Illudersi è molto facile. D’altronde i sogni sono un po’ la parte bella della vita e quando si investe, come quando si gioca d’azzardo o alla lotteria, fantasticare è piacevole.
Lo sanno i creator finanziari. Quando smarmellano dati sul rendimento medio degli investimenti, su un rendimento ETF lo fanno con il positivo intento di spingere a risparmiare, perciò tendono a gonfiare i numeri o… usare quelli più adatti alle loro chiacchiere.
I guru malvagi piegano volutamente i dati per i loro interessi, quelli onesti lo fanno perché ti conoscono, o pigro mefitico, perciò ammorbidiscono la realtà per darti una versione dell’esistenza più confortevole.
Sei un bambino? No! E allora questi ragionamenti sono…
Senti anche tu la canzoncina del pistolotto?
LA LEGGENDA DEI RENDIMENTI MEDI IN BORSA DEL 10% o dell’ S&P AL 11%
Prima di tutto è importante precisare che i rendimenti medi di un investimento possono essere comunicati in due maniere: rendimenti nominali e rendimenti reali.
I rendimenti nominali sono il lordo. Non tengono conto dell’inflazione del periodo e sono generalmente più alti, quelli reali invece scontano l’inflazione e l’aumento del costo della vita o dei deprezzamenti della moneta.
Indovina quale tipo di rendimento usano i creator finanziari? Esatto, il nominale.
L’altro fattore da prendere in considerazione è il periodo storico su cui viene calcolato questo rendimento.
Quando ti ho parlato della storia degli indici americani avresti dovuto già intuire questo fattore. I rendimenti medi possono essere più o meno alti a seconda del decennio in cui si fa un backtest.
Ad esempio se facessimo una classifica delle borse migliori e peggiori la corsa del Nasdaq degli ultimi 10 anni sarebbe impressionante.
In un’immaginaria classifica sarebbe la borsa con i rendimenti più alti.
Se però prendessimo il decennio che si chiude con la bolla della dotcom del 2000 questi dati sarebbero orrendi, pari a una qualsiasi borsa kirgica (sempre se esista).
Il periodo storico è fondamentale per una corretta analisi. Se vogliamo costruire una statistica onesta è necessario avere un backtest di lunghissimo periodo: 50 anni o anche 100.
In genere i backtest online si basano su dati di massimo 30 anni. Un periodo fortunato non solo per i rendimenti azionari ma per lo stesso mercato borsistico.
Uno dei paragoni più comuni è il famoso 11% di rendimento medio del S&P 500 che infatti (ma vah?!) ha restituito un rendimento nominale del 10,53% nell’ultimo trentennio.
Ah chiaro, c’è pure l’arrotondamento (sempre in eccesso).
Un altro fattore di pompaggio dei dati è dovuto al rendimento degli ETF.
Gli ETF sono un prodotto finanziario recente ed il primo acquistabile è del 1993 (SPDR) ma essendo diventati la base per costruire un portafoglio dei morti di fame come noi sono lo strumento più utilizzato per fare confronti.
Tanti ETF hanno uno storico di 15 o al massimo 20 anni e i dati precedenti sono calcolati tenendo conto di un generico indice costruito a posteriori. Insomma i dati sono “drogati” da questo limite tecnico.
Ho provato a vedere quale sia il rendimento medio su Curvo di IWRD: un etf con rendimento composto che prende in considerazione tutti le borse dei paesi avanzati:
Indovina qual è il rendimento medio composto dal 1978 (molto prima della vera quotazione)? Bravo! Quasi il 10% cioè il 9,78%
Svelato un altro arcano! Ora però vediamo la verità!
ETF RENDIMENTO MEDIO REALE SUL LUNGO PERIDOO (IN 100 ANNI)
Non ho grandi doti di ricerca finanziaria se non per fare conti della serva (tipo sulle cialde del caffé) quindi queste informazioni sono prese da quel mito siderale di Ben Felix, probabilmente il migliore creator su youtube per quanto riguarda la finanza personale.
Ben è un portfolio manager canadese con l’incredibile capacità di prendere dei paper illegibili, metabolizzarli e vomitarli in video di pochi minuti rendendoli comprensibili anche per morti di sonno come noi due.
In questo video ha riunito una serie di studi accademici che provano a fornire dati e statistiche per calcolare l’effettivo rendimento medio reale dei mercati finanziari negli ultimi 120 anni.
Un’ottimo backtest rispetto ai dati “ammorbiditi” forniti da altre fonti.
