In questi giorni si fa un gran parlare dell’ennesimo fallimento nel mondo Crypto. Non si tratta di un token ma di uno degli exchange più usati e più in crescita: FTX.
Trattandosi di una questione complessa ho deciso di fare un articolo con due diverse opinioni.
La mia da inesperto e quella di Lorenzo (lo ricordate per l’articolo sulla carta Nexo), uno che oltre alle chiacchiere e alla teoria, nel mondo crypto ci mette anche i soldi!

COSA É SUCCESSO A FTX?
Qualche giorno fai Changpeng Zhao (Ceo di Binance) pubblica un tweet bomba dicendo che il suo exchange sta chiudendo tutte le posizioni e i rapporti con FTX:
As part of Binance’s exit from FTX equity last year, Binance received roughly $2.1 billion USD equivalent in cash (BUSD and FTT). Due to recent revelations that have came to light, we have decided to liquidate any remaining FTT on our books. 1/4
— CZ 🔶 Binance (@cz_binance) November 6, 2022
Binance non era solo un competitor ma anche un grande investitore di FTX.
Affermazioni del genere allarmano subito gli investiroi che, infatti, cominciano a smobilitare le loro posizioni su FTX.
In poco tempo l’exchange si trova senza liquidità e non può ripagare i clienti. Un classico caso di Bank Run che porta al fallimento.
L’unica soluzione è chiedere una mano con prestiti e… quelli di FTX li chiedono alla stessa Binance. Quest’ultimo si pone come prestatore di ultima istanza, proteggerà i depositi dei clienti FTX ma in cambio chiede la cessione dell’exchange insolvente a un prezzo ridicolo.
Dopo un po’ di trattative l’accordo non va in porto. Per l’ennesima volta negli ultimi mesi (dopo Celsius e Voyager) gli investitori crypto si trovano con i fondi bloccati e senza nessuno strumento di tutela che possa aiutarli.
FINANZA CAFONA: IL FUTURO DELLE CRYPTO E DI BINANCE
Non sono un esperto di cryptovalute ma continuo a informarmi per capire come si evolve il mondo.
Per quanto riguarda il futuro delle crypto ho due idee che mi passano in mente. Una la potrei dire ottimista, l’altra si pone tantissimi dubbi sul modello a cui anela il mondo crypto.
BINANCE E MONOPOLIO NATURALE
Quello che però emerge dal fallimento di FTX è il tentativo, poi fallito, di Binance di salvare capre e cavoli presentandosi come prestatore di ultima istanza.
La trattativa non è andata in porto ma mette in chiaro come Binance sia ormai il leader del mercato e stia avviando un monopolio naturale.
Con questo termine si intende in genere un settore in cui vige il monopolio di un’unica società a causa degli enormi costi d’ingresso. Il caso più comune sono le ferrovie.
Ma il termine può essere usato anche in un altro senso.
In un settore economico nascente emerge una società sola tra tutte che, con la sua tecnologia, fa crescere sia il suo valore che quello di tutto il settore del mercato.
Ci sono un sacco di esempi simili nel mondo tech:
- Apple con iPad e iPod
- Google con i motori di ricerca
- Microsoft con i sistemi operativi
- Adobe con i software PDF
Per evitare che queste società stabiliscano un monopolio di fatto interviene lo stato con regolamentazione e leggi sulla concorrenza. In questo modo si evita che la posizione dominante venga usata per soffocare ogni nuova idea o società concorrente.
Ecco, credo che Binance sarà al centro di questo nuovo processo trascinando non solo il suo valore ma tutto quello del mercato Crypto. Vedremo qui un mondo in cui Binance/Crypto sarà un’associazione comune.
Io poi, dopo aver visto il documentario The China Hustle ho qualche dubbio sul rapporto CEO/Governo cinese ma sono mie perplessità senza fondamento.
LA DEREGOLAMENTAZIONE É UNA MERDA
Il principio della società crypto è basato sul creare una società deregolamentata e in cui le transazioni siano anonime e private.
Sulla carta questo sistema è affascinante ma studiando la storia ci si rende conto che il nostro mondo era così fino a poco meno di 150 anni fa.
Prima del 1900 le banche centrali non esistevano ne esistevano strumenti di tutela o controllo. Il correntista e investitore era preda del mercato.
Questo modello ha portato al semi fallimento del nostro stato con il crack della Banca Romana. Una storia simile è successa nel 1907 negli Stati Uniti il cui default è stato scampato grazie all’intervento personale di J.P.Morgan
Sapete cosa è successo dopo queste due crisi?
- In Italia nasce nel 1893 la Banca d’Italia
- Negli Stati Uniti d’America nel 1907 nasce National Monetary Commission che poi promuoverà l’istituzione della FED nel ’13.
