Sento che tanti concetti importanti sono ormai spezzettati nei trecento e passa articoli del blog e perdono un po’ della loro forza.
Forse è per questo che mi sono fissato con le liste o forse è un segno del mio rapido deterioramento mentale.
Nel dubbio è il caso di mettere sul web quelle che, per me, solo le 10 lezioni sulla finanza personale e sul denaro.
Pronti?
1. I COSTI SONO CERTI I GUADAGNI INCERTI
Finanziariamente si è certi dei costi in quanto questi solo legati a obblighi contrattuali (l’affitto o il TER) mentre lo stesso non si può dire dei guadagni.
Potreste essere licenziati oppure una crisi economica potrebbe colpire improvvisamente il rendimento dei vostri titoli. Insomma sapete cosa vi esce dal portafoglio ma non sarete mai certi di avere il denaro in entrata.
Quando scegliete di fare un investimento o stipulare un contratto sul medio e lungo periodo tenete sempre in mente questa legge aurea della finanza. E considerare anche che degli alti costi possono impattare sul rendimento nel lungo periodo!
Scegliete perciò prodotti con il miglior compromesso tra prezzo/qualità ed evitate quelli con fee ricorrenti o difficili da disdire.
2. IL MONDO È IRRAZIONALE E GOVERNATO DAL CAOS
In un guest post su Salto Mentale spiegavo come la perfezione non esiste.
Rifirmerei quelle parole col sangue, anzi dico di più: la credenza che il mondo sia governato dalla razionalità e della logica è solo la fantasia a posteriori di persone ansiose bisognose di dare un senso al presente.
La realtà è caos!
Ciò che accade nel mondo è una sintesi dei comportamenti emotivi di miliardi di persone di cui voi siete solo un tassello… quanto siete narcisisti per credere che il mondo persegua la vostra logica razionale?
Vi evito di sbattere la testa per anni e affrontare sconfitte e illusioni: l’esistenza è irrazionale. E ciò vale ancora di più per la finanza personale e la gestione del denaro.
Prima lo accetterete prima proverete a essere dei surfisti in mezzo a un mare carico di onde. Prendete la vostra tavola, imparate a stare in piedi il più a lungo possibile e accettate le inevitabili sconfitte.
Se poi non siete d’accordo e pensate di costruire la versione oceanica del Mose non contate su di me. Io vi ho avvisato.
3. MAGGIORE È IL RISCHIO MAGGIORE È IL RENDIMENTO
Non si scappa da questo.
Se volete guadagnare molto e velocemente dovete essere disposti ad affrontare un maggiore rischio e volatilità. Se invece siete dei timorosi conservatori la vostra ansia sarà ripagata da un minore guadagno.
La natura umana è particolare e diverse ricerche hanno confermato come il dolore di una perdita di denaro sia due volte superiore alla soddisfazione di un vincita.
Questo porta tanti a gestire i soldi in maniera ultra conservativa rendendo impossibile la realizzazione dei propri obiettivi di vita.
Ciò nella migliore delle ipotesi perché spesso si viene illusi con gli investimenti sicuri…
4. SE SEMBRA TROPPO BELLO PER ESSERE VERO… È UN’INCULATA!
Si, questa lezione finanziaria è in francese.
Quando avrete di fronte un affare troppo bello per essere vero toccatevi le gonadi (o le ovaie) e fermatevi un attimo:
- Cercate di vedere le cose obiettivamente
- Chiedete un giudizio a persone più esperte
- Leggete le carte
In tutti i KIID di prodotti venduti come “capitale assicurato” sono elencate i possibili rischio di fallimento del prodotto, chi ve li vende mente.
Prima di firmare le carte concedetevi un momento per approfondire. Alla terza riga avrete di fronte l’amara realtà, prendete il promotore e ficcate i fogli negli incavi del cervello.
Magari cercate di non ripetere le gesta di John Wick o vi fate il gabbio.
Ahimé, è facile ingannare e farsi ingannare con questi prodotti.
La maggior parte delle persone non comprende la regola 3 e agisce in maniera irrazionale sperando nella botta di culo. I venditori conoscono questo meccanismo e sono in grado di solleticare con grande maestria queste debolezze molto umane.
Non fatevi fottere.
Nella migliore delle ipotesi regalate i sudati risparmi a qualcuno (finanziadogli il leasing della BMW), nella peggiore cadete in uno schema di Ponzi.
5. L’INFLAZIONE E PERCHÈ NON BASTA RISPARMIARE
Il solo risparmiare sull’insalata o sulla quantità di carta igienica che usate non basta per aumentare il patrimonio personale. Se i soldi infatti sono tenuti fermi su un conto corrente l’inflazione eroderà il vostro potere di acquisto.
Come saprete l’inflazione è la differenza, nel tempo, tra il valore nominale e il potere di acquisto in beni e servizi acquistabili con la stessa banconota.
Non c’avete capito una fava?
Ok, guardate un po’ che è successo al potere di acquisto di un dollaro in 100 anni:
Se nel 2008 pagavate due limoni 1$ ora ve ne serviranno 1.20$.
Insomma i vostri soldi valgono meno.
Certo, i dati dell’inflazione sono generici e ognuno ne ha una diversa a seconda delle attitudini di spesa. Se siete dei completi folgorati potete calcolare l’inflazione personale sul sito della BCE ma l’unico modo per far si che il denaro non perda valore è investirlo.
Scegliete voi come farlo ma tenere i soldi fermi in banca è terribilmente stupido.
Ed evitate di passare da un eccesso all’altro: l’inflazione non è un male. Quella contenuta entro certi range è sinonimo di un’economia efficiente.
