Ciao! Sono Domenico e sono l’ennesimo stagista del signor Cafone!
Ma passiamo subito alla ciccia: cosa sono le Asset Class?
Nell’ambito della finanza personale, comprendere le diverse asset class è fondamentale per iniziare ad investire in linea con i propri obiettivi finanziari.
In qualsiasi manuale di finanza, articolo o corso di formazione, quando si parla di investimenti viene sempre data particolare importanza alla costruzione di portafogli ben diversificati.
Con questo termine si intende la distribuzione del capitale tra diversi asset (quindi con diverse proporzioni) in modo da ottimizzare volatilità, rischio e rendimento.
Per rispettare questa regola è importante comprendere li diversi prodotti finanziari e il loro scopo nell’asset allocation.
Andiamo con ordine…
COSA SONO LE ASSET CLASS? E COSA SIGNIFICA ASSET ALLOCATION?
Le Asset Class, sono delle vere e proprie classi o attività di investimento utilizzate dagli investitori per allocare i propri capitali al fine di perseguire un determinato obiettivo finanziario. Il minimo è l’aumento del valore del capitale investito nel tempo.
In ambito finanziario le asset class più conosciute sono:
- Azioni
- Obbligazioni
- Materie prime
- Cash
A queste asset class si aggiungono gli immobili (i REIT), derivati di varia forma (certificati o prodotti a leva) e criptovalute.
L’Asset Allocation non è altro che la distribuzione di questi ingredienti all’interno di un portafoglio di investimento che viene costruito sulla base di determinati parametri finanziari quali:
- Obiettivi personali
- Periodo di investimento
- Propensione al rischio
In pratica si basa tutto sul rapporto tra RISCHIO e RENDIMENTO.
Ogni opportunità di guadagno porta con sé un corrispondente rischio di perdita. Pertanto, aspirare a rendimenti più alti significa inevitabilmente esporsi a livelli di rischio maggiori.
D’altra parte investire su asset class considerate più sicure, si traduce in una minore possibilità di ottenere rendimenti elevati.
Il primissimo passo per approcciarsi agli investimenti è proprio quello di stabilire fin dal principio (e con la massima onestà intellettuale) qual è la propria tolleranza al rischio in quanto da questo aspetto dipenderà la scelta dell’asset allocation.
Chiarito questo concetto, andiamo a scoprire quali sono le principali classi di investimento e come funzionano.
COSA SONO LE AZIONI
Le azioni rappresentano frazioni della proprietà di una società e sono uno dei modi principali attraverso cui le aziende raccolgono capitale.
L’alternativa è la raccolta di capitale così detta a “debito” ovvero tramite prestiti bancari o tramite l’emissione di obbligazioni.
Quando acquisti azioni di una società, diventi uno degli azionisti, cioè uno dei proprietari, anche se in misura minima, dell’azienda.
Generalmente le azioni sono considerate investimenti altamente liquidi, poiché possono essere vendute rapidamente sui mercati azionari come la New York Stock Exchange, il NASDAQ o la Borsa di Milano, dove le azioni sono scambiate quotidianamente.
I mercati forniscono un luogo regolamentato e strutturato per la compravendita di titoli, rendendo più semplice per gli investitori acquistare o vendere le loro azioni.
Diventare azionisti di una società implica la possibilità di beneficiare della crescita e del successo dell’azienda in due maniere:
- Apprezzamento del valore delle azioni
- Distribuzione di dividendi
Tuttavia, significa anche condividere i rischi legati alle performance dell’azienda, che possono influenzare sia positivamente che negativamente il valore delle azioni, compreso il rischio di perdita dell’intero capitale investito.
Per determinare il valore di un’azione gli investitori si affidano a due principali approcci analitici:
- Analisi tecnica: studia i pattern di prezzo e i volumi di scambio per prevedere i futuri movimenti di prezzo
- Analisi fondamentale: esamina i dati finanziari dell’azienda, come i bilanci, le trimestrali, il modello di business e il management per valutarne la salute finanziaria e le prospettive di crescita
Alcuni dei libri più importanti della storia degli investimenti come L’investitore Intelligente di Benjamin Graham si concentrano proprio sull’analisi fondamentale.
