Ultimamente ho notato quante leggende e falsi miti finanziari circolino incontrastati nel web o nelle discussioni di strada.
Io provo con tutta la mia anima a fare un po’ d’informazione finanziaria, eppure questo paese se ne esce con una marea di minchiate.
Non capisco perché girino così tanto questi miti finanziari. Forse per una semplice ignoranza, per un tentativo di sabotaggio o per una generale voglia di lamentarsi a priori.
Insomma non ne conosco la motivazione ma a me, le stronzate mi fanno girare i coglioni.
Oggi DEBUNKO TUTTO!
PER CHIUDERE UN CONTO CORRENTE DEVI PAGARE
La paura di fare un nuovo conto corrente è spesso trascinata da un falso mito finanziario: per chiudere un conto corrente bisogna pagare dei soldi alla vecchia banca.
Fino al 2006 le banche potevano chiedere dei soldi per chiudere la propria posizione o comunque riuscivano a creare tutta una serie di ostacoli.
Con la “Legge Bersani” 258/2006 si è posto un freno a questa piaga e, a oggi, una banca non può frapporre nessun ostacolo alla vostra volontà di chiudere un conto.
La legge prevede una serie di rigide scadenze affinché questo avvenga e in caso di ritardi si può richiedere un indennizzo di 40€ all’arbitrato bancario.
Chiaramente, prima di chiudere il conto, dovrete saldare tutti i debiti e la procedura può essere leggermente fastidiosa in quanti serve compilare un po’ di scartoffie.
Grazie a internet e alla digitalizzazione tutta questa burocratizzazione è molto semplificata: basta compilare un documento e inviare una PEC.
Diverse istituti hanno addirittura creato dei tool per agevolare la chiusura di un conto, tipo:
Il servizio WidiExpress di Widiba permette di avviare la pratica online in meno di 2 minuti e non necessita di ulteriori vostri interventi. Una servizio di chiusura conto simile è quello di BBVA.
DEVI SOTTOSCRIVERE UN ASSICURAZIONE DELLA BANCA SE VUOI IL MUTUO
L’art. 36bis del DL 201/2011, c.d. “Decreto Salva Italia” ha aggiunto all’art. 21 del Codice del Consumo il comma 3 bis quanto segue:
“è considerata scorretta la pratica commerciale di una banca, di un istituto di credito o di un intermediario finanziario che, ai fini della stipula di un contratto di mutuo, obbliga il cliente alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario”
Quindi non è obbligatoria alcuna polizza assicurativa emessa direttamente dalla banca per accedere al mutuo.
Il cittadino è libero di avere una polizza corrispondente con qualsiasi altro ente finanziario o assicurativo e non è costretto a sottoscrivere quella della banca.
Nel caso vi diano un diniego mostrategli l’articolo del decreto e fate un esposto a Banca d’Italia.
I PAGAMENTI CONTACLESS NON SONO SICURI
I pagamenti contactless, quelli in cui paga semplicemente appoggiando la carta sul POS, hanno fatto nascere nuovi dubbi sulla sicurezza dei pagamenti.
Appare legittimo pensare che, non dovendo neanche inserire il PIN, si possa incorrere in truffe.
Prima di seminare falsi miti finanziari si dovrebbe però conoscere come funzionano i pagamenti contactless… maledetti seminatori di cazzate!
In sostanza un esercente con POS inserisce cifra e codice della transazione, voi poggiate la carta e si avvia una trasmissione dati criptata. Se la cifra è inferiore ai 50€ non dovete inserire il PIN, altrimenti si.
Se la transazione fallisce si deve ricominciare tutto da capo perché la trasmissione dati vale per un solo tentativo.
Per evitare truffe gli emittenti delle carte hanno previsto un limite di transazioni giornaliere e controlli a campione.
Bene, ora prendiamo come esempio questo finto video truffa
Un ragazzo dotato di POS avvicina il dispositivo a qualsiasi pantalone sperando di beccare una carta contactless… cosa succede realmente?
- Il ladro non potrà rubarvi più di 50€
- Potrà fare una solo tentativo in quanto le transazioni successive saranno rifiutate
- Per possedere un POS bisogna abbonarsi a un servizio, avere una connessione stabile e registrare i propri dati personali. Sarà quindi facile trovare il truffatore
- Tutti gli emittenti di carta (Mastercard, Visa e American Express) prevedono una protezione anti frode gratuita per truffe elettroniche
- La responsabilità bancaria protegge il cliente da qualsiasi transazione fraudolenta senza PIN
Se usate la carta tramite GooglePay o ApplePay si è ancora più sicuri in quanto per autorizzare la transazione serve la vostra impronta.
Potete stare più tranquilli comprando una tessera di protezione RFID per schermare gli NFC oppure un portafoglio con già integrata questa tecnologia.
Vi ricordo poi che ogni banca permette di disattivare la carta istantaneamente.
RISPARMIARE SULLE PICCOLE COSE È INUTILE
Ti cito prima un paio di articoli che ho già fatto, vah!
- Nel costo degli abbonamenti mensili dimostro come un ottimizzazione delle iscrizioni faccia risparmiare 800€ in un anno.