6. I SOLDI SONO SOLO UN MEZZO
Fisicamente una banconota è un pezzo di carta con scritto sopra un numero.
Non ha valore, è carta.
Il valore di quella banconota non è data dal materiale di cui è composta ma dal patto sociale di una comunità nell’usarla come mezzo di scambio per beni e servizi.
Molti si perdono in questa considerazione e passano la loro vita a cercare di accumulare della… carta. Lo ripeto, i soldi sono un mezzo, non un obiettivo.
Come una vanga è necessaria per piantare i pomodori anche i soldi possono permettervi di comprare il biglietto aereo per l’Australia dove incontrerete la vostra anima gemella, ma nessuna cassaforte alla Paperon de Paperoni potrà colmare il deserto esistenzialistico della vostra anima.
Quante volte avete sentito persone lamentarsi della propria vita dicendo “se avessi 1 milione d’euro!”?
Non cambierebbe nulla perché il problema non è quanto è gonfio il portafoglio ma come si affrontano i problemi e il proprio setting mentale. Il denaro renderà la vita più leggera o più semplice ma non sarà in grado di sciogliere i nodi più profondi della vostra anima.
Il denaro infatti non cambia le persone rivela quello che sono:
7. LE MIGLIORI SKILL: COSTANZA E MONOTONIA
Una storiella famosa su Kant è legata alla sua monotonia.
Il filosofo tedesco era estremamente abitudinario e faceva le stesse cose ogni giorno.
Tanto costante da farsì che gli abitanti di Königsberg regolassero l’orologio a seconda del momento della giornata di Kant.
Questa storia è un falso e una probabile invenzione di quel cialtrone di Hegel, eppure la monotonia è forse il migliore comportamento finanziario.
Warren Buffett ad esempio fa sempre le stesse cose da 50 anni: colazione frugale, auto low cost, vestiti non di marca, cene negli stessi posti e beve solo Coca Cola. Addirittura vive nella stessa casa da decenni (dove è nato, a Omaha).
Guardate Draghi al supermercato in cerca di sconti:
Dopo Favino anche a Dragone nostro concedo il titolo di taccagno ad honorem https://t.co/L4lfx1FlKB
— FinanzaCafona (@CafonaFinanza) April 11, 2023
Perché due persone così ricche e acclamate si comportano così? Anzi perché, quasi tutte, affrontano la vita in questa maniera? Potrebbero avere tutto!
Forse hanno capito che la vita è fatta di cose semplici o che essere costantemente monotoni ripaga nel tempo. Alla fine la finanza personale è semplice: risparmiare (e continuare a farlo) e investire regolarmente per decenni.
D’altronde il tempo è l’alleato migliore…
8. IL TEMPO E L’INTERESSE COMPOSTO
Volete un esempio di qualcosa impossibile da comprare? Il tempo.
Il tempo è la risorsa più importante a nostra disposizione e dobbiamo sfruttarne ogni piccola scintilla.
Siate taccagni su ogni secondo:
- Prevenite invece di curare
- Affrontate i problemi invece di farli cristallizzare (tipo quelli di coppia con i soldi)
- Imparare gli effetti invece di sperimentarli
- Organizzate invece di sperare nella provvidenza
Tutto ciò vuol dire risparmiare ogni giorno tempo prezioso.
Non è un vezzo maniacale, è la realtà. Pensate al deperimento del vostro corpo e agli sport che non potete più fare a causa degli acciacchi.
Ed essere taccagni con il tempo funziona bene anche negli investimenti finanziari.
L’interesse composto è infatti l’unica vera “botta di culo” su cui possiamo fare affidamento nella vita:
9. BIAS DEL SOPRAVVISSUTO
Quando si valuta il valore di un’azienda, di un personaggio storico oppure quale account da seguire si è spesso vittima del survivorship bias.
Si considera un’azienda o una persona di successo come un modello rappresentativo dell’intera industria senza rendersi conto di quanti altri sono falliti nel tentativo.
Per ogni Bill Gates ci sono centinaia di imprenditori finiti male. Allo stesso modo per un Roberto Baggio ci sono migliaia di calciatori senza una presenza nel calcio professionistico.
La nostra mente è pigra. Tende a semplificare le cose e a eliminare le informazioni negative sopravvalutando quelle positive a nostra disposizione. E soprattutto sottovalutiamo sempre il fattore fortuna.
Provate a rimanere sempre nel grigio e a rimanere equidistanti.
10. LA PARTE PIÙ DIFFICILE È LA PSICOLOGIA
Come avrete capito i più grande ostacolo nell’affrontare la gestione del denaro è l’aspetto psicologico.
L’istinto personale ci porta a prendere azioni irrazionali basate sulla pigrizia, la refrattarietà al cambiamento, la paura, le pressioni sociali (come nell’acquisto della casa).
E non è solo questo.
Per essere bravi con il denaro bisogna essere, in qualche modo, controcorrente:
- Risparmiare invece di spendere
- Ragionare prima di fare
- Guardare al futuro invece che al presente
Paradossalmente ciò che è bene per arricchirsi è male per la società.
Non solo avrete difficoltà con voi stessi ma anche nell’essere capiti dagli altri. Sarete sempre degli outsider… fino a che non vi verranno a chiedere un mano!
Per tanti questo è un ostacolo insopportabile in quanto la paura di non essere accettati è devastante. Seguire un percorso è più facile a dirsi che a farsi.
Ma alla fine cosa cercate davvero? L’assenso degli altri o la vostra felicità e libertà?
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