Avete presente quello stipendio che ricevono, ogni mese, i vostri nonni e gli vieni gentilmente inviato dallo stato italiano? Si chiama pensione.
È un modo per permettere a tutti i cittadini, soprattutto anziani e non più in grado di lavorare di avere di campare e in generale è un servizio sociale per retribuire le persone non più in grado di lavorare.
Si tratta in sostanza di uno “stipendio” che varia a seconda di quanto avete lavorato e quanti contributi avete versato (in realtà anche a chi non ha fatto o versato nulla nella sua vita).
Probabilmente questa cosa ti interessa relativamente perché, se mi leggi, sarai un millennial o anche più giovane.
Ma è importante che tu sappia una cosa: LA PENSIONE TU, NON LA VEDRAI MAI.
Esatto non la vedrai, scordatela. Vuoi sapere il perché?
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Era un sistema sostenibile sono con uno stato in crescita e con molti giovani. L’Italia è vecchia e malandata.
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Era basato su un sistema ingiusto. La pensione veniva data (fino al 1995) a tutti indipendentemente che abbiano lavorato o versato i contributi regolarmente.
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Quando andrai in pensione tu, dovrai mantenere i baby boomer. Quelli che ora disprezzi sui social ma che sono la maggior parte della popolazione di qualsiasi paese del primo mondo. Non solo ti hanno rovinato facebook ma anche il tuo futuro, che culo eh?
Però siamo ottimismi. Forse la pensione pubblica ti verrà data ugualmente, ma sarà sensibilmente minore di quella dei tuoi nonni. Diciamo che sarà un 40% minore.Ecco, se vuoi metterci una pezza ti propongo qualche soluzione:
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Guadagna mille fantastillioni prima dei 60 anni
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Vinci al superenalotto (ma tanto chi vince alla lotteria torna povero)
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Fottitene fino ai 70 anni e poi comincia a lamentarti che lo stato ti ha abbandonato fondando un partito politico
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Fatti un fondo pensione integrativo, oggi
COSA È LA PENSIONE INTEGRATIVA
Ebbene si, oltre a versare i vari contributi tramite il tuo stipendio puoi aprire una pensione integrativa con un qualsiasi servizio a tua scelta.
La cosa buona della pensione integrativa è che lo stato italiano permette di dedurla dalle tasse che paghi ogni anno fino a un massimo di 5164,57€
Ma in sordoni come si calcola il mio guadagno?
Diciamo che tu guadagni, a lordo, ogni anno 28.000€.
Il tuo scaglione IRPEF è del 23% fino a 15k e del 27% dai 15k ai 27%.
Decidi quindi di versare 3000€ nel fondo pensione integrativo
Bene, per capire quanto risparmi di tasse grazie alle deduzioni il calcolo è semplice:
3000€ * 27% = 810€
In futuro quindi godrai dei 3.000€ di pensione integrativa versata (più i relativi interessi maturati) ma in realtà avrai speso solo 2.190€ (3000-810).
E l’investimento che hai fatto avrà un ritorno d’investimento del… 36 e rotti per cento annuali.
Per darti una metro di paragone lo S&P500 (l’indice delle migliori 500 aziende della borsa americana) è cresciuto mediamente del 11,7% ogni anno dal 1928.
In pratica hai due piccioni con una fava. Da una parte metti da parte i soldi per il futuro, dall’altra fai un ottimo investimento della tua vita.
CONCLUSIONI SULLA PENSIONE INTEGRATIVA
Ho spiegato alla grandissima carlona come funziona una pensione integrativa in Italia e come tu la possa considerare un buon investimento per gli imprevisti del futuro.
Si tratta però di un argomento molto complicato in quanto i risultati variano molto dal tipo d’inquadramento del tuo contratto. Giusto per fare un esempio i “metalmeccanici” godono di una serie di condizioni particolari per la propria pensione integrativa.
I vantaggi di un fondo pensione integrativo dipendono molto dalle possibili deduzioni fiscali, un agevolazione che il nostro stato potrebbe modificare nel tempo (cosa peraltro già successa), dagli anni contributivi e dalla qualità del fondo a cui si affida oltre che dal rendimento complessivo del paniere di bene su cui investe.
Ti verrà in mente un ultimo quesito: cosa succede se sono una partita iva forfettaria o dei minimi?
Beh amico mio, ti attacchi al cazzo. Infatti la deducibilità del fondo pensione vale solo per dipendenti e liberi professionisti con partita iva ordinaria.
Se vuoi approfondire il tema pensioni integrative click qui.
Questo articolo è stato scritto in tempi remoti con supponenza e superficialità.
Visto che mi sento molto colpevole per la cosa ho deciso di scrivere una
completa guida al fondo pensione integrativo
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Ciao! Complimenti per il blog, veramente fatto molto bene.
