Vi é mai capitato di fare una cosa così taccagna da farvi vergognare?
Tipo quaando assumete quelle abitudini di risparmio un po’ anti sociali e pazze che pensate “cacchio potrei andare su Malati di Risparmio” o “beh forse il ricovero è la strada giusta”.
Nel pensare ai consigli per la puntata 26 di Top Big To Fail ho buttato giù tanti spunti: alcune le ho pubblicate da tempo su Finanza Cafona, in altri casi le ho ideate appositamente… quelle di cui mi vergogno invece le ho messe qui, in questo articolo.
Come se pure voi non abbiate degli altarini di cui vi vergognate.
Comincio io, anche perché sdoganare pubblicamente i propri limiti é segno di mascolinità positiva. Così almeno mi ha detto una tizia sconosciuta alla fermata dell’autobus.
TAGLIARE IL TUBETTO DEL DENTIFRICIO
Quando il dentifricio sta per finire oppure è molto difficile far uscire altra pasta prima lo strizzo bene con una forza venuta da mondi conosciuti solo da Hulk, in seconda battuta mi aiuto con alcune clip da cancelleria e alla fine lo taglio.
Dentro al tubetto del dentrifricio rimane sempre qualcosa, aprendolo mi cucco sempre un paio di lavate di denti extra. Soldi che ho versato dalle mie tasche, peraltro.
GUARDARE LE PROMO SUGLI SCONTRINI
Tutti gli scontrini, in particolare quelli dei supermercati, hanno sempre un qualche tipo di promozione:
- Punti extra sulla successiva spesa (Payback)
- Prodotti omaggio
- Spinte a usare un nuovo servizio del negozio
Si trova davvero un botto di roba su sti scontrinacci di carta.
Io li conservo, ma mi vergogno un po’ a farlo. Ho un angolo della casa piena di ste cartacce però il sacrificio vale la pena e ho sfruttato tante promo simili.
Qualche giorno fa sullo scontrino del mio acquisto su un supermercato Conad c’era il suggerimento ad attivare il servizio Conad Pay. Si tratta di una sorta di wallet: ci si collega la carta e poi si paga via app con questa soluzione.
In cambio ho ottenuto il 5% di sconto su tutte le spese per un mese.
Il bello è che i supermercati sono aziende composti da lavoratori rincoglioniti e da una dirigenza che prova di tutto per digitalizzare il business.
Da questa micidiale combo esce fuori che non mi è stato disattivata la promo e l’ho usata anche per tutto dicembre.
CONSERVARE GLI SCONTRI PER GOOGLE REWARD
Conservo gli scontrini degli acquisti per un altro motivo: Google Rewards.
L’app di google permette di guadagnare un po’ di spiccetti per brevissimi sondaggi (meno di 30 secondi). Ultimamente ha aggiunto nuove funzioni tra cui la possibilità di caricare gli scontrini degli acquisti.
Mica tutti eh, quelli che vi chiedono loro.
Il guadagno è sempre minimo, massimo 0,20€ però è una cosa così semplice che… perché non farlo?
Il problema è solo uno: la richiesta del caricamento non avviene subito ma dopo un paio di giorni quindi serve tenerli gli scontrini da parte e fotografarli alla bisogna.
Con i sondaggi di reward da anni ci pago il drive di google one.
Ormai ho accumulato così tanto credito da poter comprare l’annuale diretto (19,99€) invece del solito mensile. Insomma, ulteriore micro risparmio.
Si si c’è la questione privacy ma bla bla bla
RICARICARE PC E DEVICE IN UFFICIO
Pure se E-On ha la migliore tariffa per l’energia sul mercato mi piace ricaricare gli apparecchi elettronici in ufficio sfruttando a sbavo sfruttando le bollette di qualcun’altro.
Ahimé mi piace fare ste porcate.
Ok un computer non consuma però ci sono pure lo smartphone, le cuffie bluetooth, il powerbank… in passato ricaricavo pure il monopattino! Bei tempi!
Ad essere sincerissimo nella vergogna spesso ricarico lo smartphone in macchina: sta in moto, c’è una presa… perché non farlo?
DISTANZIATORE PER I PANTALONI STRETTI
Nell’ultimo anno e mezzo il mio fisico ha cominciato a cambiare rispetto agli anni passati.
Non intendo che sono ingrassato (un po’ si in realtà) bensì una trasformazione delle forme, persino della muscolatura. Vado in palestra da quasi 20 anni è un po’ conosco il mio corpo: il petto, le spalle e altri muscoli oggi sono diversi e soprattutto reagiscono diversamente agli stimoli dell’allenamento.
