Qualche mese fa Amex mi ha revocato le carte di credito. Ho rosicato, lo ammetto. Più che voglia di vendetta però ho provato un pizzico di paura.

Paura perché temevo fossi finito in qualche truffa di finanziamenti falsi oppure che io, vate della finanza cialtrona, avessi fatto inavvertitamente qualche errore magari sforando il plafond della carta.

Ho provato a chiedere maggiori informazioni ad American Express! Speravo potessero darmi risposte ma al telefono il servizio clienti mi ha mostrano la stessa collaborazione dei mongoli sotto le mura di Baghdad nel 1258.

L’unico modo per capire cosa è successo è stato fare ripetute visure CRIF sperando non ci fosse alcuna segnalazione.

Come costruire un credit score in Italia? - Finanza Cafona

E io ho fatto così. Ho fatto un mix di visure gratis e a pagamento per 4 mesi.

Non è successo un cazzo. Non sono finito in nessuna truffa, ho pagato tutto regolarmente e non ho avuto nessun tipo di segnalazioni da società finanziarie.

Ad Amex, come successo a Paolo Coletti, si vede fa girare il culo chi gli porta tanti clienti.

Il punto è che sono un tipo curioso, troppo.

Mi sono quindi messo a pensare se esistesse davvero un credit score in Italia e se ci sia un modo per accelerare la possibilità di ricevere carte o finanziamenti.

Ho deciso di cominciare da zero, come se fossi un novizio e non avessi alcuna affidabilità creditizia, costruendo un percorso di scoring con l’idea di mirare sempre più in alto.

Al contempo mi son posto l’obiettivo di rispondere alcune domande: “esiste un database delle transazioni?”, “il credit score esiste davvero?” e “richiedere dei finanziamenti fa aumentare il proprio credito nei confronti delle banche?”

Ufficialmente tutto questo non esiste quindi ho dovuto rispondere tramite speculazioni e test sul campo.

ESISTE UN CREDIT SCORE IN ITALIA?

Come vi ho spiegato mille volte negli articoli sul CRIF il credit score in Italia non esiste.

Non esiste come nel modello americano dove ad ogni persona viene assegnato un punteggio di affidabilità creditizia, il quale determina la possibilità di ricevere prestiti e anche il tasso d’interesse.

Azioni positive e negative cambiano questo punteggio in meglio o in peggio.

Il CRIF valuta solamente se siete una persona solida finanziariamente dicendo alla finanziaria “si, dagli il prestito perché è un bravo picciotto”. Questo è quello che sappiamo davvero su come funziona il sistema e quindi lo scoring, ufficialmente, non esiste.

Il punto è che CRIF è un database.

Raccoglie le informazioni delle società bancarie affiliate, analizza i dati (e lo fa anche male), li mette in un sistema e quando invocata gira queste informazioni alle finanziarie.

In Italia non esiste un unico database. Crif è una società privata e ne esistono altre di simili come CTC o Experian.

Esiste un database finale, quello della centrale rischi di Banca D’Italia, il quale riporta le segnalazioni ma non ne esiste uno unico che spieghi cosa e come vengano raccolti i dati.

Teoricamente ogni istituto ed ogni banca possiede un suo database.

Effettivamente è così! Findomestic ha un suo sistema di affidabilità creditizia. Spesso incrocia queste informazi con i dati CRIF prima di concedere un finanziamento. Mr. Credit agisce in maniera simile e lo stesso fanno le società Buy Now Pay Later come Klarna e ScalaPay oppure BBVA con i suoi pagamenti dilazionati.

Parlando di BBVA confrontate il plafond del Pay&Plan tra vari amici, avrete tutti cifre diverse e le donne hanno (quasi) sempre crediti minori.

Anzi, se vogliamo dirla tutta la ricchezza di queste aziende è proprio nel volume di dati che dispongono su di voi nonché di come riescono ad analizzarli.

In qualche maniera, secondo me, queste informazioni vengono scambiate. Non tanto tra le banche e per il mutuo, quanto per i plafond della carta dei crediti o per i finanziamenti.

Sovviene la domanda: come valutano la solidità di una persona?

SIAMO SICURI DI NON AVERE UN PUNTEGGIO “NASCOSTO”?

Il dubbio forte nel fare questo esperimento è stato appunto capire qaale fosse il sistema di classificazione di questi database di affidabilità creditizia.