Non pensate che se siamo arrivati a regolamentare i mercati é perché il modello senza regole non è un’idea così brillante?
Vi faccio un esempio stupido:
MPS è fallita da decenni eppure i suoi correntisti sono moderatamente certi di poter pagare con la loro carta Monte dei Paschi e di avere accesso ai propri depositi.
Nel caso MPS schioppi i correntisti avranno accesso ai loro beni o saranno salvaguardati dal fondo interbancario. Avranno anche degli strumenti di tutela su cui rivalersi.
Cosa succede nel mondo crypto?
Dall’oggi al domani ci si può svegliare con un exchange che non esiste più. I vostri asset sono bloccati nella piattaforma, le regole cambiate in pochi minuti in maniera unilaterale.
Non esiste un sistema che controlli la gestione aziendale e spesso, per stessa ammissione dei dirigenti, la società viene gestita da una manica di pippe:
5) The full story here is one I’m still fleshing out every detail of, but as a very high level, I fucked up twice.
— SBF (@SBF_FTX) November 10, 2022
The first time, a poor internal labeling of bank-related accounts meant that I was substantially off on my sense of users’ margin. I thought it was way lower.
Un mondo senza regole illude tanti di essere finalmente padroni del mondo. In realtà si è alla merce degli stessi poteri.
Nel mondo regolamento siete comunque piccoli ma almeno vi viene fornito uno scudo per proteggervi.
Questo modello si basa sulla filosofia politica anarco liberista (ciao Elon!) e che ha dimostrato molte volte di non funzionare e di portare solo a soprusi e violenza indiscriminata.
Il mondo delle crypto si regge quindi su dei piedi e argilla e vuole costruire una società poco vantaggiosa, che ci porta indietro di un secolo e realizzare una mondo che vive per mettervela in culo.
Quando leggo di crypto sento parlare solo di volatilità o di termini tecnici, perché nessuno parla di questi problemi?
LORENZO: FTX E PROBLEMI DEGLI EXCHANGE
FTX è (o meglio era) uno dei 10 exchange crypto più popolari.
Insomma non l’ultima ruota del carro tant’è che non mi sarei mai aspettavo un suo crollo, specie in cosi poco tempo. Questo porta alla prima osservazione.
OSSERVAZIONE 1: NON PUOI MAI SAPERE SE UN EXCHANGE È SOLIDO O MENO.
Come è possibile che un exchange non sia profittevole e che fallisca?
Perché parliamoci chiaro, un exchange è una macchina da soldi!
Essenzialmente il suo lavoro è:
- Far comprare o vendere una crypto guadagnando sullo spread del prezzo di mercato
- Spostare le crypto su altri wallet a fronte di una commissione
- Fornire investimenti ai clienti (staking et simila)
Non dico sia la cosa più facile del mondo, dietro un exchange ci sono responsabilità, servizio clienti, legale, amministrativo, informatico, finanziario etc.
Ma salvo gli investimenti che implicano un piano di gestione fondi (che evidentemente FTX non aveva), la gestione basilare dell’exchange è una macchina da soldi.
FTX, nello specifico Sam Bankman-Fried, il CEO, deve aver gestito in modo pessimo i fondi che i clienti gli avevano affidato. Avrà fatto prestiti sbagliati, non collateralizzato efficacemente le crypto chieste in prestito o prestate, avrà lucrato più di quello che avrebbe dovuto.
Non solo ha lucrato ma pare che il CEO abbia violato la policy di FTX usando i fondi non vincolati, all’oscuro di clienti e dipendenti, per operazioni d’investimento.
Ciò ha causato una diminuzione di liquidità e portato all’attuale situazione di non solvibilità dell’exchange.
OSSERVAZIONE 2: L’AVIDITÀ NEL MONDO CRYPTO È UN PROBLEMA SERIO
L’avidità è una condizione umana di cui non possiamo farci niente. Da una parte porta un energia postivia nel raggiungere i propri scopi dall’altra a disastri come quello di FTX.
Agli exchange che vogliono lucrare all’interno del mondo crypto non dovrebbe essere permesso di andare a minare il futuro di una tecnologia innovativa e dall’altissimo potenziale quali le cryptovalute.
Se io exchange, ti presto 10 io, cliente, esigo che mi dia qualcosa a collaterale del prestito.
Non è possibile pensare che gli exchange pensino di “pompare” i propri depositi per poter chiedere in prestito ancora di più, ma poi non siano in grado di ripagare in un periodo di volatilità della crypto.
