Continua anche per il mese di settembre la rubrica #5Cose!
Il mio modo assolutamente poco diplomatico e poco social (potrei farlo su twitter) per vomitarvi addosso tutte le piccole cose relative alla finanza personale che ho letto, scoperto e carpito nell’ultimo mese!
Siete contenti di sentirmi sproloquiare anche oggi?
1. ESSERE UN NO GREENPASS E’ UNA SCELTA DI FINANZA PERSONALE COSTOSA
Nonostante sia completamente vaccinato da oltre 2 mesi non mi arriva il green pass. Da settimane sto cercando di risolvere la situazione con 1500, medico che mi ha fatto il vaccino, farmacia e persino contattando giornalmente l’assessorato della mia regione.
Non solo l’unico, in Italia ci sono migliaia di persone nella mia condizione.
Come gentilmente sottolineato dal grande giornalista nella gif questo problema mi ha inimicato diverse divinità ma anche fatto riflettere sul costo economico nell’essere un no green pass.
Nonostante io non lo sia sto effettivamente vivendo come questa particolare categoria sociale.
Facciamo quindi un po’ di conti e consideriamo che, ormai, il green pass è obbligatorio per qualsiasi cosa: dallo svago all’andare al lavoro. Nel caso si scelga di non vaccinarsi (unico modo oltre essersi presi il covid per avere un GP definitivo) l’unica soluzione rimane quella di fare i tamponi ogni 48h.
Se quindi vorrete fare qualsiasi attività che non sia passeggiare nei boschi o rompervi i coglioni dovrete farvi un tampone ogni 2 giorni, questo vuol dire circa 15 tamponi al mese.
Al momento il prezzo di un singolo tampone in una farmacia a prezzo convenzionato è di 15€.
15€ * 15 = 225€
Ma ciò non accade in tutte le città.
A Milano, ovvero nel capoluogo della regione più colpita al mondo da covid, nessuna farmacia ha accettato la convenzione con il ministero e quindi il costo medio per un tampone è di 25€.
25€ * 15 = 375€
Considerando che lo stipendio medio italiano è di 1550€ netti al mese, quindi:
% di stipendio speso per tamponi a prezzo convenzionato(15€) = 14,2%
% di stipendio speso con tamponi a 25€ = 24,2%
Chiaro? Chi non ha il green pass per scelta spende, al mese, il 14% del proprio stipendio in tamponi se costano 15€, mentre ne spende addirittura il 24,2% se i tamponi costano 25€.
E questo senza considerare l’immane rottura di coglioni nel prenotare il tampone, andare a perdere tempo nel farlo e soprattutto nel farsi ficcare un cotton fioc nel cervello da un infermiera che, visibilmente, si sta vendicando su di voi del tradimento del fidanzato.
Ed è la migliore delle ipotesi in quanto ammalandosi di covid si rischia anche il fallimento economico e, peggio, la morte. Cazzo, è pure gratis il vaccino.
NOTA: Da quando ho scritto questo pezzo sono riuscito ad avere il GP.
Non dico come ma sono pronto ad una dittatura Draghi/Figliuolo.
2. GIOCATI DAL CASO DI TALEB
Giocati dal Caso di Taleb sta avendo un impatto mentale che mi è capitato raramente con altri libri che ho letto. Forse posso solo paragonarlo alla lettura a 17 anni di 1984 di Orwell oppure ad Aut Aut di Kierkegaard.
E’ difficile anche spiegare chi è Taleb perchè è molte cose: greco Libanese nato da una famiglia molto ricca e influente del suo paese è costretto ad emigrare in USA dopo la guerra civile libanese.
In Usa studia statistica e poi diventa uno dei pochi broker a mantenere il suo posto per più di 30 anni. Esteta, amante del gusto, incazzoso e con un forte senso dell’umorismo Taleb sviluppa una propria visione dell’investimento e della vita.
In qualche modo si potrebbe definire un filosofo moderno, il suo libro è pieno di citazioni colte, battute e riferimenti storici. Invece di guardare l’opzione più probabile la vita di Taleb si basa sulla ricerca di quella meno probabile.
Questo crea un completo ribaltamento del nostro modello di analisi e che, nel suo pensiero, si basa sulla probabilità. Un essere umano non raggiunge i suoi obiettivi grazie alle sue capacità ma, semplicemente, perché ha imbeccato la probabilità migliore della sua esistenza.
Quante volte avete sentito la frase “era al posto giusto nel momento giusto” per giustificare il successo di una persona? Ecco allora quell’uomo non deve il suo ruolo alle sue capacità ma a qualcosa definibile (da me) come “fortuna”.
Tutto ciò cambia completamente il modo di vedere il mondo e anche di investire.