Vado al dunque. Son cambiato. A 40 ci stà eh!
Ho sempre avuto la tendenza a comprare dell’abbigliamento aderente e questo mi ha ancora di più complicato la questione costringendomi ad un doppio salto di taglia.
Insomma, il mio fisico è cambiato, desidero uno stile più comodo e sono anche un ricercatore ossessivo. Voglio determinate cose di qualità e con un certo stile perciò la ricerca è spesso complessa.
Per dirvi ho comprato un paio di stivaletti dopo 2 anni di ricerche.
Nel tamponare il lag tra trovare le cose giuste e vestire senza destare segnalazioni dalle forze dell’ordine ho usato un accrocco terribile:
Sto robo si chiama estensore di bottoni e lo comprate per pochi spicci su Amazon.
In uno dei due buchi si fa entrare il bottone di chiusura del jeans e usando quello dell’estensore si guadagna qualche centimetro di spazio.
Pensavo di usare questo sistema per qualche mese in modo da evitare di rifare l’armadio ma non era un problema temporaneo, ‘ho usato per parecchio tempo.
Mi vergogno molto della cosa.
LA PASTA IN OFFERTA
Riesco a resistere a davvero tante tentazioni consumistiche. Sono spesso fiero di me.
Ad una cosa sola però non posso dire di no: la pasta in offerta.
Una Garofalo a 0,70€? MIA! Ma non un pacco solo, due o tre! E sti cazzi se nella dispensa ho già le scorte per una famiglia di 6 persone. È in offerta santo cielo!
Come si fa a resistere?
TIMER DI DOMOTICA PER PRESE
In diverse puntate di Too Big ho parlato malissimo di domotica.
Continuo a non capirne molte delle funzioni però, ecco, la uso anche io.
Ho preso 2 prese smart di Ikea e le ho collegate all’hub di domotica gentilmente donatomi dall’amico lucifero. Le prese son quelle vecchie, non la merda di ora (queste).
Le ho collegate a delle ciabatte con vari attrezzi per la cucina e settato un auto turn off/on durante il giorno. Risolve un problema di comodità in quanto sono automatizzate sia di consumi: il 12% della dispersione elettrica avviene con le spie delle prese.
Secondo me risparmio. Giuro. Spero.
Sono un falso lo so, menzognero. Perdonatemi, vi prego.
RICICLARE LE SCATOLE DI AMAZON PER LE VENDITE SU VINTED
Di questo non mi vergogno per niente.
Tutte le volte che compro qualcosa e arrivano quelle scatolacce di Amazon io le conservo, le metto da parte e poi le riuso per spedire la roba venduta su Vinted o Wallapop.
Riciclo, ho già tutto e non spendo niente.
PRENDERE TUTTO IN ALBERGO
In una vecchia puntata di Friends Ross e Chandler si ritrovano in una stanza d’albergo insieme. Non avendo un cazzo da fare Ross, taccagno master, propone a Chandler di prendere tutto il possibile dalla stanza, legalmente, per rifarsi del costo della camera:
Ci siamo cascati tutti. Per un periodo ci siano riempiti di robaccia delle catene di hotel come saponette e ciabattine orribili usa e getta.
L’ho fatto pure io anche se col tempo ho smesso, però la tentazione è sempre forte.
Nell’ultimo viaggio di lavoro mi stavo per portare via la bibbia di Mormon (un cimelio!) poi ho desistito e ci ho fatto solo una foto blasfema da postare sui social:
Tra i supporter di Too Big To Fail anche Dio. In diverse forme e verbi pic.twitter.com/19qpjQ0QMa
— FinanzaCafona (@CafonaFinanza) November 29, 2024
Penna, taccuino e saponetta comunque me li ciulo sempre.
CONCLUSIONI SULLE VERGOGNE DELL’ESSERE TACCAGNO
Nella vita ci sono sempre due estremi, opposti capaci di incontrarsi in similitudini. Una sorta di specchio della stessa malsana attitudine.
Stare in questi due punti non è un vanto, non fa bene e non è per nulla utili.
Lo spazio corretto dovrebbe essere sempre quello di trovare un punto di equilibrio.
Un buon inizio, forse, è quello di cominciare a vomitare agli altri la propria fragilità dicendo pubblicamente quello che ci sembra un po’ errato.
Questi sono alcuni dei miei, ora è il vostro turno.
Scriveteli nei commenti, vah!
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