Dal video ho estrapolato i dati e ne esce questo:
Mercato Azionario e Periodo | Valore Nominale | Valore Reale |
---|---|---|
Azionario USA (1900-2023) | // | 5,16% |
Azionario USA (1900-1950) | // | 5,57% |
Azionario USA (1950-2023) | 11,32% | 7.63% |
Azionario USA (2003-2023) | 9,81% | 7,16% |
Rendimento globale escludendo USA (1900-2023) | // | 4,35% |
I numeri insomma sono un po’ diversi dal 10% all world o dall’11% dei mercati mercati americani professato come verità sul webbe.
Ben inoltre allega al video anche uno studio fatto dal suo fondo d’investimento (lo trovi qui) il quale stima un rendimento nominale pari al 7,24% e uno reale del 4,63% considerando un inflazione media del 2,5%.
Se non ti basta la mia sintesi c’è il video originale. Video che altri youtuber italici pompati di creatina non ti linkato e anzi spacciano per farina del proprio sacco.
LA REGOLA DEL 72: CALCOLARE IL TEMPO PER RADDOPPIARE L’INVESTIMENTO
Capire quali sono i veri rendimenti medi è importantissimo per una serie di fattori:
- Evitare delusioni quando la realtà si manifesta nella sua turpe concretezza
- Essere consapevoli
- Capire ogni quanti anni si ottiene un raddoppiamento del capitale
Capire quanto tempo impiega il capitale investito per raddoppiare è possibile attraverso una piccola regola nota, in quella lingua del demonio nota come inglese, come “Rule of 72”.
La regola del 72 è una piccola formuletta matematica il quale assume un rendimento fisso (r) nel tempo diviso il numero 72 e che restituisce il numero di anni necessari (t) per avere un raddoppio del capitale:
t = 72/r
Ad esempio se il tasso d’interesse nominale del 10% dei guru fosse reale otterremmo un raddopiamento dell’investimento in:
t = 72/10% = 7,2 anni
Ma a noi del nominale non ce ne fotte un cazzo e quindi prendiamo il rendimento reale (facciamo 7,20% circa) quindi otteniamo:
t = 72/7,20% = 10 anni
Già quasi 3 anni in più per ottenere lo stesso risultato.
Saprai però che anche quel 7% reale è ‘na cazzata perché è un dato estrapolato sugli ultimi 20 o 30 anni di dati.
Prendiamo quindi il guadagno composto calcolato dai paper nel video di Ben Felix con le informazioni degli ultimi 120 anni, cioè il 5,16%:
t = 72/5,16% = (quasi) 14 anni
Insomma il doppio di anni rispetto ai dati che trovate in giro in tante pagine instagram o su quell’abominio di Tik Tok.
CONCLUSIONI SUI RENDIMENTI MEDI STORICI DEGLI INVESTIMENTI AZIONARI
Molti credono che i dati e la matematica siano neutri. Una grandissima cazzata.
I dati possono essere addomesticati a seconda delle intenzioni di chi le usa, nella stessa maniera di come viene fatto con le parole.
Nel caso di oggi dei rendimenti storici dell’azionario tanti preferiscono ingannarti con numeri ammorbiti, io e il buon Ben ti schiaffiamo in faccia la realtà.
Per carità magari i prossimi saranno decenni ultra rosei ma meglio fissarsi dei target veritieri!
Puoi sostenere il blog spammandomi ovunque, seguendomi su Twitter o Telegram o iscrivendoti alla Newsletter o ascoltando il Podcast. Se invece vuoi mostrare il tuo apprezzamento in altra maniera acquista su Amazon da questo link o usa i miei referral:
- NEN: 36€ di sconto su ogni fornitura di luce e gas, 72€ se fate la combo usando il codice promo NeN SCONTOCAFONE
- BUDDY: apri un nuovo conto usando il codice 9CCA63, ricarica 10€ e poi effettua almeno una transazione da 10€ con la carte per ricevere 50€ cash
- ING: 100€ di buono Amazon aprendo un nuovo conto corrente più inserendo il codice ING2024 all’iscrizione e spendendo almeno 100€ con la carta di debito entro il 31 gennaio 2025
- E-ON: ottieni uno sconto di 30€ sulle bollette luce e gas e la migliore offerta sul mercato cliccando qui o usando il codice promo VITTSIMO6436
- ISYBANK: apri un conto con un piano IsyLight poi vai su altro, IsyReward e inserisci il codice GVH8Y4N0MT. Aspetta pochi giorni e ricevi 30€ di buono regalo Amazon
Commenti