Giocati dal caso è difficile da spiegare e forse non sono la persona più adatta ma vi consiglio di leggerlo. E’ uno di quei libri che vi spacca la testa, ci mette una tonnellata di sale dentro e vi fa esclamare “o cazzo”.
Nonostante sia uno statistico la lettura è incredibilmente coinvolgente e leggera, potete comprarlo nel banner in basso. Vi consiglio di seguire account twitter di Taleb perchè è pieno di chicche quotidiane.
3. PROMO TINABA 2000€: NON FATEVI PRENDERE PER IL CULO
Ora io non voglio sempre fare il bastian contrario e andare contro a gente più grossa di me.
Sembra che ce l’abbia sempre con le fintech ma certe cose mi fanno davvero incazzare in particolare se sono promosse leggermente da “colleghi” del settore finance. Anche perchè poi finite fregati voi.
Non so molto di Tinaba se non che me l’ha consigliata qualcuno di voi (e non l’ho fatta) e che è gestita da Banca Profilo, una realtà seria dell’investimento italiano.
Ultimamente ha lanciato una promo, valida fino a fine novembre, in cui promette di restituire fino a 2000€ nel caso si investa nel roboadvisor della piattaforma.
Fico no? Beh andiamo a vedere le condizioni della promo:
Il premio è chiaramente a scaglioni a seconda della cifra investita nel robot advisor (di cui non saprei valutare il livello) con un investimento minimo di 10.000 euro e fino, almeno, al 30 aprile 2022.
Beh buono no? Un 1% pulito, in alcuni casi anche di più, in un periodo di tassi bassissimi.
Ecco, andiamo però a vedere i costi:
Quindi il costo per la gestione del capitale è quasi pari al premio che vi viene dato per investire a cui però vi viene aggiunto anche uno 0,25% extra per gli etf utilizzati.
Se proprio vi va bene riuscite a guadagnare un extra rendimento lordo dello 0,10%/0,20%, altrimenti vi scontano il costo della gestione del robot advisor. Il problema è che dal secondo anno quella cifra la pagate tutta.
Ora se non sapete proprio un cazzo di finanza, non vi volete impegnare, non vi volete leggere 5 libri di finanza personale questo servizio cososo di Tinaba o quello di un consulente va benissimo (e ve lo meritate).
Però se questa promo viene venduta come incredibile non vi fidate e soprattutto non vi fidate di chi ve la propone.
4. PNRR: É TEMPO DI RIFORME
Non so se vi è chiaro ma i soldi gentilmente dateci dall’UE avevano delle precondizioni e delle richieste di riforma. Queste riforme si stanno mano mano svelando e vanno da grandi (come quella Irpef e del catasto) sino a più piccole.
Vediamo un po’ di cosa si parla in questi giorni:
SPID AGENZIA ENTRATE
Si sapeva già da tempo ma ora si potrà accedere al sito di Agenzia delle Entrate solo con SPID (oltre a CIE), se non l’avete fatelo.
RIFORMA CATASTO
L’attuale calcolo del valore dell’immobile per Tari e Imu è calcolato sui vani e non sui mq.
Questo ha creato uno strano corto circuito secondo cui una casa in periferia paga più tasse di chi ha una casa a Piazza Campo dei Fiori.
La riforma del catasto va proprio incontro a questo problema uniformando il metro di calcolo e rendendolo più equo. Quelli che stanno piangendo probabilmente hanno una casa al Colosseo e pagano 100€ di Imu all’anno. Non versate lacrime per loro.
Sempre che la paghi l’IMU visto che il mercato immobiliare tra mancati pagamenti della tassa di possesso, affitti in nero e compravendita in contanti genera 6 miliardi d’euro annui.
SRL E NOTAIO CON ZOOM
A breve sarà possibile aprire una Srl online senza il bisogno di presenta dal notaio e sfruttando la piattaforma già esistente. Basterà collegarsi via zoom e procedere con tutta la pratica… fantascienza!
FATTURA ELETTRONICA PER I FORFETTARI
Ebbene si, sembra che nella prossima riforma del fisco verrà messo l’obbligo ai forfettari della fattura elettronica.
Conosco poco il funzionamento (anche se mio padre ne è entuasiasta) ne il funzionamento dei software ma nel caso sono pronto a tante recensioni per trovare la piattaforma migliore per le mie esigenze.
Anzi a sto punto spero che qualche fintech si svegli e crei qualcosa di adeguato alle esigenze di impresa.
N.b. Vi ricordo i miei special su quante tasse si pagano con la partita iva!
5. IL MIGLIOR TWEET DELLA SETTIMANA
Vi Ho consigliato Marco Liera (investitore e ex direttore IlSole24Ore Plus) parlando delle 5 pagine facebook di finanza da seguire, su twitter però da il meglio di sé:
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