Si è un po’ smarrita nel tempo ma negli italiani rimane una certa passione per la carta prepagata o le carte con iban tipo la vecchia Postepay gialla o la Postepay Evolution!

Gli italiani sono corrosi dalle paure finanziarie: la paura di perdere soldi, di essere fregati da qualche principe nigeriano o di avere le carte clonate.

Tutti problemi su cui fanno mille calcoli.

Sbagliati, perché poi i loro patrimoni vengono erosi dalle leggi minime dell’economica, le case non sono assicurate neanche sugli incendi e anche sulla carte prepagate toppano alla grande.

La falsa credenza di “sicurezza” su cui verte l’utilizzo di molti concittadini si sfragna contro una realtà incontestabile: postepay e figlioletti non sono coperte dal fondo interbancario.

Avere una carta prepagata o una Postepay è inutile - Finanza Cafona

Ottima scelta di gif con climax, bravi lettori.

Gli italiani come al solito ragionano con il retro delle terga. Hanno paura di una cosa, come la clonazione o una truffa svuota conto, la risolvono con pecette e scotch senza rendersi conto dei vortici di altri problemi che aprono.

Voi però siete più svegli, vero? Vero?

COME FUNZIONA UNA CARTA PREPAGATA TIPO LA POSTEPAY

Santa pace quante volte l’avrò spiegata sta roba?

Troppe volte… il box quà a destra mi guarda torvo!

La carta ricaricabile, carta prepagata o come minchia la volete chiamare accede solo al credito presente sulla carta.

Si ricarica dall’home banking, filiale delle poste e dal tabaccaio ed il saldo presente è il massimo spendible.

Potete comprare solo qualcosa che abbia un costo inferiore a quanto presente sul conto. L’istituto infatti non fa alcun credito, anche fosse di un centesimo: la carta ricaricabile non può andare in rosso.

In caso di truffa online, furto o clonazione ciò è un bel vantaggio in quanto il ladro può rubarvi solo quanto contenuto nella carta.

La carta di debito invece prende il denaro dal conto corrente e la carta di credito dal fido concesso dal’emittente. In tutti e due i casi, potenzialmente, il ladro potrebbe avere accesso a cifre superiori rispetto a quelle in una carta prepagata.

carta postepay gialla

La più famosa carta, quella rappresentativa di un intero universo tanto da diventarne sinonimo come “Playstation” per videogiochi, è la Postepay gialla.

Ai primordi rivoluzionaria, ha piano piano perso terreno sul mercato ed è stata sostituita dalla Postepay Evolution: una carta con iban che funzioni simili ad un conto corrente (bonifico, ricariche, etc) ma che conto non lo è.

La Postepay Evolution è infatti conto di pagamento, un conto corrente limitato che molti si ostinano ad usare come principale ma che… vabbè ne parliamo un’altra volta.

PERCHÈ LA CARTA PREPAGATA AVEVA UN SENSO

In un mondo analogico come quello fino a 15 o 20 anni fa le Postepay e le carte ricaricabili avevano un senso.

I millennial vecchietti come me lo ricorderanno. Sul mercato c’erano poche alternative, i conti costavano parecchio di canone e le banche giravano su circuiti assurdi come Maestro o Cirrus o quelli nazionali come Bancomat.

La Postepay fece una rivoluzione in quanto dava accesso ad una carta visa, con basse commissioni, ricaricabile ovunque e utilizzabile online.

In un mondo di connessioni lente e di siti poco sicuri se si voleva essere tranqulli si poteva contare solo sull’estratto conto dell’ATM, qualche SMS e seri problemi di ossessione.

15 anni fa le postepay erano una svolta per una serie infinita di casi:

  • Per dare una carta ai figli
  • Usarla per transazioni rischiose come gli acquisti online di quei tempi
  • Per collegarla a Paypal
  • Come carta di riserva economica e cheap

Se si subiva un’infrazione come lo smarrimento, il furto o il tentativo di truffa il ladro non poteva avere accesso al credito del conto correnteo del fido ma solo sul limitato saldo della ricaricabile.

Considerando che erano considerati come strumenti usa e getta, il saldo non poteva andare in rosso e in media c’era al massimo qualche centone il ragionamento era:

Anche se me la fregano sti cazzi

Il problema è che il tempo passa ma la mente degli italiani rimane attaccata a risibili problemi del passato ancorandoli ad una realtà non più attuale.

PERCHÈ AVERE UNA RICARICABILE OGGI NON HA SENSO

Vi siete accorti che il mondo è cambiato?

