Qualche settimana dovevo scegliere una semplice vernice bianca da Leroy Merlin. Da anni compro sempre la stessa: una pittura ultra traspirante ma, ahimè, online non era più disponibile.
Mi sono messo quindi a cercare un’alternativa. Ho letto tutte le etichette nel tetnativo di capire la differenza tra traspiranti, lavabile, anti goccia, termoisolante e della versione con dentro dei piccoli e teneri elefantini africani.
La scelta è stata complicata. Mi sono aiutato creando un excel con una media ponderata tra il costo e la qualità media percepita… no scherzo, ho preso la vernice più affine alla precedente e stop.
Un momento del genere però lo avete vissuto tutti e si chiama paralisi da overthinking.
Quando per vari motivi non si riesce più a prendere una decisione.

COS’È L‘OVERTHINKING?
Con il ermine paralisi da overthinking o da sovra analisi (questo potrei averlo inventato) intendo quella condizione in cui una persona a fronte di una grande quantità di scelte diventa incapace di prendere una decisione e di agire.
Più informazioni abbiamo a disposizione, più cerchiamo di considerare tutte le variabili in gioco più la scelta diventa complicata. Pur avendo quindi l’intenzione di fare qualcosa non agiamo in quanto siamo paralizzati.
Rimaniamo intrappolati nel tentativo di trovare una soluzione perfetta, che non esiste, senza mai arrivare ad una pratica.
Faccio qualche esempio concreto:
- Creare un foglio excel per gestire il budget. All’inizio il pensiero è di creare un foglio di calcolo è semplice con qualche scheda di entrata e uscita, il calcolo degli investimenti e dei risparmi. Piano piano però uno aggiunge funzioni e lo complica con grafici, tabelle e formule incrociate. Quello che doveva essere uno strumento light da realizzare in un paio d’ore diventa un mostro bulimico. A quel punto il tuo progetto è irrealizzabile perché pensi di non avere le competenze adeguate quindi ti fermi, cerchi alternative online e alla fine non fai un cazzo.
- La scelta perfetta di qualsiasi prodotto finanziario: conto corrente, conto deposito, broker, il fornitore di luce e gas o il mutuo. Spulci, cerchi, leggi recensioni, fai tabelle ma sembra sempre manchi qualcosa. Ti chiedi “perché c’è questo e non questo” mugugni per settimane a cosa fare e nel frattempo rimani con lo stesso CC a 10€ al mese.
- Costruire un portafoglio d’investimento: l’epitome della paura di prendere una decisione sbagliata. Ci sono persone che per anni studiano un portafoglio adatto a loro o aspettano “il momento giusto” per fare il primo acquisto.
Questo tipo di paralisi finanziaria è causata in parte dal vivere in una società complessa con un continuo bombardamento di news tese a solleticare debolezze e voglie sottaciute. In parte però è colpa della nostra capoccia.
Siamo noi come individui la causa della nostra incapacità nell’analizzare lucidamente i problemi. Siamo colpevoli nel modo in cui (non) sappiamo gestire la gratificazione differita e anche… per un po’ di pigrizia.
Tutto questo porta o ad una grave ossessione oppure alla procrastinazione.
La difficoltà, presunta o reale, nel prendere una decisione diventano una scusante. Un modo per far slittare il momento in cui bisogna agire, spesso chiusa con il motto “ci penso dopo”,
Questa stasi però si porta una serie di fattori deleteri sul lungo periodo:
- Perdere opportunità della vita
- Stress e Ansia
- Inazione
Ci avete fatto caso come le occasioni perse siano il tormento degli anziani?
Vale a livello personale come finanziario. Pensate a quanti si contorcono sull’entrare sul mercato azionario ma rimangono in attesa di uno storno. Ci sono persone che aspettano da 10 anni e nel frattempo si son persi il bull market più lungo della storia.
Pensate a chi ha sperato nella discesa (sotto zero?) dei tassi del mutuo e ora considera troppo un finanziamento al 3%.
E cosa ne dite di chi si lamenta oggi per la pensione perché non ha messo dei risparmi da parte (o aprire un fondo complementare)? E chi invece non ha preso in mano un debito e si è trovato a pagare centinaia di euro extra a causa dell’inazione?
La strada è piena di gente piagnucolosa.
Guardate alle persone vicine a voi: amici, famigliari, colleghi o solo conoscenti. Donne e uomini alla costante ricerca di un colpevole da indicare. Un responsabile delle ingiustizie della propria esistenza. Gente infelice.
Non è bello vedere il mondo con gli occhi della sfiducia e della negatività, alla costante ricerca di uno snodo della vita che non c’è stato e non può essere modificato.
C’è poi chi confonde il concetto di decisioni razionali con quello di scelta perfetta. Non sono necessariamente dei sillogismi.
La decisione perfetta per noi potrebbe non essere quella razionale, mentre la scelta razionale potrebbe non essere quella perfetta.
