Il mondo della finanza è quel simpatico universo dove un illetterato italiano da poco immigrato riesce a fottere persone per un valore attualizzato di 210 milioni di dollari creando una truffa con uno schema piramidale che prendera il cognome: si, lo Schema Ponzi.

E poi ci sono io, simpatetico blogger, incapace di farvi fare una misera donazione ricorrenti su Ko-Fi per i miei servigi gratuiti.

Mi spiegate come cazzo è possibile questa cosa?

E considerate che il sistema Ponzi è diventato un must della truffa internazionale venendo applicato in tutto il mondo, anche negli Usa!

Evoco quindi i due maggiori esponenti di questa ignobile arte:

Carletto Ponzi! Bernardino Madoff! Rispondete!

Come avete fatto a convincere le persone a darvi tutti i loro risparmi?

Spiegatemi!
come funziona uno schema ponzi

Ah ok. Cioè, insomma.

Ecco, non vorrei violare carnalmente (ne truffare) i miei amati lettori quindi metterò da parte gli insegnamenti appena acquisiti.

Anzi, visto che ho tirato in ballo lo Schema piramidale di Ponzi è il caso di spiegare come funziona e come difendersi!

LA STORIA DELLA TRUFFA PIRAMIDALE E DELLO SCHEMA DI PONZI

La finanza deve molto a noi italiani.

Nel corso dei secoli abbiamo inventato il moderno sistema bancario, la partita doppia, le obbligazioni di stato nella Repubblica di Venezia, gli assegni, il toro di Wall Street e molto altro.

Per farvi capire quanto sia grande l’impatto degli italiani nella finanza a Londra la via dove si trova la Bank of England si chiama Lombard Street. La via dei lombardi.

Sapete perchè? Perché nel medioevo tutti i banchieri erano italiani (ovvero “lombardi”) e quindi quella era la via in cui c’erano le maggiori attività finanziarie gestite dai nostri antenati.

Ad un certo punto però ci siamo un po’ annoiati della finanza classica e abbiamo pensato:

Ma un po' di truffa qui no, eh?

Ci siamo fatti valere anche in questa arte e un “illustre” compatriota ha inventato la più famosa tra tutte: lo schema di Ponzi.

L’ideatore è un emigrato romagnolo di nome Carlo (o Charles) Ponzi che, promettendo rendimenti fuori scala, ingolosì gli investitori nell’America dei primi anni ’20. 

Ponzi non aveva nessun attività di impresa capace di finanziare i rendimenti promessi ai suoi investitori perciò usò il denaro prestato dai nuovi investitori per pagare gli interessi dei primi arrivati.

È anche per questo motivo che si chiama schema piramidale in quanto in quanto gli investitori iniziali sono sulla punta e poi ci sono tutti gli altri. I soldi di quelli in basso servono per ripagare quelli in alto.

Quando il sistema venne scoperto successe un casino. Tantissimi andarono in rovina anche perché non esisteva ancora un sistema simile al fondo interbancario.

Charles Ponzi si fece 7 anni di carcere, fù cacciato dagli Usa e morì dimenticato in Brasile.

Purtroppo la sua invenzione non si è persa nella storia e, anzi, il sistema Ponzi è diventata una delle truffe più note e utilizzate nel corso della storia finanziaria mondiale. 

Credete sia una cosa di poco conto

ALBANIA 1997

Nel 1997 l’Albania finì in un gigantesco caso di schema piramidale in cui furono responsabili numerose banche locali.

Quando il sistema crollò i cittadini si ribellarono, occuparono il 70% del paese e cacciarono il governo legittimo ponendo sotto assedio la capitale Tirana.

Solo l’intervento Nato e italiano riuscì a far tornare l’ordine, ma non gli sbarchi in Puglia dei nostri disperati fratelli albanesi.

ROMANIA 1992/1994

Tra il 1992 e 1994 successe una cosa simile in Romania dove la società Caritas promise di ridare 8 volte il capitale investito in 6 mesi.

In un misto tra speculazione e corruzione politica la società raccolse prestiti di quasi il 20% della popolazione rumena aumentando a dismisura il costo della vita in numerose città.

Per un certo periodo un terzo di tutte le banconote rumene era in mano a Caritas!

Indovinate cosa successe? Eh si, bancarotta e debito di oltre 450 milioni di dollari.

LA TRUFFA PONZI DI BERNIE MADOFF

Se nei primi due esempi lo schema Ponzi colpì una popolazione povera e finanziariamente analfabeta, il buon Bernie Madoff fece un crack di 65 miliardi di dollari inculando denaro un po’ in tutto il mondo e colpendo tantissime star di Hollywood, banche, società finanziarie e politici.

Il suo castello di carte crollò nel pieno della crisi del 2008 scatenando ulteriori sofferenze a cittadini e istituti finanziari già in grossa difficoltà (ma d’altronde responsabili della propria superficialità).

Chi fece la figura peggiore fu però la SEC, incapace di controllare le società di Madoff. Insomma in quegli l’organo anni di sorveglianza americano non ne fece una giusta.

