Le ultime disposizioni normative hanno cambiato molte carte in tavola per chi paga le tasse regime forfettario, in bene e in male per noi disgraziati freelance possessori di una partita iva di vantaggio (per chi poi).
Come sai il regime forfettario permette di fatturare fino a 85000 € usufruendo di una tassazione agevolata al 5% per i primi 5 anni (fase start up) e del 15% negli anni successivi.
Ottimo se speri di fare soldi come libero professionista, impossibile come obiettivo nella triste realtà della libera imprenditoria.
Indipendentemente da quanto guadagnerai (spoiler: un cazzo) la vera domanda è: quante tasse si pagano con il regime forfettario?
TASSE FORFETTARIO: QUANTO PAGO? COME FUNZIONA?
Capire come calcolare le tasse forfettario è il classico dubbio esistenziale su cui tutti i freelance impazziscono a fine anno ed è uno dei casi più comuni di suicidio intergenerazionale.
Ti spiego quello che ho capito in anni di evasione fiscale, excel di calcolo per le tasse e pianti notturni alla vista del F24.
Preciso che non sono un commercialista quindi se paghi di più son cazzi tuoi.
E comunque son coperto da pseudonimo, quindi queste informazioni come un’indicazione di massima. In ogni caso la versione sintetica della tassazione sul regime forfettario è:
Metti da parte tra il 20% e il 30% di quanto guadagnate
Oltre a questa cifra deve essere aggiunto “l’acconto”, termine distopico inventato da Tremonti per dirci che dobbiamo anticipare il 99% delle tasse dell’anno futuro.
Altra piccola specifica, se sei al primo anno di partita iva, beh comincia a cibarti di pane e cipolle, se piagne forte.
Questo in poche parole. Se sei un masochista e vuoi sapere come cazzo funziona il processo di pagamento delle tasse continua a leggere.
COME FUNZIONA IL REGIME FORFETTARIO E IL REGIME DEI MINIMI
La partita iva in regime forfettario (o ex regime dei minimi) è un regime di vantaggio che offre una tassazione agevolata rispetto al classico sistema fiscale ordinario.
Queste semplificazioni consistono nel fatto che:
- Non si versa l’iva
- Un’aliquota con tassazione agevolata al 5% i primi 5 anni, poi del 15%
- Si ha una contabilità per cassa (ovvero paghi le tasse solo su quanto guadagni e nell’anno fiscale fatto) nonché semplificata
- Il limite di fatturato annuo è di 85.000€
- Non si possono scaricare le spese in quanto queste sono calcolate FORFETariamente a seconda del tuo tipo di attività
- Non è soggetto a studi di settore
Sembra poco ma questo regime di vantaggio è molto semplice rispetto al bordello del regime ordinario.
Produce non solo più facilità nella gestione fiscale ma pure meno tasse da pagare.
Di base il calcolo delle tasse è più semplice. Fino a pochi anni fa le partite iva agevolate (come quella della minimi) avevano la possibilità di “scaricare” un limitato numero di acquisti legati al lavoro. Questoora non è più possibile.
Il regime forfetario, a seconda del tuo codice Ateco (il tipo di attività che pratichi), stabilisce a priori la percentuale di spese per l’acquisto di beni strumentali e li toglie automaticamente dal tuo imponibile:
IMPONIBILE = FATTURATO - SPESE
In sintesi estrema: non puoi scaricare un cazzo in quanto lo stato ha già provveduto a calcolare quante ti serve annualmente per svolgere il tuo lavoro.
L’unica cosa che puoi dedurre sono le tasse versate l’anno precedente e i contributi previdenziali. E no, non puoi sfruttare le agevolazioni fiscali di una pensione integrativa.
Come cazzo so’ quanto lo stato deduce in automatico dal mio codice Ateco?
Santa pace… visto che non sai cercare su internet ecco uno schema a prova di scimmia:
Guarda le prime due cifre del tuo codice ateco e cerca qual è il tuo coefficiente di redditività!
Ecco e mo’ che ce faccio con questo codice? Avrei un’idea ma la terrò per me.
CALCOLO TASSE REGIME FORFETTARIO: UN ESEMPIO SEMPLICE
Andiamo dritti al punto con un calcolo delle tasse regime forfetario.