Razionalità potrebbe voler dire, ad esempio, l’accettare di stare vivendo in un empasse e che è impossibile di scegliere la sicurezza al 100%. È razionalmente più conveniente agire, pur accettando un margine di errore, piuttosto che non farlo e continuare a vivere in una situazione di inattività.
POSSIBILI SBLOCCHI ALL’OVERTHINKING
Ok, ho sberciato come il mio solito con una serie di moralette patetiche, passiamo alle “soluzioni” per l’overthinking!
Questo è uno dei rari casi in cui un corretto mix di psicologia e razionalità si uniscono in un unico concetto: “Smetti di rompere il cazzo, non esagerare con i pensieri e muovi il culo“.
Lo so, tranchant e forse vi aspettavate di meglio ma questa è la verità pura e semplice.
La realtà è complessa eppure noi ci mettiamo davvero dei paletti per il semplice fatto di non volerci muovere.
Il punto per evitare di vivere incastrati nell’overthinking è quella di darsi un po’ di regole iniziali.
Prendiamo il caso della mia scelta della vernice, cosa avrei potuto fare?
- Definire le caratteristiche minime per l’acquisto: una vernice per pareti bianca, molto traspirante e che si asciuga presto
- Dedicare massimo 20 minuti alla ricerca
- Fissare un budget massimo per la spesa
- Acquistare in un negozio a massimo 4km da casa mia
- Fare una ricerca per i coupon di soli 10 minuti
Invece di starci sù per qualche giorno avrei risolto in una trentina di minuti.
Da questo mio errore potreste imparare quanto sia utile definire tempi, obiettivi e modalità di azione. Qualsiasi idea esterna tagliatela oppure mettetela da parte per upgrade futuri. Prima fate, poi imbellettate. Fa pure rima!
Scomponete il problema costruendo un percorso a step. Sminuzzare il progetto in vari task può aiutare un po’ tutti soprattutto chi ha la tendenza ad essere pigro o crea (da solo) molti ostacoli per cominciare qualcosa.
Una processo pratico per investire potrebbe essere questo:
- Definire il proprio livello di competenza sulla materia, il capitale disponibile e le tempistiche in cui si intende investire
- Mettere la liquidità fissata per investire su conto deposito libero in attesa di applicare il piano
- Leggere 5 libri sugli investimenti partendo da quello più facile sino a quello più difficile leggendoli tutti in meno di 2 mesi
- Definire l’asset allocation scegliendo 3 portafogli coerenti con le proprie esigenze. Fare una lista pro e contro di ogni portfolio e scegliere quello su cui puntare.
- Scelto? Tagliate il rischio di 10 o 15% aggiungendo più bond o più oro
- Scegliere 3/4 prodotti finanziari con cui cominciare a investire e il broker
- Sganciare i soldi
- Testare sul campo il processo. Scrivete su un diario come reagite agli andamenti del mercato, considerazioni e curiosità. Se ci sono modifiche apportatele, altrimenti proseguite come da piano
Quanti di quelli che si fanno tante pippe hanno scomposto così il progetto?
In questa maniera abbiamo creato un percorso in cui sono ben definite le regole, le tempistiche e gli obiettivi di ogni step e finali (l’investire).
Avete anche accettato la possibilità di sbagliare, un ostacollo insommortabiile per tantissim. Partendo con l’idea di abbassare il rischio del portafoglio accettate l’impossibilità di fare la scelta perfetta e la vostra disponibilità di cambiare la allocazione dell’investimento nel tempo.
Chiaramente sto consiglio vale per i più timorosi. Gli altri possono anche fare la strada inversa. Io ad esempio ho prima comprato solo azioni e poi ho aggiustato il portafoglio aggiungendo asset più conservativi. Suggerimento in amicizia eh, non mi denunciate alla CONSOB.
Potete applicare la stessa metodologia per tutto. In questo senso la paretiana 85% solution di Ramit Sethi è vostra amica: concentratevi sul creare una giusta mediazione tra impegno ed esigenze finanziarie.
CONCLUSIONI SU BLOCCHI, OVERTHINKING E PARALISI DA SOVRA ANALISI
Siete bloccati e preda dell’overthinking? Non riuscite ad agire in niente?
Ah ragà c’è lo psicoterapeuta per questo. Fidatevi però di un banale cafone: non siete tutti malati. Spesso si tratta solo di normale paura perciò smettetela di trovare scuse del cazzo e affrontate la vita.
I nostri trisavoli hanno preso due cazzo di pietre e un legno per accendere il primo fuoco. Hanno creato la base della civiltà testando la realtà sul campo. Si sono spaccati le mani nei tentativi, hanno sbagliato mille volte, sono andati contro a qualche rompicoglioni che gli strillava nelle orecchie. Però il primo che c’è riuscito, quel tizio, ha inventato il fuoco.
Forse non sapeva manco cosa stava facendo, ma cazzo c’è riuscito. E con quella “invenzione” ha cotto carne, reso la caverna più calda, illuminato le notti buie.
Ha rivoluzionato il mondo.
Nella vita sii il tizio che ha agito e trovato il fuoco, non il rompicoglioni che ugulava per rimanere statico nella sua (falsa) sicurezza.
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