Ho una domanda in verità di poco conto, relativamente a questa parte dell’articolo:
“Bene, per capire quanto risparmi di tasse grazie alle deduzioni il calcolo è semplice:
3000€ * 27% = 810€
In futuro quindi godrai dei 3.000€ di pensione integrativa versata (più i relativi interessi maturati) ma in realtà avrai speso solo 2.190€ (3000-810).
E l’investimento che hai fatto avrà un ritorno di investimento del… 27%. ”
In questo caso, il calcolo del ritorno non sarebbe invece del 3000/2190 =36,9%? Ovvero ho speso effettivamente 2190 euro, che mi valgono 3000 però, e quindi ho un ritorno del 36,9% nell’anno? Sto sbagliando qualcosa?
Tra l’altro nel caso di fondi pensione di categoria, con contributi del datore di lavoro, anch’essi deducibili dall’imponibile IRPEF, il rendimento potrebbe essere ulteriormente maggiore.
Grazie in anticipo
Ciao bello!
Grazie del commento e ti dico che sono un po’ cotto per fare i conti ma il tuo discorso é corretto. Diciamo che ho un po’ fatto casino con la deduzione e % di ritorno di investimento. Su quello poi bisognerebbe calcolare anche le spese del fondo e le tasse che calano in maniera progressiva negli anni.
Anche quello però é un conto complesso perché non é detto che la fiscalità agevolata attuale non subisca modifiche nel tempo (cosa che é già successa anno scorso peraltro).
Grazie davvero per aver risposto! Sì, è sicuramente è un conto complesso, pensavo di essermi perso qualcosa per la strada, per questo mi era sorto il dubbio.
Colgo l’occasione per ribadire i complimenti per il blog, ho avuto modo di leggere altri articoli negli ultimi giorni e mi sembra proprio il giusto mix tra essere accessibile a chi si sta approcciando per la prima volta alla finanza personale e fornire spunti anche a chi magari mastica già alcuni degli argomenti.
Grazie di cuore Fede!
Sono uno stronzo qualsiasi e spesso toppo, quando posso rivedo alcuni termini dell’articolo! In ogni caso su finanzaonline (il forum) trovi una sezione apposita e dovrebbero esserci anche diversi file excel per calcolare i rendimenti dei fondi integrativi!
Detto ciò continua a seguirmi e se hai altri suggerimenti (anche via mail) scrivimi senza problemi!
Innanzitutto grazie per tutte le info.
Una domanda: sul blog hai per caso fatto qualche comparazione su vari fondi pensione? Vorrei cambiare destinazione del tfr (adesso verso in azienda) ad un fondo, ma vorrei capire quale possa fare al caso mio.
Consigli su come muoversi?
Purtroppo no!
È da tempo che sto cercando qualcuno che scriva un articolo migliore di questo ma non lo trovo. Essendo una partita iva il tema fondo pensione non mi è utile quindi non ho mai affrontato di petto il problema. Si tratta di un argomento molto complicato e bisogna schivare bei cazzi!
Ciao! Giovane forfettario qui.
Mi stavo facendo una bellissima tabella excel per calcolare e stimare l’andamento e il rendimento di una pensione integrativa.
Qui, l’articolo dove l’ho scoperta, non mi ricordo di aver letto del 15% che ti prendono al momento della riscossione (che scende fino a un massimo di 9% con l’anzianita’)
Ciao Ale!
Come avrai intuito scrivo un po’ le cose a cazzo e in maniera generica giusto per incuriosire e far informare di più.
Il tema della pensione integrativa è chiaramente molto complesso e va oltre quello che ho scritto nell’articolo e hai ragione nel segnalare la tassazione a fine rapporto. Il 9% è il minimo che puoi pagare ma ci sono una serie di fattori che fanno variare questa tassa (ad esempio quanti anni di versamenti hai) e fino a pochi mesi fa si parlava di cambiarla e alzarla, quindi andare nel dettaglio era un po’ complicato.
La cosa che mi incuriosisce di te ora è: perché stai investendo in un fondo pensione integrativo quando non puoi dedurlo dalla tua partita iva forfettaria? Si tratta di una strategia di investimento ottima per chi è dipendente ma molto limitante per un libero professionista!
Non so perché ma non ho il pulsante per rispondere direttamente al tuo ultimo commento.
Comunque il discorso sull’aliquota dell’irpef l’ho capita.
Però se io faccio un singolo investimento su un ETF, questo in media mi crescerà ogni anno di un 11%.
Mentre il singolo versamento che faccio al fondo pensione no. Cioè non mi produce ogni anno un 27% (o quello che sia il mio scaglione irpef più alto).