Pensavate parlassimo di robetta eh?

COME FUNZIONA LO SCHEMA DI PONZI DELLA TRUFFA PIRAMIDALE

Uno potrebbe pensare che una truffa di questo tipo sia molto complessa, strutturata e di difficile realizzazione… eh no, è una truffa semplice!

Lo Schema Ponzi infatti colpisce la pancia della gente, alla voglia di fare soldi facilmente e sull’affidabilità di chi è il promotore dell’investimento.

In particolare si sviluppa seguendo questo ciclo:

  1. Costruire una convincente storia di business
  2. Promettere alti rendimenti a breve termine
  3. Pagare subito i primi investitori
  4. Acquisire nuovi clienti con il passaparola
  5. Pagare i rendimenti dei primi clienti (in cima alla piramide) con i soldi investiti dagli ultimi entrati
  6. Ripetere questo schema fino all’inevitabile crollo

Fino a che nel sistema entrano nuovi clienti e prestiti questo ciclo può durare all’infinito.

Dietro le promesse di rendimento non esiste alcuna attività imprenditoriale e il sistema si basa sul nulla.

I prestiti non vengono reinvestiti per generare guadagni ma per permettere una bella vita all’inventore della truffa e per perpetuare il meccanismo del fregare più denaro possibile. 

Ma quali sono le persone che si fanno fregare?

  • Chi spera in un guadagno facile e veloce
  • Gli ignoranti (finanziariamente e sul tipo di truffa)
  • Quelli che si fidano ciecamente di chi gli propone l’affare o dell’azienda civetta

La bravura di chi sostiene la truffa è quindi quella di inventare una storia quanto mai efficace e di acquisire con regolarità nuovi clienti.

Spesso la storia s’incarna in un personaggio su cui viene costruita un’immagine da grande imprenditore o attraverso relazioni politiche che lo proteggono.

COME RICONOSCERE UNO SCHEMA DI PONZI

Il sistema piramidale non è legato ad un determinato prodotto.

Si può quindi nascondere dietro ad un venditore di pentole come nella nascita di una nuova crypto valuta. Riconoscere la truffa all’inizio non è facilissimo.

Tendiamo infatti a confrontare il passato cercando un evento uguale senza renderci conto che, molte cose, si presentano nella stessa sostanza ma in forma differente. E la fortuna del sistema Ponzi è proprio la sua adattabilità a qualsiasi epoca o prodotto.

Nel tempo la legislazione è migliorata per proteggere i risparmiatori quindi molte truffe sono segate sul nascere, ma questo non basta.

Leggetevi i prossimi punti e se ne trovate più di uno in qualche progetto (o persona) che seguite salutatelo e scappate il più lontano possibile. 

RENDIMENTI ALTI E A BREVE PERIODO

Una massima fondamentale dell’investimento è:

All'aumentare del rischio aumenta il rendimento

Quindi più volete guadagnare più vi dovete esporvi al rischio di perdere tutto il vostro capitale. 

Se il rendimento è troppo alto per essere vero… non è vero. E forse dietro c’è una grossa fregatura.

GUADAGNI COSTANTI E CONTINUI

Nessun investimento al mondo garantisce lo stesso rendimento costante e continuo nel tempo. 

Gli unici prodotti che permettono un rendimento costante solo i conti deposito e le obbligazioni di stato, stranamente, il loro rendimento è bassissimo.

Questo perché un rendimento certo è naturalmente poco rischioso.

Se è poco rischioso cosa è? Esatto, poco redditizio.

Quindi le premesse di alti rendimenti, costanti e continui sono impossibili da realizzarsi.

LA STORIA DEL BUSINESS

La storia è un passaggio chiave della truffa in quanto deve convincervi ad investire.

Al sig. Ponzi ad inizio novecento bastava dire “vi darò un sacco di soldi” per attirare clienti, le cose ora sono un po’ cambiate (inzomma, il punto è sempre quello) quindi i truffatori cercheranno di costruire storie di business sempre più articolate e complicate.

Non vi diranno mai la verità quindi inventeranno schemi imprenditoriali complicati e incredibilmente fumosi spesso conditi con tecnologie ancora poco note oppure molto di moda. 

Potete quindi riconoscere la falsità della storia in diverse maniere:

  • Nessuno riesce a spiegarvi il business (anche gli inventori!)
  • L’utilizzo del linguaggio
  • Il racconto mitologico dell’inventore

Questi due punti meritano una spiegazione a sé.

IL LINGUAGGIO DELLA TRUFFA PIRAMIDALE

Il linguaggio del fuffarolo è spesso molto vicino a quello di un venditore molto aggressivo, quindi all’inizio è un po’ complicato capire dove sia il limite tra marketing hardcore e la truffa.

Se però trovate diversi elementi tra quelli qua sotto, datevela a gambe.

