Volete mettere i vostri soldi in borsa però siete degli investitori principianti.
Prendo per buono il fatto che prima di approfondire l’argomento legato agli investimenti, avete compreso bene concetti come: il budgeting, il fondo per le emergenze o come gestire in generale le spese. Insomma, le basi della gestione del denaro.
Partendo da questo presupposto ecco una guida super essenziale per investire da zero.
COSA VUOL DIRE INVESTIRE?
Investire significa quando, mentre sei in motorino, ti metti a guardare Instagram e non ti accorgi dell’auto ferma a pochi metri al semaforo, centrandola in pieno. Oppure, se non ti fermi alle strisce pedonali e mandi a gambe all’aria una povera nonnina… insomma, quello è investire.
Fine della freddura.
Investire significa allocare risorse in un determinato asset con la speranza che il suo valore aumenti nel tempo. The end.
Significato di Asset:
“Nell’inglese tecnico, asset è genericamente un “bene” e quindi equivale al cespite italiano. In realtà, in diversi contesti settoriali, per asset s’intende qualcosa di più lato cioè “risorsa”. Quindi non solo asset materiali o immateriali, ma anche conoscenze e capacità delle persone (il capitale umano) e patrimonio (disponibilità finanziarie)..”
Fonte Wikipedia
In pratica Investire significa impiegare risorse, come il denaro e il tempo, con l’obiettivo di ottenere un beneficio futuro, che può essere finanziario, sociale o personale.
Nel contesto finanziario investire si riferisce all’acquisto di beni che non sono destinati al consumo immediato ma sono tenuti per creare ricchezza nel lungo periodo.
Questi beni possono includere azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento, ETF, immobili, materie prime e altri strumenti finanziari.
Gli obiettivi principali dell’investimento possono variare da individuo a individuo e possono includere:
- Desiderio di aumentare il capitale
- Proteggere il denaro dall’inflazione
- Generare entrate tramite interessi o dividendi.
In linea di massima ognuno si pone i propri obiettivi personali finanziari a seconda della propria situazione economica.
COSA NON VUOL DIRE INVESTIRE?
Investire non significa semplicemente mettere da parte i propri soldi sperando in un futuro migliore; si tratta di una decisione ponderata che richiede conoscenza, strategia e, soprattutto, una comprensione dei propri obiettivi finanziari.
Basta qualche regola del pollice per mettere la cornice di questa domanda:
Il primo punto è il rischio/rendimento. C’è una relazione diretta tra RISCHIO e RENDIMENTO. Più alto è il potenziale guadagno di un investimento, maggiore sarà il rischio di perdere soldi. Nessun investimento è a rischio zero.
Il secondo punto è un mantra da ficcare nella testa degli italiani: non esistono investimenti sicuri. Diffidate da chi vi promette investimenti SICURI e senza rischi!
Chiaro tutto, si?
COME INVESTIRE DA ZERO: I FONDAMENTI
Investire significa allocare i propri risparmi in asset con l’aspettativa di ottenere un rendimento nel tempo.
Il semplice risparmio, invece, consiste nel mettere da parte denaro in modi sicuri con rendimenti minimi o assenti
Se la capacità di risparmio è essenziale per la gestione delle emergenze e delle spese impreviste, l’investimento è cruciale per la costruzione della ricchezza a lungo termine e volendo anche per il raggiungimento della libertà finanziaria.
Investire, d’altra parte, implica l’uso di quei risparmi per acquistare beni o strumenti finanziari che si spera cresceranno nel tempo. Sebbene investire comporti un maggiore rischio offre anche la prospettiva di accrescere il proprio patrimonio personale.
COSA SIGNIFICA “RISCHIO”?
Comprendere il concetto di “rischio” è fondamentale per chi incomincia a investire da zero.
Con “rischio” si intende la possibilità che il valore dell’investimento possa fluttuare nel tempo e che al momento del disinvestimento potremmo trovarci a ottenere meno di quanto avevamo messo all’inizio. In altre parole, il rischio non implica necessariamente una perdita certa, ma una variazione potenziale del valore che può essere positiva o negativa.