In ogni caso il prezzo di un’azione sul mercato azionario riflette principalmente il valore percepito. Questo valore è influenzato da vari fattori: la posizione economica dell’azienda (tipo utili, fatturato o Ebitda), dal trend ciclico e storico, dalle le condizioni del settore di mercato in cui opera, dal tipo di azione (value o growth).
Tutti questi elementi rendono la valutazione di un’azienda generalmente più volatili (cioè con notevoli variazioni di prezzo). Le azioni perciò sono considerate più rischiose rispetto alle obbligazioni.
OBBLIGAZIONI: COME FUNZIONANO
Se fin qui hai capito cosa sono le azioni, allora per le obbligazioni è tutto in discesa…forse.
Azioni e obbligazioni rappresentano entrambe due tipologie molto comuni di investimento, ma il loro funzionamento è estremamente diverso.
Per farla semplice, le obbligazioni infatti, a differenza delle azioni, sono dei veri e propri prestiti fatti alle aziende o ai governi da parte degli investitori, che devono essere rimborsati con un interesse entro un periodo di tempo prestabilito.
Ogni obbligazione viene emessa alla pari, ovvero a 100, lo stesso prezzo a cui verrà restituita. Le cedole invece rappresentano l’interesse pagato sul prestito.
La domanda che potresti porti adesso è:
Perché aziende e addirittura governi dovrebbero chiedere soldi in prestito agli investitori anziché alle banche?
Risposta: perché semplicemente è più conveniente per tutti!
Questione di tassi d’interesse!
Emettere delle obbligazioni è più conveniente rispetto a finanziarsi tramite le banche o istituti di prestito.
Alla stessa maniera investire in obbligazioni offre ad un risparmiatore rendimenti superiori rispetto ai conti deposito o ai conti correnti remunerati.
I bond permettono di calcolare, al netto di un eventuale default, facilmente il possibile rendimento a scadenza. È infatti abbastanza semplice calcolare le cedole e il rimborso a scadenza in quanto è quasi sempre 100 (al netto di casi particolari).
Questo è uno dei motivi che porta a considerare le obbligazioni più sicure delle azioni.
Esistono varie tipologie di bond divisibili in due macrocategorie:
- Corporate Bond: obbligazioni emesse da aziende private
- Government Bond: obbligazioni emesse dai governi di Stati nazionali. Classico esempio di questa tipologia di obbligazioni sono i nostri Titoli di stato Italiani come i BTP o i BOT o i Treasury Bond Americani emessi dal Governo USA.
Entrambe le obbligazioni funzionano allo stesso modo ma in Italia cambia la tassazionie: il 12,5% per i bond governativi e il 26% per le obbligazioni aziendali.
Esistono tantissimi tipi di obbigliazioni e io ho spiegato le ordinarie anche note come Plain Vanilla ma esistono anche bond più complessi.
Qualche cosa però la devo spiegare meglio!
AFFIDABILITÀ DELL’EMITTENTE OBBLIGAZIONARIO E RATING
Gli emittenti delle obbligazioni sia privati che pubblici sono valutati dalle Agenzie di Rating che ne indicano attraverso diversi parametri l’affidabilità e la qualità.
Solitamente viene utilizzato un sistema basato sull’alfabeto (Es. Rating A è migliore di Rating B) e ad una certa terminologia:
- Affidabili = Investiment Grade
- Meno Affidabili ma con alti rendimenti = High Yield
- Inaffidabili = Junk Bond
Più un’obbligazione ha un rating basso maggiore sarà l’interesse riconosciuto all’obbligazionista e altrettanto maggiore sarà il rischio di insolvenza o perdita del capitale investito.
INTERESSI E RENDIMENTO
L’interesse su un’obbligazione, pagato attraverso le cedole, rappresenta il guadagno per l’investitore, compensandolo sia per il capitale che non può utilizzare sia per il rischio assunto, dato che esiste la possibilità che l’emittente non sia in grado di restituire i fondi.