Mi sembra assurdo che fondi da decine di miliardi di dollari abbiano una gestione del rischio e portafoglio peggiore di quella di un ragazzino.
E il fatto che ciò sia accaduto di nuovo all’ennesimo exchange, dopo Celsius e compagnia bella ci porta a una ulteriore osservazione.
OSSERVAZIONE 3: POTREBBE RICAPITARE
Dall’oggi al domani una superpotenza come FTX è crollata.
Tutto è ufficialmente iniziato dopo il tweet del Ceo di Binance che ha paragonato FTX al fallimento della crypto Luna.
Dopo il tweet Binance liquida le sue posizioni e sappiamo già cosa è successo: panico tra gli investitori e FTX a corto di liquidità. A quel punto Binance, la stessa che ha causato la crisi, si offre di soccorrere la morente FTX.
L’accordo è fallito ma Binance, secondo me, ha sferrato un attacco perché poteva farlo. Se non si sentiva sicura di detenere una parte di FTX avrebbe potuto venderli in modo anonimo, e tutto questo non sarebbe successo.
Il problema era comunque a monte: la cattiva gestione dei fondi di FTX.
È probabile che in futuro si chieda più trasparenza sui fondi degli exchange oppure, forse, è meglio tenere le crypto sin da subito sul cold wallet.
Quindi, cosa possiamo imparare?
- L’asset allocation è importante, mai andare all-in su una singola crypto.
- Il grosso delle crypto deve essere detenuto su cold wallet, ad esempio Ledger
- BTC ed ETH dovrebbero ricoprire la maggior parte del vostro portafoglio rispetto alle alt-coins.
- Eventuali ribilanciamenti del portafoglio in particolare sul alt-coins
- Mettersi in testa che non si compra le crypto solo per diventare ricchi ma si deve credere al progetto.
- Assicurarsi che gli exchange abbiano sistemi tipo “Proof of Reserve”, i quali certificano di avere riserve sufficienti in caso di problemi.
In generale vi ricordo:
“Not your keys, not your coins.”
Se non hai il pieno possesso delle chiavi (password e seed phrase) del tuo wallet non possiedi realmente le tue criptovalute.
CONCLUSIONI SU COSA SUCCEDE ALLE CRYPTO
Tutte le considerazioni espresse qui nell’articolo riguardano la personale esperienza di noi due autori. Io sono un illustre incompetente in materia mentre Lorenzo è un investitore Crypto da anni e che crede nel progetto.
Non considerate quindi queste valutazioni come verità assoluta ma come speculazioni mentali data dalla nostra esperienza (o inesperienza nel campo).
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Articolo interessantissimo. Grazie!
Grazie Al!
Complimenti per l’articolo! Ci Sono buoni consigli alla fine.
Unico neo, banalizza la filosofia di Bitcoin in maniera un po’ estrema.
Messa cosí BTC sembra quasi il capriccio anarcoide di qualche crittografico impazzito.
Ne Satoshi ne qualcun altro degli sviluppatori di BTC ha voluto creare di fatto una società
de-regolamentata – in realtà non gliene frega una mazza rifondare la nostra società imho –
volevano solo ridare alle persone il potere di detenere il proprio “valore”.
Il punto fermo è che nella nostra società bella e buona, se le cose si mettono male
un riccone qualsiasi può sempre darsela a gambe in Svizzera, tu invece?
Parlare di Bitcoin accostandolo all’anarchia è un discorso troppo estremo, non si tiene conto che
alla fine Bitcoin è solo uno strumento e che magari permetterebbe anche al poveraccio di tutelare
il proprio patrimonio, o almeno provarci con tutti i rischi che ne derivano, per carità.
Nome stupendo!
Sapevo che sarebbe arrivato questo commento è infatti la premessa é che ci capisco un cazzo di crypto, detto ciò la chiave che leggo spesso é appunto quello della de regolamentazione. Magari Satoshi non la voleva ma neanche Marx pensava a fare i Gulag (scusa il paragone ardito), purtroppo la realtà é spesso differente dalle ipotesi, anzi lo é quasi sempre.
L’appunto sulla fuga é giustissimo. Sicuramente gli afghani o ucraini con il loro ledger hanno conservato più patrimonio di quanti sono scappati con contanti e oro però, e lo dico grattandomi, ambisco nel vivere in una società che non debba pensare a questo tipo di problemi. Un mio pensiero forse idealistico (anche visto cosa stiamo vivendo negli ultimi anni) ma credo sia comune a molti e non credo possa essere l’unica chiave per valutare il valore o l’utilità di Bitcoin o crypto.
Credo che nel lungo la tecnologia della blockchain verrà assorbita dal sistema bancario tradizionale, ma se succederà così lo dirà il tempo!