Ecco il punto: il rischio di perdita è strettamente legato al momento in cui si sceglie di disinvestire. Se si è costretti a vendere in un momento sfavorevole, magari durante un ribasso di mercato, si rischia di incassare meno di quanto investito. Per questo, se ci si dà tempo e si può aspettare una ripresa del mercato, il rischio di perdita si riduce. È uno dei motivi principali per cui gli investimenti a lungo termine tendono a essere più “sicuri”.
La chiave è costruire una gestione finanziaria indipendente dal denaro generato dagli investimenti e soprattutto una strategia in base al proprio orizzonte temporale, così da non trovarsi a vendere in fretta nel momento sbagliato. In questo modo, si gestisce meglio il rischio e si dà al proprio investimento il tempo necessario per crescere.
Se volete comprendere meglio questo e altri tipi di rischi vi consiglio la lettura di Imparare a Rischiare di Gerd Gigerenzer.
PERCHÉ È IMPORTANTE INVESTIRE
A questo punto potrei scrivere pagine intere di giustificazioni e raccontarvi le mie esperienze su perché sia fondamentale capire l’importanza di investire i risparmi.
Ma ho deciso di non farlo, perché alla fine, gli obiettivi personali sono diversi per ciascuno di noi e non è detto che debbano essere condivisi.
C’è però un motivo che devo assolutamente menzionare, ed è tutt’altro che soggettivo: si chiama “comprare”. E quindi, un motivo valido per tutti per investire è proprio la protezione dall’inflazione.
Come già saprete (spero) con inflazione si intende l’aumento progressivo dei prezzi di beni e servizi nel tempo il che significa che il potere d’acquisto del denaro si riduce. Investendo in strumenti finanziari che offrono rendimenti attesi superiori al tasso di inflazione, si può non solo preservare, ma anche aumentare il valore reale dei propri risparmi.
La Banca Centrale Europea (BCE) considera “buono” un tasso di inflazione del 2%. Questo valore è visto come l’equilibrio ideale: abbastanza per favorire la crescita economica, ma non così alto da ridurre troppo il potere d’acquisto. Per accrescere il patrimonio dovreste superare questa percentuale (teorica eh!)
Un esempio semplice: immaginate di aver messo da parte 1000 € nel 2023 e volete sapere quanto varranno nel 2024, considerando un tasso di inflazione del 2% (ipotetico). Il risultato sarebbe questo:
Risparmi: 1.000 € Inflazione: 2% Valore reale: 980,39 € Perdita di potere d'acquisto: 19,61 €
Carino, eh?
LA CRESCITA A LUNGO TERMINE
Investire offre la possibilità di una crescita significativa del patrimonio nel lungo termine.
Non si tratta tanto di sapere “come” ma piuttosto di comprendere il “quando”.
Attraverso il reinvestimento dei rendimenti e il compounding, anche piccoli investimenti iniziali possono crescere considerevolmente nel corso degli anni, contribuendo a realizzare obiettivi finanziari importanti a volte inimmaginabili.
Ecco i risultati di una simulazione fatta con il calcolatore di Economia per Tutti di Banca d’Italia dove ho ipotizzato di investire da zero senza un capitale iniziale e prevedendo un accumulo ricorrente mensile di 150€ per 30 anni. Il rendimento medio è un 4% netto (scontato già del 2% di inflazione) di un 4% annuo.
Interesse Semplice | Interesse Composto | |
Capitale iniziale | 0€ | 0€ |
Totale versamenti | 54.000,00 € | 54.000,00 € |
interessi | 32.310,00 € | 50.107,68 € |
Capitale finale | 86.310,00 € | 104.107,68 € |
3 cose importanti da capire come stimolo per iniziare a investire da zero:
- Per far crescere il proprio patrimonio non occorrono doti da supereroe della finanza, avere pazienza e costanza è la virtù principale.
- Non bisogna cominciare ad investire per “fare soldi” o per “svoltare”. Per fare questo o avete un grande culo o lavorate sodo acquisendo capacità e competenze pagate bene
- Anche con piccole cifre è possibile accumulare un capitale importante nel tempo.
L’esempio dimostra come con 150€ al mese possono raddoppiare di valore nel tempo grazie all’interesse composto raggiungendo la ragguardevole cifra di oltre 100.000€ in 30 anni con un interesse conservatore (medio-basso) del 4%.