Il sistema americano è molto semplice perché prevede l’acquisizione o lo storno di punti a fronte di un certo tipo di attività, tipo con i voti a scuola. Su questo punteggio si ottiene l’accesso al credito e in particolare il tasso di interesse sul prestito.

Per la nostra legge questo sistema non esiste però non ritengo sia assurdo pensare che, internamente, le aziende classifichino i dati a loro disposizione.

E infatti se si va a spulciare nelle note dei siti delle finanziarie si scoprono cose interessanti.

La francese YoUnited dice chiaramente di avere un sistema di scoring:

Come costruire un credit score in Italia? - Finanza Cafona
In questa pagina viene spiegato tutto

Klarna invece fa una verifica di solvibilità che è un mix tra le informazioni di CRIF e quelle di Bisnote (oggi acquistata da Dun&Bradstreet) che può collezionare solo queste informazioni:

Comment
byu/almostskinnyswimmer from discussion
inTillSverige

Insomma, il credit score, cioè una classifica sulle capacità finanziarie di una persona, non esiste per il pubblico ma privatamente potrebbe esistere.

D’altronde si tratta del metodo più semplice per ponderare i dati.

Se diamo per corretto questo mio ragionamento logico alcuni comportamenti dovrebbero generare un aumento dello score e maggiori probabilità di ricevere carte di credito, extra plafond o in generale un accesso più rapido al credito.

Il mio esperimento va in questo senso. Testandolo sul campo ho visto come effettivamente alcune cose migliorano il rating creditizio.

FATTORI CHE INFLUENZANO L’ACCESSO AI FINANZIAMENTI

I fondamenti su cui è basto questo articolo sono controversi quindi devo essere molto molto attento per evitare che arrivino i soliti cacacazzi nei commenti.

Si accede al credito di una banca o finanziaria in diverse maniere:

  • Tramite una carta di credito con pagamento rateale (revolving) o a saldo
  • Con prestiti come il finanziamento al consumo
  • Mutuo sulla casa
  • Prestiti a tasso zero (PayPal a 3 rate, Klarna, etc)

In realtà già l’ultimo motivo va sotto una giurisdizione diversa, ma vabbè.

Tutti i casi elencati hanno però delle cose in comune: la società che vi fa il prestito prima vede se potete ripagarlo e poi vi concede il finanziamento.

A Roma si dice “v’arza i sordi” ed è una metafora pazzesca perché è come il palleggiatore in pallavolo che alza la palla allo schiacciatore, lui fa il meglio per farvi segnare ma sta alla vostra abilità fare punto o meno.

Esistono dei fattori universali attraverso cui qualsiasi ente finanziario valuta la vostra solidità finanziaria. Se non ne avete nessuno di questi scordatevi di ottenere un prestito.

LAVORO

Uno stipendio stabile o, perlomeno, uno stipendio. Sono generalmente considerati più solidi i dipendenti a tempo indeterminato e ancora di più quelli pubblici.

Spesso viene chiesto di dimostrare le proprie entrate tramite la presentazione della busta paga o della dichiarazione dei redditi

STORICO CREDITIZIO

Lo storico creditizio è la vostra biografia finanziaria.

Racconta quali prestiti avete richiesto e il vostro comportamento: avete ripagato tutto in tempo oppure avete tardato?

Ritardi o mancati pagamenti possono comportare delle segnalazioni al CRIF i quali comportando notevoli problemi tra cui l’assoluta impossibilità di accedere al credito per un periodo da 6 mesi fino a diversi anni.

Se però una volta avete sbagliato non siete segnati a vita, dopo un paio di anni (3) i dati, positivi e negativi, decadono e vengono cancellati. La tabella codici Eurisc può essere facilmente consultata per capire se siete stati dei bravi picciotti.

INDEBITAMENTO

Qualsiasi istituto finanziario valuterà la vostra posizione debitoria attuale cioè se avete già attive altre rateizzazioni o altri tipi di prestiti.

Generalmente quelli con un rapporto stipendio/indebitamento sotto al 33% sono considerati solidi in quanto hanno tutte le possibilità di ripagare le rate del prestito.

Un valore superiore a questa percentuale potrebbe fare storcere il naso alla banca in quanto:

  • Dimostra che non siete bravi a gestire il denaro in quanto posticipate in continuazione il saldo dei pagamenti
  • Siete sovra indebitati e ad un certo punto potreste non essere in grado di ripagare le posizioni debitorie

Anche il plafond delle carte di credito rientra nel potenziale indebitamento totale.

