un poco questi consigli finanziari per neo-genitori.
- Non credersi fragili: voi siete perfettamente capaci di fare i genitori, non fatevi venire dubbi perché qualcuno dice il contrario, non importa se porta il camice o i capelli bianchi. Non acquistate sciocchezze per insicurezza.
- Allattare al seno: Allattare al seno è la cosa migliore per ogni bambino, e tutte le madri sane possono farlo senza problemi. È la scelta più comoda e di gran lunga la più economica ed ecologica.
- Evitare le ecoballe: non fatevi truffare dai prodotti ecologici, sono sempre venduti per profitto e voi siete i polli da spennare. Provateli prima di investirci un capitale. Le versioni non “eco” spesso sono identiche, manca solo l’imballo in cartoncino marrone.
- Sfruttare le briciole: sfruttate quello che gli altri non usano, potete ottenerlo gratis o pagando un prezzo stracciato.
- Seguire le necessità: al bambino serve poco per stare bene e crescere al meglio. Quello che serve davvero il più delle volte non potrete comprarlo coi soldi ma potete ottenerlo dedicandogli il vostro tempo. Un po’ come comprare salute.
Sento il tombino sollevarsi, dev’essere il capo…
Popolo dei cafoni, è stato ancora una volta un piacere parlarvi!
Se state pensando di accogliere al mondo un cucciolo di homo sapiens, vi propongo quello che ho imparato nei primi 6 mesi di genitorialità. Alla prossima.
Ah, scrivete i vostri consigli finanziari a neo-genitori nei commenti!
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“Non ha bisogno di mille giocattoli costosi, si diverte allo stesso modo con la torre delle lucine Chicco da 49,99€ che col cartone del rotolo della carta igienica.”
poi va su IPF a chiedere come fare un budget per l’università del figlio bocciato 6 volte in prima elementare
vedo che non sono l’unico ad essere triggerato sul discorso dell’allattamento, bene, Purtroppo e’ diventato un argomento da ‘punto uno’ del tuo elenco, un sacco di gente ti guarda malissimo se non allatti al seno. Usate sta regola: e’ una scelta della madre, piu’ ne state fuori, piu’ fate bella figura con gli altri e con voi stessi.
Prima di partorire la nostra prima figlia, mia moglie ha trovato altre soon-to-be moms con l’app Peanut (non so se esista in Italia): farsi il percorso con altre persone nella stessa situazione e’ una svolta, soprattutto se vivete lontano dai nonni. Purtroppo, e’ un momento della vita in cui anche i vostri amici storici, se sono senza figli, diventano delle grandi teste di cazzo (un amico, quando gli raccontavo gli incubi del potty training, mi ha guardato stupito perche’ lui non aveva fatto fatica ad insegnare al suo cane a cacare in giardino…), Funziona come qualsiasi app di dating, trovare le persone giuste richiede tempo e svariati tentativi
Ciao Nicola!
Caspita, vero, eppure era l’ultima delle mie intenzioni giudicare qualcuno.
Dimmi, visto che anche tu hai un (bel) blog: davvero traspare del giudizio verso chi non allatta in quello che ho scritto?
La mia intenzione era di usare l’allattamento come metonimia, un esempio delle mille cagate che l’industria ti vende quasi senza scrupolo. E volevo anche mettere in guardia contro le informazioni scorrette che ci sono a riguardo.
Comunque, ottimo consiglio Peanut, grazie! In Italia esistono anche i CAN (Corsi di Accompagnamento alla Nascita) in cui un valore aggiunto enorme è il gruppo di neo-genitori che si crea per sostenersi a vicenda prima e dopo la nascita.
Esistono per sole mamme o per coppie e sono gratuiti, basta rivolgersi alla propria ATS (Asl o come cavolo si chiamerà tra qualche tempo).
Tutto valido, come già detto solo il discorso allattamento è moooolto più delicato di così.
Metto giù solo i primi 3 punti che mi vengono in mente:
1. Non sempre è possibile stimolare la produzione di latte senza produrre traumi alle madri
2. Se dopo la poppata il piccolo ha ancora fame, allora il latte della madre e mi sembra una tortura inutile non dargli quello in polvere perchè non viene dalla madre
3. il latte artificiale è un modo con cui anche noi papà possiamo dare il nostro contributo in una fase dell’accudimento in cui normalmente saremmo preclusi, ed è sicuramente una cosa che sia le neomamme (primipare o no) sia i piccoli apprezzano.
Poi ce ne sarebbero altri 1000mila ma non è ne luogo ne momento.
Ciao!
Temo di essermi espresso male sulla questione dell’allattamento: lungi da me giudicare qualcuno che, consapevolmente, sceglie l’allattamento artificiale. Più potere a loro!
Il messaggio che volevo veicolare è un altro: è importante informarsi a dovere, perché buona parte della conoscenza comune sull’allattamento è sbagliata e a farne le spese sono i neo-genitori sia finanziariamente che dal punto di vista della salute loro e di loro figlio.