Certo, questo esempio non considera molte variabili ma è indicativo di un processo realistico.
Per far si ché da teoria questo diventi pratica il primo passo è costruire una solida base di conoscenze finanziarie. Bisogna partire da concetti semplici ma molto importanti come la comprensione del rischio, il rendimento e la diversificazione oltre all’uso di strumenti efficienti come gli ETF.
Viviamo in un’epoca fortunata dove l’accesso alle informazioni via web è alla portata di chiunque. Anche se siete dei principianti i libri di finanza, blog, video di finanza personale e podcast finanziari possono fornire informazioni gratuite essenziali per investire da zero.
Il resto sta alla vostra testa.
EXTRA: ERRORI COMUNI DA EVITARE
Uno degli errori più classici per chi comincia a investire da zero è il farsi trascinare dalle emozioni.
Il panico durante i ribassi o l’euforia nei momenti di rialzo possono portare a decisioni affrettate, tipo vendere in perdita o comprare per la FOMO del momento. Mantenete la calma e seguite la strategia, non importa se il FUFFA guru di turno gira in Lamborghini o attorno a voi tutti sembrano matti. Siate esseri razionali.
Un altro passo falso? Puntare tutti i risparmi su un unico investimento o su pochi di essi, che è un po’ come mettere tutte le uova in un solo cestino e poi correre in discesa.
Pochissimi (tipo il trader RussiaBond) ci riesco ma il 99,99% finisco con il culo a terra.
La diversificazione è la nostra migliore amica: spalmare il rischio su diversi asset, aree geografiche e prodotti minimizza il rischio di perdita.
Poi ci sono le commissioni di trading.
Ah, le commissioni… Quelle piccole cifre che sembrano innocue, ma che col tempo si trasformano in veri e propri buchi neri per i rendimenti. Essere consapevoli dei costi e cercare opzioni a basso costo è fondamentale, specialmente se non si sta investendo cifre da capogiro.
Facciamo un esempio estremo (che serve a far capire quanto ci tengo): se investiamo 150 € al mese e paghiamo 15 € di commissioni per ogni transazione, ci servirà un rendimento medio annuo di oltre il 10% solo per coprire le commissioni! Ora, a meno che non siate dei maghi degli investimenti, è piuttosto difficile da sostenere.
Esagerato? Forse. Ma l’importante è che vi resti impresso.
Un altro grande problema se cominciare ad investire da zero è la tentazione di seguire la moda del momento senza capirci troppo è un’altra trappola.
Cercare di saltare sul “prossimo grande investimento” può sembrare allettante, ma spesso porta a scelte sbagliate. È una strategia da giocatore del lotto, non una di investimento.
È molto più saggio concentrarsi su strategie basate su solidi principi e una chiara comprensione degli asset in cui investite. Non lasciatevi incantare dalle sirene del mercato.
La costanza e coerenza alla fine pagano perchè così funziona il meccanismo dell’interesse composto. Non conta tanto il capitale a disposizione quanto il tempo di investimento a disposizione: più cominciate presto più questo denaro avrà modo di fare compounding.
CONCLUSIONI: COME INVESTIRE DA ZERO
Investire non è privo di rischi, ma con la giusta consapevolezza, una strategia ben definita e una buona dose di pazienza, è possibile costruire un portafoglio solido che cresca nel tempo. E magari non vi costringa a mangiare riso in bianco per il resto dei giorni.
Molti credono che sia impossibile. Non perché non credano nella matematica ma perché non credono nel lento e costante accumulo, in un mettere da parte ricorrente e programmatico. Siamo una società in cui si cerca “la botta di culo”, il colpo della domenica che risolve tutto in pochi secondi. La vita è un po’ più complessa.
Investire da zero si può. Il blog di Finanza Cafona ne è un esempio, io ne sono un esempio.
Proprio per questo l’ultimo consiglio è: occhio ai FUFFA GURU!
Gente che promette investimenti megagalattici senza rischi e con percentuali di guadagno stratosferiche. Se una cosa è troppo bella o non riesci a comprenderla, vuol dire che c’è qualcosa che non va..e non serve un MBA o una specializzazione in Economia dei Mercati Internazionali per capirlo!
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