Se state pensando di fare il grande passo (oppure l’avete già fatto) una delle spese di casa più importanti a cui andrete incontro è pagare l’affitto.
In genere esistono due tipi di persone: quelle che si crucciano su domande come “quanto pagare di affitto” o “che casa posso permettermi?” e quelli che prendono decisioni ad cazzum.
Esiste una via di mezzo! E diversi calcoli per fare la scelta finanziariamente corretta!

QUANTO PAGARE DI AFFITTO SENZA FINIRE FALLITI?
Non esiste una formula magica in quanto il mercato immobiliare è molto legato al posto dove abitate e a una serie di fattori macroeconomici, stagionali su cui non avete un potere. È questo, secondo me, un fattore per cui gli italiani hanno spesso casa di proprietà: non gli piace l’indeterminatezza.
Vabbè poi non sanno manco investire però parliamo d’altro.
A prescindere da tutto nel mercato immobiliare è molto raro essere con il coltello dalla parte del manico. Potete però evitare di farvi fottere. Per fare questo esistono una serie di (semplici) calcoli: un modo per capire quanto pagare di affitto senza andare falliti e ritrovarsi costretti tornare a vivere da mammà a paesello..
Son regoline semplici, note come rules of thumb.
1. LEGGE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA
Più di ogni altro mercato in quello immobiliare è importantissima la legge della domanda e dell’offerta.
Voi potete tanto desiderare un trilocale ed essere pronti, come dei moderni avvoltoi, a chiamare le agenzie al primo annuncio disponibile ma se le case sul mercato sono poche… sono poche.
Potrete ampliare la ricerca andando a bussare alla porta delle agenzie immobiliari, cercando sui gruppi facebook, mandare un messaggio tipo stalker a tutti gli amici per sapere se “corre una voce di qualcuno che lascia casa”. Se però ci sono poche case su portali quale Idealista, Immobiliare o Casa.it beh, so’ cazzi.
A fronte di un’offerta stagnante dovrete adeguarvi al mercato. Quando c’è bassa offerta e grande richiesta i prezzi tenderanno ad alzarsi e voi non avete molte alternative.
L’unica cosa è aspettare, sperando il mercato giri. Fatevi trovare pronti a cogliere occasioni però non ci contate. Alzate il budget, rinunciate a qualcosa e ampliate zona di ricerca.
Per avere indicativamente idea di quanto potreste pagare di affitto sia idealista che immobiliare hanno delle sezioni, città per città e quartiere per quartiere con dei range medi di prezzo. Non sono dei dati precisissimi eh.
I conti sono fatti sul prezzo dell’annuncio e non su quello alla firma del contratto. Potrebbero essere più bassi ma stiamo là. Trovate i dati dei prezzi medi di affitto su Immobiliare (qui) oppure qua su Idealista.
Occhio, su Idealista ci sono pure le statistiche sullo sconto medio richiesto al momento della visita. If you know what I mean.
2. REGOLA DEL 30% PER CALCOLARE AFFITTO CASA
Spero ormai vi sia entrato nella zucca come sia importante fare un budget o perlomeno conoscere le vostre entrate medie.
Siete pigri? Ottimo, perché questo conticino permettere di calcolare il costo dell’affitto “corretto” partendo dallo stipendio.
Per capire quanto pagare di affitto basta considerare una cifra pari al 30% dello stipendio. Mettiamo l’esempio di un dipendente pagato 1500€ ogni mese:
1500 * 30% = 450€
Se volete vivere quindi dovreste trovare un alloggio per una cifra pari o minore di 450€.
Pochettino lo so, ma di questo ne parleremo dopo.
3. REGOLA DELLE 40 VOLTE
La regola delle 40 volte fornisce lo stesso risultato della precedente però è più adatta in caso di lavoratori autonomi o per chi ha diversi tipi di entrate.
Se siete delle partite iva, avete degli extra come la tredicesima o quattordicesima oppure dei bonus o altri bonus il sistema precedente non funziona benissimo.
