Ho ripreso a leggere un po’ di articoli e commenti delle community finanziarie e, come ogni buon periodo di elezioni, quale paura riemerge negli italiani? Esatto! La patrimoniale.
In passato ho già affrontato questo tema ma l’assurdità delle teorie per evitare di pagare un ipotetico 0,6% sul proprio patrimonio mi fa andare ai matti.
Peraltro questo presunto prelievo forzoso è solo una paura maniacale nella mente di qualche patriota perché è priva di alcun fondamento.
Dato che mi piace analizzare queste pazzie maniacali e voi non avete un cazzo da fare oggi ci divertiamo un poco insieme.
Intanto potete leggervi il commento originale completo che ho trovato su Finanza Online:
Ok, lo avete letto.
Sembra un commento molto ben ragionato, ben scritto e con delle considerazioni valide vero?
Bene, se pensate questo siete degli allocchi!
Cazzo, ma possibile che vi bevete qualsiasi cosa vi passa davanti agli occhi?
Vado ad analizzarlo punto per punto e con razionalità.
1. INVESTIRE IN BTP SHORT TERM
Qui ci sono una quantità infinita di cose di cui parlare, quindi devo dividerlo in punti!
A. BTP SICURI E AZIONI NO
Perché le azioni di società come, ad esempio, Apple sono meno sicure di uno stato con rating BBB (ovvero rasente la merda)?
L’Italia è un paese con una popolazione in decrescita, giovani che emigrano, bassa produttività, uno dei debiti pubblici più alti al mondo, con una spesa pensionistica altissima e che ha appena cacciato dal governo uno dei membri più illustri che può vantare internazionalmente.
Questa, invece, è Apple:
Lo scorso anno Apple ha fatturato quasi 120 miliardi, con un reddito netto di 34,63 miliardi.
Ripeto, miliardi.
Per darvi un paragone il PNRR, uno dei più grandi prestiti della storia, darà in mano all’Italia 191 miliardi di euro spalmati su diversi anni.
Qual è il ragionamento del nostro simpatico maniaco per definire le azioni insicure e i BTP sicuri?
B. INVESTIRE NELLO STESSO PAESE DI CUI SI HA PAURA
Questa è la cosa più folle del primo punto.
Il principio alla base del teorema è che in Italia verrà fatta la patrimoniale, uno strumento usato solo dal Governo Amato nel 1992.
La patrimoniale è una scelta rara e disperata, usata quando non esistono alternative e al fine di salvare dal fallimento il paese.
Il signore quindi ha deciso che l’Italia andrà vicina al fallimento ma, invece di spostare tutti i suoi soldi in prodotti finanziari di altri paesi, pensa bene che sia corretto investire nello stesso paese di cui teme il fallimento.
Vi rendete conto della totale idiozia di questo passaggio?
C. SOVRAESPOSIZIONE NELLO STESSO PAESE E HOME COUNTRY BIAS
Il signore ha uno stipendio erogato in Italia, ha (probabilmente) una casa in Italia e i suoi contributi sono versati in un fondo pensione italiano.
Ora perché dovrebbe anche investire i suoi soldi in azioni e obbligazioni italiane?
Ebbene questo fenomeno ha un nome e si chiama home country bias.
Sostanzialmente vuol dire:
"Conosco il mio paese, so cosa funziona e quindi, conoscendolo,
investirò meglio i miei soldi"
L’home country bias porta a credere di conoscere meglio il mercato e quindi di poter uscire e entrare dagli investimenti con il giusto timing.
Inutile dire che si tratta di una cazzata perché, come non abbiamo la palla di vetro per i prodotti finanziari internazionali, non lo abbiamo neppure per quelle nazionali.
Oltre a questo la diversificazione del proprio portafoglio (che riguarda asset, valuta, settore e zona geografica) va a farsi fottere in quanto sarete sovraesposti in un singolo paese.
2. ASSEGNO CIRCOLARE A SE STESSO
Qui davvero non capisco cosa voglia fare.
L’idea del nostro brillante economista è forse quella di versare i soldi su un altro conto tramite l’assegno circolare nel giorno in cui verrebbe fatta l’eventuale patrimoniale.
Oppure crede che l’assegno circolare diventi una sorta di conto grigio in cui tenere i soldi.
Boh.
3. PRELIEVO DI TUTTO IL CONTANTE DA METTERE IN UN VALIGIONE O CAMION
C A P O L A V O R O!
Per non pagare un (ipotetico) 0,6% il nostro caro amico decidere di togliere tutti i soldi dal proprio conto corrente e tenerli liquidi nascondendoli in valigette o camion opportunamente attrezzati.