  • L’investimento è sempre facile
  • Non dovete fare nulla se non mettere i soldi
  • Avrete guadagni rapidissimi
  • Inutile utilizzo di neologismi, nuove frasi e anglicismi
  • Tutti i business proposti sono “innovativi”, “rivoluzionari”, “geniali” o “disruptive”
  • Le spiegazioni del progetto sono volutamente fumose o inutilmente complicate
  • Limitatezza dell’offerta: se non comprate subito perdete il treno
  • L’imprenditore cambia radicalmente idea: prima era critico di un business ora ne diventa il primo fautore. 

IL RACCONTO DEL LEADER

La centralità del truffarolo è importantissima.

Un po’ per narcisismo patologico, un po’ per la necessità di farvi cascare nella rete il fuffarolo deve convincervi che vi potete fidare di lui e, anzi, che dovreste ambire ad al suo modello di vita.

Il più noto esempio di auto referenzialità su carta stampata: Kiyosaki

Farà questo comunicando se stesso e il suo business attraverso una costante megalomania e narcisismo, nonché mostrando come un pavone il suo stile di vita lussuoso, le sue macchine giganti o le sue vacanze esotiche.

Avrete di fronte sempre il “migliore imprenditore”, “il milionario” o “il mega esperto galattico” tutti titoli inesistenti o dati per autoproclamazione che manifestano una chiara sindrome da cazzo piccolo

I social poi hanno amplificato la portata di queste manifestazioni narcisiste.

Insomma non vi devo spiegare di chi sto parlando, anche perché sarete già inondati di profili social o pubblicità con tizi a Dubai su una Lamborghini (affittata a ore).

Non tutti faranno schemi piramidali, ma sicuro vi prendono per il culo.

GLI SPONSOR GIUSTI

Gli ignoranti che cadranno in truffe piramidali ci sono sempre ma la gente è un pochino più sgamata rispetto al passato, quindi il modo migliore per avviare una truffa di questo tipo è quello di scegliersi sponsor famosi.

L’esempio dello schema Ponzi di Madoff è quello più calzante in quanto è riuscito a fottere la bellezza di 65 miliardi di dollari in uno schema identico a quello di cento anni prima fatto da Charles Ponzi. 

Son cascati tutti in una storia vecchia come il cucco, come è possibile?

Ebbene, Madoff scelse oculatamente gli investitori in cima alla piramide.

Invece di beccare i primi che capitavano trovò come sponsor persone famose, banche, banchieri, società di investimento centenarie che si fecero autonomamente portavoce del suo business.

E’ incredibile il potere del passaparola e quanto le persone possano fidarsi di un volto conosciuto.

Quando vi capiterà di vedere l’ennesimo personaggio che promuove un investimento prima chiedetevi se è vero e poi fatevi la domanda:

 "Si, ok sarà pure famoso e ricco... ma ci capisce qualcosa di sta roba?"

SCHEMA PONZI COSA SI RISCHIA DAVVERO

Di base rischiate la perdita di tutto il capitale soprattutto se investite in attività che hanno garanzie dal sistema bancario e statuale. Anzi, è proprio in questo alveo grigio senza regolamentazione in cui corrono le truffe.

In alcuni casi potreste guadagnare in un sistema piramidale in quanto magari siete tra gli early investor.

Un frase chiave, per giustificare la bontà di un investimento così aggressivo, è quella di dire:

Ma io alla fine ci ho guadagnato!

Come abbiamo visto dalla storia dello Schema Ponzi questo si basa sul furto di denaro agli ultimi della piramide.

Non c’è nessun investimento serio e, prima o poi, il sistema crolla.

Voi avrete pure guadagnato qualcosa (per culo eh) ma lo avete fatto sulle spalle di migliaia di persone (o di uno stato intero!) che sta piangendo. Ne vale davvero la pena?

Quando vi trovate di fronte a dei business dubbi non pensate solo ai soldi che potreste perdere ma anche alle conseguenze delle vostre azioni.

Dare fiducia a truffe di questo tipo vuol dire fare del male ad altre persone.

CONCLUSIONI SCHEMA DI PONZI: LA PEGGIORE TRUFFA PIRAMIDALE

Prendere in giro certi personaggi è divertente ma questo genere di truffe hanno lasciato sul lastrico migliaia di persone e costretto un intero popolo a venire a chiedere aiuto.

Si tratta di una risata amara.

Ora siete un po’ più sgamati e potrete ragionare meglio su come gestire al meglio i mille scam con cui siete bombardati.

Se poi avete dubbi particolari potete informarvi in 2 modi:

  • Cercare le società di cui avete dubbi nella lista di Warning della Consob dove, settimanalmente, sono segnalate tutte le attività finanziarie sospette raccogliendo informazioni da tutti gli organi europei. In genere sia Consob che Banca d’Italia (anche tramite gli esposti dei correntisti) hanno segnalato con molto anticipo diverse truffe.
  • Farvi un giro su Fufflix, in modo da avere un feedback reale del mercato italiano.

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FONTE IMMAGINE: Bruno Girin – The Pyramids

Sull'autore

FinanzaCafona

Founder & Editor

Sono un povero come te che scrive la maggior parte degli articoli di questo blog. Non mi dare troppo retta perché sono un fesso senza studi economici o finanziari però, se vuoi, puoi amarmi.

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