Riprovo a fare l’esempio considerando la situazione descritta da te con uno stipendio lordo di 28000€
Anno1. Versamento1, di 3000€ – 810€ di deduzione -> Ritorno di 27%
Anno2. Versamento2 di 3000€ – 810€ di deduzione -> Ritorno di 27%
MA qui nell’Anno2 il Versamento1 non mi produce nuovamente un ritorno del 27%. Lo ha fatto solo l’anno in cui l’ho versato, grazie alla deduzione. Poi mi produrrà un rendimento in pari con quello del fondo pensione scelto (mettiamo 5% per esempio)
Ciao,
info su quanto detto detto sopra? è corretto?
Grazie in anticipo
Ciao Marco!
Scusa ma non avevo visto proprio il messaggio nei commenti!
Il vantaggio del fondo pensione è appunto la deduzione fiscale e vale per tutti gli anni in cui versi non solo per il primo, dove hai letto che vale solo per il primo?
A questo si cumula il rendimento (beh minore del 5%, se arriva al 2% con i costi di gestione devi stappare champagne).
Per quanto riguarda il tuo paragone con un ETF:
a) E’ molto difficile che il rendimento sia dell’11% ogni anno, credo che la media sia più o meno il 7%
b) Investire in borsa è diverso dal mettere da parte dei soldi per una pensione. Il primo aumenta capitale, il secondo lo preserva per il futuro mantenendo il valore stabile nel tempo (infatti una parte è indicizzata all’inflazione). Mettiamo che il tuo fondo pensione è investito in ETF, che succede se a 70 c’è una recessione con una perdita del 25% sul tuo investito?
Se sei una partita iva il discorso è diverso in quanto non hai il vantaggio delle deduzioni fiscali e a quel punto è meglio investire direttamente in borsa puntando sui migliori rendimenti.
L’articolo comunque è un po’ vecchiotto e mi sto aggiornando per migliorarlo.
Non ti preoccupare, nessun problema 😀
Non volevo dire comunque che la deduzione vale solo il primo anno. Ma che ogni anno il versamento che faccio ha un rendimento molto alto grazie alla deduzione. Poi gli anni successivi avrà un rendimento in linea con quello del fondo pensione.
Speravo di aver dato un esempio esplicativo nel messaggio precedente.
Adesso direi comunque di aver chiaro in mente come funzionano i fondi pensione. Grazie!
Ah ok perfetto! Certo il valore piano piano cambia ma comunque rimane conveniente, farlo o non farlo dipende molto dalla situazione personale e lavorativa!
Ciao,
sono un dipendente e ho 42 anni. Secondo me è troppo tardi per pensare al fondo pensione. considerato che dovrò lavorare ancora almeno 25 anni, secondo me no.
Puoi darmi qualche suggerimento su cosa guardare? Nel senso, a chi dovrei rivolgermi? banca, assicurazione, fondo di categoria (se esiste), altri???
Grazie mille
Non é mai troppo tardi per fare qualcosa!
La prima cosa é che chiedere alle risorse umane della tua azienda come é trattato il tuo TFR e se hanno previsto fondi alternativi, lalá puoi farti dare un po’ di carte e studiarti la situazione.
Ti consiglio di leggere la Wiki sul subreddit ItaliaPersonalFinance che spiega il funzionamento del fondo pensione, essendo io una partita iva non ho nessuna agevolazione fiscale quindi preferisco fare investimenti ricorrenti!
Grazie mille, sei una miniera! So già comunque che potrei avvalermi del fondo Fon.Te nell’ambito del CCNL Commercio. Purtroppo in azienda nessuno lo utilizza che io sappia. Staremo a vedere. Andrò a dare uno sguardo, intanto, alla Wiki
BEH Fonte già meglio!
Si, na miniera di rame! 😬 Son solo un coglione che si informa un minimo e con qualche disturbo ossessivo compulsivo 😛
Ciao,
innanzitutto complimenti per il blog.
Avrei una domanda riguardo al ritorno dell’investimento. Nell’esempio parli di un 27%, ma questo vale solo per il primo anno, giusto?
Mi spiego meglio: verso i 3000€ questo 2022, ho diritto a 810€ di deduzione, da qui il rendimento del 27%.
Ma questo versamento non mi produrrà poi nel 2023 ancora quel rendimento.
Il 27% ce l’avrò solo ogni anno per il corrispondente versamento che farò.
Mentre se facessi un solo versamento di 3000€ su un etf s&p, in teoria mi produrrebbe ogni anno un 11% medio.
Il 27% é un esempio, in linea teorica la deduzione é pari all’aliquota Irpef che paghi e vale per ogni anno non solo per il primo.
La differenza sostanziale rispetto ad un investimento in ETF é che il fondo pensione integrativo ha meno rendimento (tipo 1% annuo), é indicizzato all’inflazione ed é riscattabile al momento dell’ingresso in pensione, quindi dipende se ti fidi tu del sistema statale o meno. In realtà poi esiste un ritiro anticipato, chiamato RITA, a determinate condizioni.