Il tuo punto 2, scusami la schiettezza, ne è un esempio: il latte in polvere, seppure sia un ritrovato tecnologico fantastico, è un povero surrogato di quello materno. I benefici del latte materno sono numerosi, non sono mica io a dirlo! Ed il modo per stimolare la produzione in genere c’è, ed è assecondare le richieste del bambino che, quando il latte sarà poco, frantumerà i maroni a mamma per farsi attaccare di continuo, stimolando il seno che magicamente aumenterà la produzione di latte in capo a qualche giorno.
È facile? No, è una colossale rottura di balle e per la mamma e chi le è vicino è spossante. Quindi, consapevoli delle conseguenze, si può scegliere di passare al latte in formula, che è un’altra rottura di balle colossale da preparare, quindi non scappi mica. C’è anche l’opzione del latte umano donato, giusto per aggiungerne un’altra, ancora più complessa da attuare.
Insomma, non voleva esserci giudizio, solo volevo mettere in guardia tutti da alcuni miti sul tema, tutto qui.
Ciao!
Dissento sul magicamente che non sempre si compie, comunque concordo sul discorso che i neo genitori vengono spellati per una marea di cose che non servono assolutamente.
Per carità, certo, di sicuro nella vita ci sono solo morte e tasse. Magicamente era riferito al fenomeno, che trovo affascinante, non al fatto che allattare sia una passeggiata. È comunque chiaro che non so esprimermi e mi scuso se ho urtato la tua sensibilità sull’argomento.
A chiunque legge, informatevi da chi di dovere se dovrete allattare. Se invece vi sentite incazzati per il passato fatevene una ragione che di sicuro avrete fatto del vostro meglio, comunque sia andata.
Ai neonati vengono fatti dei regali in denaro. Qual è la migliore forma di investimento per loro?
Ciao! Io quello che ho fatto è stato comprare quote di un ETF azionario globale!
Ecco i miei motivi:
* Lungo periodo (20 anni)
* Molto diversificato
* Semplice ed a basso costo
* Filtri ESG così mi tutelo in caso mia figlia voglia farmi la morale per il mondo che le ho lasciato: “ho investito etico”!
* Lo trovi su Directa Trading, di cui trovi qui da qualche parte un bonus!
Tra l’altro sono partiti i saldi, per cui oggi si comprano stocks a prezzi molto inferiori rispetto a 6 mesi fa 🙂
Se vuoi altre idee su come risparmiare ed investire per i figli, ho scritto un articolo qualche tempo fa: https://saltomentale.it/come-investire-per-i-figli/
Il discorso latte, è un pochino più complicato di così! Prima dell’invenzione del latte in polvere c’erano le balie, donne che allattavano il loro figlio più quello di un altra mamma che non poteva allattare. In alternativa si provava con altri latti (asino ecc.) altrimenti molto semplicemente e brutalmente, il bambino moriva di fame, come accade ancora oggi in natura. Inoltre, la pubblicità del latte in polvere in molti paesi (incluso l’Italia) è vietata nei canali non specializzati! A mio avviso, chi non allatta al seno non lo fa per comodità ma per necessità. Mia moglie, ad esempio, a 4 mesi non aveva più latte e c’è stato poco da fare e addio soldi €€€€
Ciao, grazie del commento!
È vero, è più complesso di come l’ho messa giù, meriterebbe un libro più che un piccolo paragrafo 🙂
Diciamo che la verità sta nel mezzo: da un lato l’invenzione del latte in formula è una cosa fantastica, ed è vero che (non a caso) oggi farne pubblicità è vietato. È anche vero che si moriva molto di più, che si ricorreva a latte animale non modificato e che c’erano le balie. Ed è certamente vero che le mamme fanno del loro meglio e molto di più, su questo non c’è dubbio.
Tuttavia la percentuale di allattamenti interrotti precocemente dagli anni ’50 ad oggi è fuori da ogni senso. Uno dei motivi è che, quando il latte sembra non bastare più, invece di insistere con l’allattamento materno e stimolare ulteriore produzione si ricorre all’aggiunta del latte in formula e quindi ciao stimolazione e ciao allattamento. Aggiungiamoci una vita più stressante e ritmi di vita/lavoro che non si conciliano con l’allattamento a richiesta ed ecco spiegato il tutto.
Consiglio ancora La leche league per approfondimenti, io sono solo un povero uomo bianco che di queste cose non dovrebbe permettersi di parlare!
È sicuramente vero quello che dici! Diciamo che chi se lo può permettere, evita inutili “sofferenze” molto più a cuore leggero rispetto ad una volta: ricordo ancora le minne di mia moglie come erano messe.. diciamo che non ha pianto di disperazione quando ha smesso di allattare al seno. (anche se nel nostro caso il distacco dal bimbo è stato forzato).
E poi dai, anche noi poveri maschietti su con l’età potremmo fare l’esame della prostata in maniera naturale ma ad un po’ di pomata con anestetico nessuno (penso) ha mai detto di no 😅
Scherzi a parte, è vero che l’allattamento al seno è importante e la nostra generazione si è un po’ adagiata sugli allori, come si dice.