Un emittente, quando emette una cdc, apre un fido a vostro favore (plafond) dandovi la disponibilità teorica a spenderlo tutto prima di saldarlo. Quello è come un prestito aperto e a vostra disposizione, decidete voi se sfruttarlo o meno.

Ciò però vuol dire anche un’altra cosa per le altre finanziarie: potenzialmente avete la possibilità di indebitarvi senza problemi e quindi avere molte carte di credito può far attivare qualche alert.

PATRIMONIO

Un fattore importante in alcuni tipi di finanziamenti è quello del vostro patrimonio totale.

Nel caso del mutuo avere dietro le spalle una garanzia, anche nota come “collaterale”, vi mette in una situazione di vantaggio.

La garanzia può essere un’altra persona che si prenda in carico di pagare il debito se voi non lo fate, un bene fisico come un secondo immobile, delle partecipazioni in una società oppure dei beni finanziari come azioni e obbligazioni.

Avete quindi qualcosa o qualcuno in grado di coprire il debito in caso le cose vadano male.

Ca va sans dire in Italia la preferenza è sul mattone pur se alcune banche, come Fineco, hanno strumenti avanzati come il Credit Lombard che permette di usare a garanzia anche titoli finanziari.

Per quanto riguarda piccoli prestiti come quelli a consumo avere risparmi o una sufficiente liquidità sul conto corrente può essere un indicatore di affidabilità, anzi è un fattore che ho scoperto essere molto importante.

COME HO PROVATO A RICOSTRUIRE UN CREDIT SCORE?

Avete letto bene quello che vi ho scritto? Avete compreso si tratti di speculazione e non abbia prove fisiche per dimostrare quello che dico? Comprendete possa essere soggetto a bias o ad allucinazioni cognitive (il sottotitolo di Finanza Cafona)?

Se vi è chiaro questo non mi rompete i coglioni nei messaggi o in privato sulla questione.

Nella mia ripartenza da zero mi sono posto come obiettivo di riuscire ad avere un finanziamento auto il prossimo settembre. Se il sindaco non si caca sotto a Roma moltissime auto non potranno circolare per le leggi anti inquinamento.

La scassatissima Polo GPL che apparteneva a Nonno (ciao brò!) non potrà più circolare da novembre 2025. Da bravo guaglione mi sto preparando per l’evenienza.

Cosa ho fatto?

Ho cominciato il percorso a marzo costruendomi uno storico creditizio partendo dalle varie piattaforme del credito dilazionato: Scalapay, Klarna, Paypal a 3 rate e anche il Pay & Plan di BBVA.

Servizi diversi dalla base simili: un prestito a tasso zero in cui la cifra viene pagata in 3 mensilità.

Tecnicamente questo tipo di finanziamento è in una zona grigia, non necessità di controlli del credito, non deve rispettare la normativa dei prestiti e se cercate la transazione nella visura CRIF non lo troverete.

Molti potrebbero considerare questo passaggio inutile… ricordate la mia teoria?

  1. Ogni società ha un suo database
  2. Le società si scambiano informazioni (non tutte ma alcune)
  3. Molte chiedono un responso ai vari SIC: Crif, CTC o Experian

Il punto della mia analisi è questo: anche se teoricamente il finanziamento dilazionato non porta alla creazione di uno storico in realtà lo fa. Le varie società non lo segnalano pubblicamente perché per la normativa non serve ma comunque tengono le informazioni positive (o negative) all’interno del database.

Ho quindi cominciato a rateizzare piccole cifre tramite ScalaPay e BBVA. Ho scelto quest’ultimo conto perché ha la funzione Pay&Plan integrata è perché dentro ho una discreta liquidità in quanto ci tengo parte del mio fondo emergenza.

Un mio grande errore del passato è stato quello di tenere pochi soldi sul conto, spesso qualche centinaio di euro.

Tenevo così pochi soldi perché mi dava fastidio lasciarli fermi a rendimento 0% poi ho capito una cosa importante. Importantissima. Per i piccoli finanziamenti non serve più portare tomi di documenti ma basta presentare la carta di debito oppure l’iban del conto corrente. I sistemi moderni permettono di fare un’analisi molto rapida estrapolando due dati: giacenza media e liquidità sul conto.

Ecco! Se fate come ho fatto io fino a 6 mesi fa nessuno vi darà credito.

Dopo aver ripagato i primi mesi di questi finanziamenti ho cominciato ad alzare la posta con prestiti un po’ più alti e aperto posizioni anche con Klarna e PayPal.