Ci son così tante cose da dire che le butto random così:
- Ritirare i soldi contanti in banca non è facile e si può incorrere in segnalazioni anche solo per 10.000€
- Il costo delle valigie o del camion è superiore all’esborso di una eventuale patrimoniale
- Non c’è nessuna valutazione del rischio furto, smarrimento o deterioramento delle banconote
- QuantI mesi servono per organizzare una cosa simile?
- La liquidità è corrosa dall’inflazione
Un consiglio spassionato al commentatore: fallo ma non mettere i soldi in una vecchia fotocopiatrice.
4. TRASFERIMENTO DENARO ALL’ESTERO
Almeno qua è informato!
Un trasferimento di tutta la propria liquidità in uno stato estero comporterebbe diverse cose:
- Un’immane perdita di tempo
- Una conversione sfavorevole in valuta locale (nel caso di un conto svizzero)
- Lo stato italiano comunque saprà dove si trova il tuo denaro in quanto bisogna comunicarlo ad ADE
- Nel caso di una patrimoniale il governo potrebbe aggredire anche conti esteri in quanto non importa se i soldi sono detenuti su conti italiani ma se sono di cittadini italiani.
La cosa che mi diverte molto è che è l’unico punto mette un asterisco
Come per dire: “le altre sono fattibili, questa è complicata”
Questa eh?
LEZIONI SULLA PAURA DI UNA PATRIMONIALE
Su questo teorema al limite della follia possiamo imparare una serie di lezioni molto importanti.
SAPER FARE I CONTI
Se andiamo a valutare, solo sotto una questione di soldi, tutte le proposte ipotizzate sono in perdita finanziaria.
I BTP in caso di patrimoniale accompagnata da rischio fallimento italiano potrebbero scontare anche una perdita del 20% e più. Mentre i soldi liquidi sono erosi dall’inflazione e dai sorci.
Un conto estero costa sia per il canone sia per la conversione valutaria e potrebbe non proteggere dalla patrimoniale.
IL TEMPO É PREZIOSO
Il signore ha chiaramente bisogno di un hobby.
Si, è importante cercare di prevedere possibili scenari futuri ed è importante avere una serie di soluzioni per affrontare degli imprevisti della vita, ma è necessario farlo su cose reali e non su proprie paure personali.
Il tempo che il signore ha speso per valutare (male) le possibili soluzioni alla patrimoniale le avrebbe potute utilizzare per:
- Aumentare il proprio stipendio
- Leggere dei libri finanziari
- Creare un’attività collaterale
- Passare più tempo in famiglia
- Diventare un culturista
Inutile dire, poi, quanto tempo perderebbe per attuare le ipotesi ideate.
LE PAURA PERSONALI INFLUENZANO LE DECISIONI FINANZIARIE
Il maggiore problema in assoluto per seguire un corretto percorso di pianificazione finanziaria è il proprio umore e il controllo delle proprie paure.
Non si tratta di una cosa facile in quanto il controllo delle proprie ansie dipende dalla predisposizione personale e dalla conoscenza dei mezzi finanziari.
Nel caso del signore è palese che le sue scelte siano guidate dal timore che i suoi soldi possano essere prelevati, notte tempo, dallo stato italiano.
Questa paura non gli fa valutare analiticamente il problema.
Se seguisse un ragionamento logico capirebbe che:
- Non ci sono le condizioni politiche ed economiche per una patrimoniale
- La patrimoniale già esiste e sono i vari bolli statali su conto corrente e conto titoli
- Tutte le soluzioni proposte non tengono conto dei rischi collaterali e dei costi per attuarle, decisamente superiori a qualsiasi prelievo forzoso
Per salvare pochi spicci vuole attuare soluzioni costose finanziariamente e intellettualmente, non valutando correttamente né i rischi collegati né il trade off di prendere scelte differenti
Non voglio fare calcoli perché sono pigro ma, probabilmente, la soluzione migliore sarebbe quella di vincolare i propri soldi su un conto deposito al 2,5% e accettare serenamente un eventuale prelievo forzoso.
Una soluzione migliore finanziariamente a tutte quelle proposte.
CONCLUSIONI PATRIMONIALE
Ma vi rendete conto quanto fa ridere tutto ciò?
Vi rendete conto il tempo che il signore ha perso per sviluppare queste soluzioni e quanto ne ho perso io per smontarle?
E tutto per risolvere un problema del tutto ipotetico e che non esiste!
La vita è fatta di priorità.
Ci sono cose che possiamo affrontare e altre che non possiamo risolvere. Bisogna scegliere i temi importanti: la serenità da anziani, migliorare le proprie competenze lavorative e far fruttare il capitale sudato.
E questo solo se parliamo di temi finanziari!
Quindi lasciate perdere le pippe mentali e dedicatevi alle cose davvero importanti.
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FONTE IMMAGINE: RAWPIXEL
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