Se siete qui è perché oggi c’è stato un crollo della borsa e ve la state a fa un po’ sotto quindi vi spiego un metodo per bilanciare le perdite sul mercato azionario. Non si tratta di niente di folle ma una semplice variazione del Piano di Accumulo (PAC) che si chiama SmartPac!
Capisco che parlare di investimento e di come resistere alle perdite sul mercato azionario sia da carogne con una guerra a poche migliaia di km da noi, ma questo blog parla di finanza quindi è mio dovere spiegarvi come gestire il crollo delle borse.
E poi cazzo! Noi millennial siamo una generazione così sfigata da beccarci 2 crisi economiche, una pandemia e mo’ pure la terza guerra mondiale con il rischio di fare il servizio di leva a 35 anni quando ormai insorge la sciatica.
Almeno di (provare a) fare due soldi extra ce lo permettete?

COSA È LO SMARTPAC
Lo SmartPac non è un modello di investimento alternativo al piano di accumulo capitale (PAC) ma complementare a quest’ultimo, insomma non funziona come il value averaging.
In sintesi estrema in periodi normali continuerete ad investire tramite il classico PAC: un investimento ricorrente della stessa cifra ogni mese.
Lo Smart Pac subentra in periodi di crolli azionari e consiste nell’aumentare la cifra investita proporzionalmente al calo del mercato azionario.
Utilizzando questo modello abbasserete il prezzo medio di carico e, sul lungo periodo, vi garantite una ripresa più veloce dei vostri investimenti e una migliore performance generale.
Non vi è chiaro? C’è il grafichetto messo a paragone:

COME UTILIZZARE LO SMART PAC
Come detto lo Smart Pac consiste nell’aumentare la rata mensile seguendo l’andamento del mercato.
Il vostro riferimento, per capire quando aumentarla, è il PMC (Prezzo Medio di Carico). Il PMC non è altro che la media unitaria del prezzo di acquisto dello specifico prodotto finanziario.
Su Directatrading lo trovate selezionando il titolo dalla home:

Ok! Adesso sapete che il PMC è il vostro riferimento sul mercato.
Rapportando questo dato all’andamento del mercato aumentate il vostro investimento ricorrente seguendo questo schema:
PMC fino a -10% = Mantenere la rata mensile standard
PMC tra -10% e -15% = Moltiplicare la rata mensile per 1,5
PMC tra -15% e -20% = Moltiplicare la rata mensile per 2
PMC oltre il -20% = Moltiplicare la rata mensile per 3
SMARTPAC: PIANO DI ACCUMULO DURANTE IL CROLLO BORSE
Visto che con la logica non mi seguite vi faccio un esempio terra terra.
Avete acquisto il vostro ETF SPERIAMOCHEMELACAVO (TICKER SCMC) nell’ultimo anno comprando un numero di quote pari a 300€ ogni mese..
Il numero di quote e il valore dell’ETF varia costantemente seguendo l’andamento del mercato, il PMC (il valore mediato) diciamo che, prendendo un esempio a caso, nel mese di marzo è pari a 50€.
Purtroppo i mesi da Aprile in poi sono drammatici e si ha un continuo calo del fondo, però noi abbiamo il nostro Pac ricorrente e ora conosciamo anche come funziona lo Smart Pac.
Alla fine del mese di aprile SCMC vale 46€. Voi vi apprestate a far passare il vostro acquisto ricorrente e notate che la perdita è inferiore del 10% rispetto al vostro PMC. Seguendo lo schema prima espresso comprerete quote per un valore pari a 300€, ovvero la quota standard.
A maggio purtroppo le cose non migliorano per SCMC (sta merda di etf settoriale sulla speranza) che crolla fino a 41€.
Se sapete come calcolare le percentuali capirete che rientra nel range di perdita tra -15% e -20%. Seguendo lo schema del Smart Pac dobbiamo quindi incrementare il nostro investimento standard di due volte, quindi:
300€ (rata mensile ricorrente) * 2 = 600€
Insomma a maggio investiremo di più per avvicinarci il nostro PMC all’effettivo valore di mercato del titolo.
Nei mesi successivi continueremo a seguire questo schema attivando, in caso di necessità, il meccanismo dello Smart Pac.
INVESTIRE IN BORSA CON LO SMART PAC: I DIFETTI
Come ho già evidenziato usare lo Smart Pac è un buon modo per avere:
- Rendimenti leggermente migliori nel lungo termine
- Abbassare il prezzo medio di carico
- Diminuire il drawdown durante le correzioni di mercato
- Accelerare la ripresa del portfolio dopo un crollo della borsa
Il problema è che per seguire questo schema dovrete avere da parte una buona liquidità di scorta per entrare sul mercato.
Dovrete quindi scegliere se essere sempre investiti al massimo oppure investire ma tenendo della liquidità ferma per sfruttare correzioni di mercato. Se farlo e come sta a voi.
Questo meccanismo inoltre può diventare negativo e instillare in voi quell’abominio di pensiero che si chiama market timing: la tracotanza di scegliere in autonomia il momento migliore in cui investire credendosi più intelligenti di matematica e del resto del mondo.
Vi spoilero la verità: non lo siete.
Personalmente ritengo che la migliore soluzione è stare nel mezzo: investite costantemente nello stesso giorno del mese e tenetevi una piccola riserva (boh tipo 2000€) per sfruttare eventuali correzioni azionarie o di piccolo crolli della borsa.
L’eccezionale canale di Paolo Coletti ha usato, a differenza mia, un po’ di matematica per vedere se lo Smart Pac sia una tecnica davvero efficace a confronto del PAC o del PIC.
Ecco, è uno strumento che ne esce maluccio e vi consiglio di vedere il suo approndimento per valutare se faccia per voi.
Aho, Pà se sono io quello prima su google mica è colpa mia però 😛
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Ciao, è una strategia che mi piacerebbe usare considerando che ho della liquidità ferma!
Però mi viene un dubbio, nel caso avessimo un bull market di qualche anno con dei rendimenti annui abbastanza importanti, il prezzo delle quote arriverebbe mettiamo a un +10% o +20% rispetto al PMC. A quel punto per far scattare le somme aggiuntive da investire ci servirebbe un crollo rispettivamente del -20% e -30% dai massimi. Quindi i versamenti aggiuntivi saranno abbastanza rari.
Nel caso di bull market che ci discosta di almeno un +10% dal PMC non sarebbe meglio prendere come riferimento il massimo storico da cui calcolare i limiti per i versamenti aggiuntivi?
Si assolutamente!
Diciamo che esistono due alternative a questa teoria, uno é quello di usare il proprio PMC (e nel caso di investimenti “giovani” é migliore) l’altro é appunto quello di considerare il massimo storico o, addirittura la media dell’anno precedente.
Volendo potresti pensare anche ad usare il value averaging!
Dipende sempre poi dalla tua strategia e dai tuoi obiettivi!