A quanto pare il calcolo delle tasse per dipendenti è la keyword più cercata per trovare il blog di Finanza Cafona.
Sono andato a rovistare sulla search console di Google e ho notato che le parole con cui viene trovato questo blog sono “tasse” e “cazzo”. Credo che google abbiamo posizionato Finanza Cafona in mezzo a porno amatoriali con neo laureate in giurisprudenza.
Ma questo fa pensare in un altro senso. In Italia si cerca più di abbassare delle tasse esose piuttosto che investire e risparmiare in maniera ragionata e con un obiettivo a lungo termine.
Le tasse sono sicuramente un elemento impattante nei guadagni e io ne ho scritto molto in passato. Forse è arrivato il momento di fare un bel post riepilogone in cui inserire sia la tassazione per dipendente, per le partite iva (forfettario e regime dei minimi) e per quelle sugli investimenti finanziari.
TASSE IN ITALIA SU IRPEF DIPENDENTE
La tassazione italiana sui dipendenti si basa sul principio di progressività: più è alto il tuo stipendio e più paghi.
La principale tassa che andrai a pagare si chiama IRPEF che segue un sistema di aliquote via via crescenti all’aumento dei tuoi guadagni.
Il sistema è progressivo perché tu andrai a pagare l’aliquota a seconda dello scaglione.
Esempio: Se guadagni 24.000 € l’anno lordi tu andrai a pagare il 23% sulla cifra da 0€ a 15.000€ e il 27% sulla cifra da 15.000,01 € a 24.000€.
La tassazione italiana per i dipendenti è considerata molto alta. E questo in effetti è vero considerando solo l’aliquota relativa. In realtà il nostro sistema permette di abbattere questa tassazione attraverso le detrazioni per lavoro dipendente.
Le detrazioni sono numerosissime, cambiano di anno in anno (il recente Decreto Rilancio ne ha inserite molteplici) ma nella sostanza abbattono enormemente le tasse da pagare. Giusto per farvi una lista potrete detrarre dal vostro Irpef:
- Figli a carico
- Parenti a carico
- Parenti a carico con disabilità
- Mutuo prima casa
- Lavori edili sul vostro appartamento
- Acquisto mobili
- Fondo pensione integrativo
Tutte queste detrazioni vanno ad abbattere significativamente le tasse che andrete a pagare e abbassano le tasse effettivamente da pagare. Sta a voi sfruttarle al massimo.
Per approfondire sulle Aliquote Irpef per dipendenti puoi vedere questo articolo.
TASSE IN ITALIA SU PARTITA IVA
Chi non è un dipendente è generalmente un libero professionista. Anche i liberi professionisti devono pagare le tasse e questo pagamento avviene con ritenuta di acconto (guadagni massimi di 5000€ all’anno) e attraverso la Partita Iva.
La partita iva può essere di due tipi: ordinaria e agevolata (il regime forfettario e il regime dei minimi). Il primo è più costoso ma permette di fatturare cifre superiori ai 65000, la partita iva agevolata ha una tassazione più bassa, non paga l’iva e ha costi di gestione più bassi.
Per fare una partita iva dovete andare dal vostro commercialista e attivarla telematicamente, all’atto dell’apertura dovete scegliere un Codice Ateco, un codice che precisa in che settore lavorativo siete impegnati. Il codice Ateco definisce anche la cassa pensionistica a cui appartenete. In generale professionisti come medici, avvocati, ingegneri, architetti hanno delle case specifiche tutti gli altri si riferiscono alla gestione separata.
Ogni cassa auto definisce le percentuali da versare, come gestisce i contributi e come si auto regolamenta. E’ quindi difficile fare un calcolo preciso delle tasse da pagare perchè ogni cassa pensionistica ha regolamenti diversi.
Mettete in conto che tra tassazione e cassa di appartenenza andrete a pagare di tasse una percentuale compresa tra il 15% e il 35%. E questo per i regimi agevolati, eh!
Qui puoi trovare un calcolo grezzo con tanto di file excel per quanto riguarda i regimi forfettari con gestione separata.
Se invece sei tra quei pochi che lavorano nel mondo dello spettacolo e sono soggetti alla cassa Ex Enpals qui trovi uno schema preciso di quanto andrai a pagare di tasse.
TASSE IN ITALIA SU INVESTIMENTI FINANZIARI
Per quanto riguarda l’acquisto e la vendita di azioni, obbligazioni, etf et altro devi sapere che lo stato italiano tassa il cosiddetto Capital Gain, ovvero la differenza tra l’acquisto e la vendita dell’azione.
Se compri un azione a 100 e la rivendi a 110 lo stato tassa la differenza tra i due valori. Quindi 110-100= 10.
Per quanto riguarda azioni, etf e commodities la tassazione sulla differenza di valori è del 26%. Sui bond (ovvero le obbligazioni di stato) l’aliquota è del 12,5%
La stessa tassazione al 26% è valida anche sui dividendi. I dividendi sono la parte di utile (se ce ne sono) che le aziende redistribuiscono trimestralmente. Questo vale sia per azioni semplici che per ETF).
Gli ETF sono di due tipi: a distribuzione e ad accumulazione. Nel primo caso vengono rilasciati i dividendi ogni trimestre e bonificati sul tuo conto. Su quelli paghi l’aliquota del 26% ogni volta. Su quelli ad accumulazione i dividendi vengono “trattenuti” e subito reinvestiti nell’ETF. In questo caso non pagherai l’aliquota in quanto formalmente non hai guadagnato nulla. Pagherai le tasse sono quando dismetterai il titolo
Il modo in cui pagare le tasse dipende dal tuo broker. Ne esistono di due tipi:
- Il regime amministrato dichiara per te il possesso dei titoli e paga in automatico le tasse. In genere è il sistema usato dai broker più professionali e dalle piattaforme di trading bancarie.
- Con il regime dichiarativo invece vendi e compri come ti pare durante l’anno. Alla fine dell’anno fai un calcolo di quanto hai guadagnato e perso e fai il conto delle tasse da pagare. In questo sistema le minusvalenze (cioè quando vendi in perdita) possono compensare le tasse che andresti a pagare sulle plusvalenze (quando vendi guadagnando). E’ sostanzialmente una detrazione per dipendenti applicata agli investimenti.
Se vuoi approfondire puoi leggere l’articolo completo.
E abbiamo finito! Ti ricordo che non sono ne un commercialista ne un giornalista. Ho studiato questi argomenti solo per interesse personale e potrebbero contenere qualche errore.
L’articolo non è una consulenza fiscale ma un modo veloce e semplice per capire come funziona il sistema di calcolo delle tasse in Italia.
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FONTE IMMAGINE: https://www.flickr.com/photos/85217387@N04/8634508797/in/photostream/
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