Come già detto il guadagno di un obbligazione è dato dalla cedola e dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di rimborso. Potresti infatti aver comprato un bond sul mercato secondario ad un prezzo minore di quello di emissione (100) e quindi aver avuto un ulteriore gain oltre a quello delle cedole.
Senza voler entrare troppo nei tecnicismi ti dico che la politica monetaria attuata dalle banche centrali, BCE e FED per dirne due a caso, ha un forte impatto sul rendimento delle obbligazioni.
Questo fenomeno crea una correlazione inversa tra il rendimento delle obbligazioni e il valore nominale: un aumento dei tassi della banca centrale abbassa il valore dell’obbligazione, una diminuzione dei tassi produce il contrario, cioè un apprezzamento.
Pensare di intercettare la politica monetaria delle banche centrali per ottenere un guadagno extra è però pericolosissimo.
Se pensate che indovinare esattamente le tempistiche di mercato sia difficile, e lo è, indovinare le tempistiche del mercato obbligazionario è virtualmente impossibile.
Mark Hulbert
Nonostante molti investitori trovino più semplici le obbligazioni, capirle nel profondo è molto più complicato delle azioni.
COMMODITY: LE MATERIE PRIME
Nel mondo degli investimenti con il termine commodity si intendono le materie prime.
Metalli industriali e preziosi, petrolio, grano, rame e molto altro. Tra tutte le commodity più famose e affascinanti spicca l’oro.
Da secoli l’oro è considerato un bene di rifugio (spesso a torto) ed è utilizzato dagli investitori per bilanciare i portafogli sul lungo periodo avendo una crescita media maggiore delle obbligazioni e una volatilità leggermente inferiore rispetto alle azioni.
Ma come si investe nelle Commodity?
Sembra la pubblicità di un vecchio broker con un tizio in ascensore con un barile di petrolio.
Per fortuna non funziona così in quanto si possono comprare le commodity attraverso vari strumenti finanziari come futures, opzioni, gli ETC (gli ETF dei beni preziosi) o alcuni fondi comuni di investimento.
CASH
Si anche i soldi liquidi sono un asset.
E sono un asset molto importante!
Occhio però che con liquidità non si intende solo il denaro nei conti correnti ma anche quello nei conti deposito liberi, in obbligazioni a brevissimia scadenza e nei fondi monetari.
L’ ASSET ALLOCATION: SUDDIVIDERE LA TORTA DI UN PORTAFOGLIO D’INVESTIMENTO
In passato era possibile investire in tutte queste asset class facendo bond e stock picking, ovvero selezionando un numero ristretto di titoli rappresentativi.
Da circa 30 anni è possibile affidarsi ai fondi comuni chiamati ETF che, in un solo paniere, raccolgono interi mercati azionari come S&P500 o lo Stoxx europeo.
Non solo azioni ma anche bond, fondi monetari o commodity.
Insomma con pochi prodotti si può avere una notevole diversificazione del portafoglio rendendo meno complicata la ricerca dei titoli e la costruzione di un portafoglio bilanciato: si comprano interi mercati e fine della fiera.
Alcuni portafogli modello poi aggiungono anche altri strumenti alla torta: fondi REIT con investimenti immobiliari, crypto e in alcuni casi specifici prodotti a leva, derivati e altre robe complesse.
Sono strumenti che necessitano di uno studio approfondito in quanto alcuni prevedono notevoli rischi di controparte sia per l’alta volatilità del prodotto finanziario.
Io personalmente ne sto alla larga.
Ho scelto di applicare una strategia di investimento passiva (qui alcuni consigli per resistere agli investimenti attivi) che non prevede l’acquisto di singole azioni ma che punta l’attenzione sugli indici azionari attraverso gli ETF.
Chiaro non è un consiglio finanziario, è solo come faccio io e anche il signor Cafone.
Un consiglio però voglio darlo: prima di approcciarti a prodotti molto complessi, è fondamentale comprendere bene la propria propensione al rischio e i propri obiettivi!
Rricordati sempre che maggiore è la possibilità di guadagno maggiore sarà il rischio.
Investire in asset che non comprendi e pensarti come un neo Warren Buffet è un ottimo modo per prendere delle cantonate.
La scottatura può essere pesante quindi… DIVERSIFICA!
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