- Sull’articolo del taglio delle piccole spese ho calcolato come eliminare piccoli acquisti possa far portare a casa ogni anno 2300€
- Se invece smetti di farti le canne puoi risparmiare almeno 800€ all’anno.
Posso proseguire altre 3 ore citandovi il risparmio della spesa alimentare o sul carburante per l’auto, ma mi freno.
Facendo attenzione a ogni capitolo delle proprie spese si possono tranquillamente ricavare soldi extra pari a due stipendi annuali.
Non sono dati buttati lì, sono conti matematici reali che concepiscono la realtà non come una soddisfazione di un istinto momentaneo ma come la materializzazione di obiettivi futuri.
Si rinuncia a cose piccole, spesso dannose, in cambio di una maggiore serenità nel medio termine.
Purtroppo le tante persone che reputano inutile risparmiare sulle piccole spese soffrono della sindrome della cicala (ricordate la fiaba?), amano sabotare gli altri oltre che se stessi e non sono disposti a vivere la propria vita con maturità.
Poi si, per carità, alcuni tipi di risparmio non valgono la pena (tipo PagoPa) ma quale è la squadra vincente, secondo te?
NON POSSO CHIUDERE IL CONTO CORRENTE DEL MUTUO
Generalmente quando si apre un mutuo con una banca si apre anche un conto con quest’ultima.
Sembra banale tenere il conto associato al mutuo ma, secondo la legge, questi due elementi sono due cose separate.
È falso quindi pensare che si debba per forza avere sia il conto corrente che il mutuo nella stessa istituzione finanziaria.
Potete tranquillamente chiudere il conto corrente e spostare il pagamento del mutuo tramite “RID Bancario” in un’altra banca.
Non è possibile farlo solo se avete sottoscritto con un vincolo di finanziamento come l‘assicurazione dalla banca!
Ecco perché insistono tanto per farvela fare!
LA CARTA DI CREDITO È IL MALE
Se mangiate 30 mele al giorno seguendo l’adagio “Una mela al giorno toglie il medico di torno” dopo 2 mesi avrete una carenza di proteine e i vostri muscoli cominceranno a diminuire la loro massa.
Allo stesso tempo se non ne mangiate alcuna a breve avrete lo scorbuto.
Niente in assoluto è bene o male (tranne il nazismo).
Il nero e il bianco sono soluzioni superficiali a problemi complessi.
La risposta migliore è molto spesso nel mezzo. Vale per la vita come per le scelte finanziarie. E infatti la carta di credito non è malvagia in assoluto, lo è se la usata male.
Nel caso usiate la vostra American Express Blu per spendere e spandere come una Kardashian qualsiasi rateizzando i pagamenti con un tasso d’interesse del 17%… è sicuramente il male! Se invece la usate sfruttandone le promozioni, pagando ogni 30 giorni l’estratto conto la state usando bene.
La colpa non è mai del mezzo ma del come usate le cose.
Ho spiegato questo tema parlando della differenza tra a saldo e revolving. Trovate là il resto del pistolotto.
GLI INVESTIMENTI SICURI ESISTONO
Siete certi che il vostro compagno/a continui ad amarvi per il resto della vita? Siete sicuri che, pur dando tutte le attenzioni a vostro figlio/a non si droghi o diventi depressa/o? Siete certi che la vostra casa non crolli?
Se hai risposto “no” è perché sai che:
- Non conosciamo il futuro
- È impossibile comprendere e conoscere tutti gli elementi di un problema
- Possiamo controllare, forse, solo le variabili endogene e non quelle esogene
Quindi nella vita non esiste niente di certo o sicuro.
Cioè in realtà abbiamo una sola certezza: la morte. Non mi sembra però il caso di affrontare il tema.
Esistono cose di cui si può essere “ragionevolmente sicuri” ma la prova fattuale si ha solo quando si palesa la realtà. Lo stesso avviene per gli investimenti!
La sicurezza o meno di un investimento è determinata da diversi fattori che ho elencato nel dizionario finanziario, tra cui:
- RATING – Una valutazione di sostenibilità del debito nazionale o societaria data da alcune agenzie
- RENDIMENTO – Ovvero quanto ti viene dato per finanziare l’azienda o stato
A queste si aggiungono una marea di altre variabili ma non si scappa dalla legge universale dell’investimento:
Maggiore è il rendimento maggiore è il rischio
Questo però non vuol dire che un prodotto a basso rischio (quindi basso rendimento) sia sicuro al 100%.
Ogni prodotto finanziario ha la possibilità di fallire o non ripagare i suoi obblighi.
Certo, ci sono investimenti più sicuri e meno sicuri, ma questo è ben differente dalla certezza assoluta… capita la differenza?
Purtroppo questo è uno dei falsi miti finanziari più presente in tanti investitori ed è declinato su diversi prodotti: dai titoli di stato, all’oro, sino alla polizza vita ramo III, al mattone.
Nessuna di queste opzioni sfugge alla verità: non esiste un investimento sicuro.
CONCLUSIONE SUI FALSI MITI FINANZIARI
Ve l’ho detto che in questo 2022 sto carico a pallettoni di polemica! E dire che tra i falsi miti finanziari non ho neanche nominato la patrimoniale!
Manca qualcosa alla mia lista? Bene, lo trovi nel capitolo 2!
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