La sorpresa è stata proprio quest’ultimo. In passato nonostante avessi collegato una carta di credito e due diversi conti correnti il Paga in 3 rate mi era stato sempre rifiutato.

Cosa ha sbloccato i micro-prestiti di PayPal? La maggiore liquidità sul conto corrente oppure l’aver già ripagato diversi prestiti similari con altri Buy Now Pay Later?

Non lo so ma questo mi ha dato fiducia e nei mesi estivi ho rateizzato un po’ di roba. Pur avendo la tentazione non ho mai chiuso prima il finanziamento pagandolo a scadenza.

Nel mondo del credit score americano, infatti, è più importante pagare le rate regolarmente che non avere debiti o aver chiuso anticipatamente i finanziamenti.

Ogni mese poi ho usato l’unica carta di credito rimasta: la Nexi Mastercard collegata al conto Illimity. Ho fatto sempre attenzione a non sforare il 30% del plafond concesso, non è una regola ma sforare questo limite o fare spese eccessive rispetto alla propria media può portare ad alert dell’emittente.

Ho continuato questo ciclo di pagamenti a tasso 0 e uso della carta di credito fino a quando,ING ha cominciato a spammarmi promo della sua carta di credito. A settembre alla fine ho ceduto e ho provato il jackpot: richiedere la mastercard gold di ING.

Un’ora dopo la richiesta mi hanno confermato l’invio della carta.

Alla faccia tua, American Express!

LEZIONI SUL CREDIT SCORE IN SINTESI (FORSE)

  • È importante avere una significativa liquidità sul conto da cui si chiede un finanziamento o una carta. Conta sia la liquidità presente in quel momento ma anche la giacenza media nell’ultimo trimestre o semestre. Tenete almeno 3000€ liberi.
  • I pagamenti dilazionati come Klarna, Scalapay e Paypal a 3 rate tecnicamente non contribuiscono alla costruzione di un credit score però… un po’ si. Anche se non ufficialmente nelle varie aziende rimane uno storico della vostra attività e questo contribuisce a rendervi più affidabili nel tempo
  • Se volete costruire uno scoring partite sempre dalla rateizzazione. Il credito a consumo è meno rigido e presta soldi sulla fiducia anche per accontentare i veri clienti di questo meccanismo: i negozianti.
  • Ogni società finanziaria deve conoscervi: partite con richiesta di prestiti piccoli e poi, piano piano, aumentate la richiesta dimostrando di essere dei buoni pagatori
  • Pagate sempre tutto e non saltate le rate
  • Ripagare regolarmente le rate è più importante di essere senza debiti. A meno che non sia vantaggioso in termini economici è meglio ripagare il debito regolarmente piuttosto che estinguerlo prima
  • Le spese con la carta di credito non dovrebbero mai eccedere il 30% del plafond totale in quanto questo potrebbe portare ad alert o segnalazioni interne. Avete un plafond di 2000€? Non spendetene più di 600 ogni mese!
  • Con la carta di credito non sono ben visti neppure prelievi contanti o grosse spese improvvise, tutte e due le condizioni possono portare a segnalazioni interne in quanto visti come situazioni di sofferenza
  • Fate scommesse su siti di gioco di azzardo? Ecco, ‘tacci vostra! Questa cosa non piace per niente alle banche e alle finanziarie. Niente di male se una volta all’anno spendete 20€, ma se son cifre ricorrenti al 100% vi declinano il prestito. Gli istituti temono possiate diventare ludopatici e non saldare il debito.  È come un alcolizzato che entra nella lista dei trapianti: sarà sempre l’ultimo perché non è affidabile. Se proprio volete giocarvi qualche soldino mettete i soldi su una ricaricabile e tenete pulito l’estratto conto.

CONCLUSIONI SU COME MIGLIORARE IL CREDIT SCORE IN ITALIA

Sinceramente non saprei dire se ho preso un enorme abbaglio finanziario e elencato una quantità enorme di cazzate. Non so, forse si.

Quando però entri nel mercato finanziario e lo studi scopri cose “particolari”. Tutta la questione CRIF, scoring e Credit Score per come è gestita in Italia è alquanto oscura.

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Sull'autore

FinanzaCafona

Founder & Editor

Sono un povero come te che scrive la maggior parte degli articoli di questo blog. Non mi dare troppo retta perché sono un fesso senza studi economici o finanziari però, se vuoi, puoi amarmi.

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