La regola del 40 invece è ottima perché tiene conto non dello stipendio mensile quando del redditto annuo netto.
Usiamo come paragone l’esempio passato. Avete uno stipendio di 1500€ netti, ilché equivale a un reddito annuo netto di 18.000€:
18.000€ ÷ 40 = 450€
Visto? Sempre lo stesso risultato di prima.
Abbiamo preso il reddito e lo abbiamo diviso per 40.
Però voi non avete come entrata solo lo stipendio, ma vari bonus oppure altri tipi di redditi.
Facciamo un altro esempio ponendo abbiate due mensilità extra tipo un bonus per buone prestazioni lavorative e la tredicesima.
Il vostro reddito totale sarà quindi di 21.000€ e potreste fare il seguente calcolo:
21.000€ ÷ 40 = 525€
4. REGOLA DEL 28/33%
Questa regola vale sia per le rate del mutuo che per calcolare l’affitto di casa. Anzi, è generalmente usata dalle banche come limite per finanziare l’acquisto di un immobile.
Secondo questa regola la propria esposizione al debito dovrebbe rientrare in un range tra il 28% e il 33% dei guadagni mensili. Prendendo l’esempio di prima con 1500€ dovrebbe essere una cifra compresa tra i 420€ e i 480€.
Il prode Ramit Sethi riprende questa tecnica ma allarga la forbice della percentuale fino al 36% nel caso non abbiate altri tipi debiti. In realtà la sua 28/36 rule è più incentrata sulla valutazione d’acquisto della casa però il conteggio funziona anche come budgeting per l’affitto.
5. TOTAL COST OF OWNERSHIP
Le tecniche precedenti partono dal principio che l’immobile debba essere valutato solo per il prezzo del canone di locazione.
Anche se uno paga l’affitto poi però ci sono altri costi da considerare. Nella mia ricerca durata 10 mesi per un alloggio ho notato annunci dove case offerte a canoni “accettabili” avessero sempre la sorpresa di un condominio troppo alto rispetto alla metratura. Una caratteristica molto comune a Milano. Trucchetti fatti da gente poco onesta.
Una casa molto vecchia o con elettrodomestici con classi energetiche basse potrebbero poi essere un salasso sulle bollette. Cercare un alloggio troppo lontano dal vostro ufficio potrebbe costarvi più soldi di benzina. Son tante le variabili in gioco!
Provate quindi a usare il principio del total cost of ownership, anche se sarebbe più giusto chiamarlo total cost of renting.
Fatte un piccolo file in cui mettete affitto, condominio e riscaldamento, media mensile delle bollette di luce e gas, acqua, tassa sui rifiuti e volendo pure le spese alimentari. Avrete il costo complessivo di quanto vi costa vivere da soli.
Se questo calcolo supera un range tra il 50% e il 60% del vostro stipendio si tratta di una spesa non sostenibile. Tagliate qualcosa e continuate a cercare.
CONCLUSIONI QUANTO PAGARE DI AFFITTO PER VIVERE DA SOLI
In genere vi fornisco un sacco di trucchetti da figlio de ‘na mignotta, oggi no.
Non esiste una soluzione al caro affitti che sta vivendo la nostra penisola negli ultimi anni, un aumento generale dei prezzi che riguarda tutte le grandi città.
Un fenomeno acuito dagli affitta camere sempre più numerosi e che tolgono abitazioni ai cittadini. Lavoratori, mica solo studenti o giovani. Persone che a un certo punto dovranno fare una scelta: lavorare per pagare la casa di un altro oppure fottersene e vivere di sussidi… ehm.
Potrei parlare molto della questione quindi mi fermo quà, poco prima delle bestemmie.
Spero solo di aver dato degli indicatori in chi si trova in questa estenuante ricerca.
Sono sicuro che in un paio di anni cambierà qualcosa e si tornerà a un mercato meno caldo, d’altronde fino a 3 anni fa si parlava di prezzi di affitto degli immobili ridicoli, no?
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