Farò un esempio spannometrico di un imprenditore di successo: Elias Mutandos, è un consulente d’immagine per animali da circo e quest’anno ha fatturato 20000€.
La sua cassa previdenziale è una generica gestione separata e inoltre il signor Mutandos ha aperto la partita iva solo da un anno. Dispone quindi di un aliquota agevolata del 5% che diventerà del 15% dopo 5 anni.
Il suo tipo di attività è misterioso ma il suo codice Ateco comincia con il numero 01XXXX è quindi rientra sotto “altre attività economiche”, il che vuol dire che avrà coefficiente di readditività del 67%.
Per calcolare quante tasse pagare con il forfettario dovrà ragionare in questa maniera:
COSA | € | % |
---|---|---|
FATTURATO | € 20.000 | 100% |
REDDITO IMPONIBILE LORDO | € 15.600 | |
CONTRIBUTI GESTIONE SEPARATA | € 5.246 | 26,23% |
REDDITO IMPONIBILE NETTO (O FISCALE) | € 10.354 | |
ALIQUOTA 5% | € 518 | 3% |
TASSE TOTALI (ALIQUOTA + CONTRIBUTI) | € 5.764 | 29% |
TOTALE GUADAGNO NETTO | € 14.236 | 71% |
Come vedi dallo schema tra contributi e tasse da pagare andrai a pagare circa il 29% di quanto hai guadagnato. Una cifra abbastanza accettabile rispetto al vulnus comune.
Però lo sento, i conti non ti tornano e non stai capendo bene il funzionamento.
Questo perché la tassazione del regime forfettario non viene calcolata sul reddito lordo ma sull’imponibile cioè:
Imponibile Lordo = Fatturato * coefficiente redditività (che dipende dall'Ateco)
Ora possiamo calcolare quanti contributi previdenziali devono essere versati.
Quanti contributi devono essere versati dipendono dalla cassa a cui si è iscritti. Alcune hanno un costo fisso annuale (tipo la cassa artigiani) mentre altri prendono solo una percentuale su quanto incassato.
La più semplice è appunto la gestione separata che corrisponde a un 26,63% del fatturato. In genere i contributi previdenziali si calcolano seguendo questo schema:
Contributi Previdenziali = Fatturato * Contributi previdenziali
A questo punto hai a disposizone le informazioni necessarie per calcolare l’imponibile netto e fare il calcolo delle vere tasse sulla partita Iva forfettaria:
Imponibile netto = (imponibile lordo - contributi previdenziali) * 5%
Sicuro starai pensando: “Ma la tassazione del regime forfettario non era solo del 5%?”
No, perché a questa tassa (che corrispondente all’aliquota IRPEF per i dipendenti) devi aggiungere il versamento dei contributi previdenziali.
È molto importante comprendere la caratteristica della cassa a cui ci si iscrive. In alcuni casi questa può essere molto conveniente (come nel caso di forfettario in cassa enpals) in altra una grande sola, questo in particolare per quelle che prevedono un versamento minimo indipendente da quanto si incassa.
C’è da dire come i contributi previdenziali siano solo soldi accantonati per la pensione futura e non una vera e propria tassa. Tecnicamente un giorno rivedrai il denaro.
Nella realtà questo non avverrà ma permette ai tuoi nonni di darti delle mancette la domenica a pranzo. Nonni che hanno una pensione grazie alle tue bestemmie quotidiane… vabbè non voglio entrare in questo discorso polemico.
CONCLUSIONI E FILE EXCEL CALCOLO TASSE PARTITA IVA FORFETTARIA
Ti è chiaro come si pagano le tasse del regime forfettario?
Son sicuro che la risposta è no, quindi ti ho preparato diversi file di calcolo tasse partita iva su Excel in modo che tu non debba pensare a nulla se non scaricare il file, usarlo e piangere disperatamente per i soldi che dovrai versare allo stato.
Se poi hai bisogno di qualche consiglio su come affrontare questa vita disgraziata ecco 5 lezioni per una partita iva.
Sono preziose eh!
Nota: Questo è uno dei primissimi articoli scritti in questo blog, lo
modifico costantemente ma le tasse forfettario e alcune
normative possono variare.
Tra queste dal secondo semestre 2022 anche i regimi forfettari
dovranno fare fattura digitale.
Tranquillo, ti ho spiegato in questo articolo come fare una
fattura elettronica gratis!
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