Il primo episodio in cui debunko miti finanziari

Avete presente gli smartphone, l’internet veloce, gli status di facebook in prima persona invece che in terza e anzi, no, non ci vado perché è pieno di boomer, il mondo di app e di servizi a portata di mano?

Il cazzo di mondo è nelle vostre mani: notifiche in tempo reale, servizi a portata di mano, codici di sicurezza sono il sogno bagnato di qualsiasi nerd dei primi anni 2000.

Se vi stanno inculando i soldi lo sapete subito. Pensate invece a vostro padre a cui clonavano l’American Express nel 2002 e scopriva migliaia di euro di scoperto dopo due mesi all’arrivo dell’estratto conto nella cassetta della posta.

Le carte prepagate erano molto utili in passato.

Oggi no e per una serie infinita di ragioni:

  • Basta un tap in app per bloccare la carta
  • Esistono carte virtuali usa e getta (le offre Revolut) oppure conti con CVC di sicurezza variabile (BBVA)
  • Si può aprire un conto per minorenni in pochi minuti (tipo con Hype)
  • Ogni circuito bancario ormai offre una protezione contro frodi online: da Mastercard a Visa sino ad Amex
  • I costi di una carta ricaricabile sono esosi tra emissione, costi di ricarica (almeno 1€) e ritiro contanti (sempre 1€)

Tutti i problemi risolti in passato da una carta prepagata sono ora gestiti meglio grazie all’evoluzione tecnologica e bancaria eppure in molti ancora si ostinano ad utilizzare uno strumento vecchio con l’illusione della maggiore sicurezza.

Ancora peggio perché questa falsa sicurezza si è sedimentata e per analogia è diventato “la postepay è più sicura di altri strumenti” quando è il contrario: tutte le ricaricabili o le carte con iban come la Postepay Evolution non sono protette dal fondo di garanzia interbancario.

Nell’ipotetico caso le poste fallissero vi attaccate letteralmente al cazzo.

Il FITD ha a disposizione del denaro di sicurezza per tamponare le esigenze dei correntisti della banca fallita. In realtà il fondo agisce ben prima ma visto che Poste Italiane non ne fa pare in caso di problemi voi siete in balia degli eventi.

Comprendete la grandezza del problema?

Vi dico solo questo: l’articolo in cui spiego cosa succede quando fallisce una banca falisce è stato per lungo tempo uno dei più letti di questo blog.

Entriamo nella matrioske delle paure degli italiane in un loop senza fine.

LA PAURA DELLE PAURE DELLA PAURA

Ci stanno un sacco di studi interessanti sulla genetica e su come il DNA influenzi quello cosa diventiamo. Esistono molte teorie, da quelle deterministiche (sei così perché) a quelle comportamentale/ambientali (sei così a causa di cosa ti capita).

Una, la biologia delle credenze, arriva a ritenere che il nostro ambiente ci muti così tanto dal modificare il DNA e ogni cellulare del nostro essere. Alcuni si sono spinti oltre: i traumi e le esperienze dei nostri avi sono come cicatrizzati dentro noi spingendoci a prendere determinate scelte rispetto ad altre.

Sarà per questo che la paure degli italiani di 20 anni fa non si cancellano in quelle di oggi?

Chiedo, perché l’altenativa è che è un paese pieno de deficienti.

Tutta questa piccola storia evidenzia dei fattori interessanti che vanno oltre all’effettiva utilità ad oggi (nulla) di una carta prepagata:

  1. L’incapacità di valutare correttamente la priorità delle paure: per eliminare il timore di perdere qualche spiccio si mette a rischio il patrimonio
  2. L’agire seguendo timori invece di obiettivi o una traccia di percorso
  3. Il non accettare l’evoluzione del mondo

Vi svelo un segreto. Il tempo cambia, il mondo cambia, i valori cambiano.

L’unica certezza dell’essere umano è il cambiamento.

Arroccarsi ad un passato cercando di modernizzarlo e tenerlo in piedi nel presente è una fatica stupida perché destinata al fallimento.

Guardate il nuovo, capite il passato e scoprite i mezzi del vostro tempo provando a piegarli al vostro interesse. E buttate sta cazzo di Postepay.

Ah si, per capire come prendere decisioni compratevi il libro di Gerd Gigerenzer Imparare a rischiare, soldi ben spesi.

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Sull'autore

FinanzaCafona

Founder & Editor

Sono un povero come te che scrive la maggior parte degli articoli di questo blog. Non mi dare troppo retta perché sono un fesso senza studi economici o finanziari però, se vuoi, puoi amarmi.

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