Ormai passo più tempo a cercare cose interessanti che a trovare qualcosa di utile. Scremo tutto lo scibile umano di social, canali, news e forum alla ricerca di cose curioso eppure alla fine mi trovo sempre a leggere le stesse manfrine.

In questo grigiore ho trovato una piccola gemma. Mi sono appassionato ad un nuovo canale americano di finanza personale su youtube: originale, ben scritto e con tecniche di risparmio fresche.

Oggi ve ne parlo, dei metodi per risparmiare eh, mica del canale.

Come ingannare il cervello per risparmiare di più! - Finanza Cafona
Fonte: Warner

Ah! Mi avete beccato?

Cacchio bravissimi! Avete intuito come non abbia voglia di fare nulla e con la scusa di essere un saccente intellettuale megalomane copro la sottaciuta pigrizia nello scrivere nuovi articoli copiando bellamente quelli ideati da altri.

Azz, si.

IL RISPARMIO COME UN VIDEOGIOCO

Il punto fondamentale da cui parte il video di Vincent Chan (si, è questo il nome) è che risparmiare non è né facile né divertente. Più che entrate scarse o grosse spese il più grande ostacolo è la tenuta psicologica nel tempo in quanto tendiamo a stancarci, a vedere le cose con monotonia per poi perdere tutti gli stimoli positivi.

La nostra risposta mentale è quella di abbandonare il progetto e mandare tutto a fanculo.

Nel tempo il buon Vincent ha elaborato un suo modus operandi per rendere divertente e semplice il risparmio, questo riadattando i… meccanismi dei videogiochi!

1. ACCUMULARE RICCHEZZE OGGI PER GODERE IN FUTURO

In tutti i videogiochi all’inizio, non si sa manco il perché, tendiamo ad accumulare oggetti speciali, oro e preziosi. Questo lavorio iniziale ci fa mettere da parte un patrimonio che ci è utile per goderci la seconda parte dell’avventura in totale libertà.

Insomma, ci sacrifichiamo all’inizio, affrontando sfide e superando ostacoli, per poi nella seconda parte divertirci con i soldi guadagnati.

Lo stesso principio può essere applicato risparmiando nella vita di tutti i giorni: se siamo disposti a fare sacrifici all’inizio, potremo godere dei frutti del nostro lavoro in un secondo momento, vivendo una vita meno sacrificata.

2. SE CI RIESCI IN UN VIDEOGIOCO PUOI FARLO PURE NELLA VITA

La vita non è un videogioco e l’accumulazione di un patrimonio sostanzioso può richiedere anni e anni di duro lavoro. Tante volte questo non basta in quanto la fortuna ha un ruolo determinante nell’esistenza umana.

Se però riusciamo ad accumulare denaro in dei videogiochi perché non potremmo farlo anche nella vita? Perché finiamo le avventure e invece, nella vita normale, cediamo velocemente ai vizi della pigrizia?

Io sono un grande appassionato di giochi strategici militari. In alcuni sono (ero) forte in altri ancora non capisco bene come giocare. Parlo in particolare della serie Hearts Of Iron.

Si tratta di un gioco complicatissimo in cui le capacità militari si mischiano a quelle strategiche, economiche e sociopolitiche. Bisogna letteralmente costruire l’economia di una nazione, sostenere l’esercito e combattere cogliendo ogni possibile debolezza avversaria per vincere.

Vi giuro è una roba da impazzire. Quando guardo le partite di gamer scafati su YouTube mi chiedo come sia possibile non siano i primi ministri del loro paese.

Perchè queste capacità davvero notevoli non emergono anche nella vita di tutti i giorni? Come è possibile che la stessa dedizione non sia applicabile anche in un percorso di risparmio? Insomma perché su un videogioco sì e non nella vita?

3. REPLICA LA STORYLINE DI UN VIDEOGIOCO NELLA VITA

Avrete risposto al mio quesito con un grandissimo “grazie ar cazzo, quello è un gioco”. Nonostante la vostra risposta da bassamente scolarizzati il mio dubbio rimane.

Uno dei tanti motivi potrebbe essere che in un videogioco possiamo barare o guardare le soluzioni per superare delle sfide. Nella vita reale non possiamo in quanto la storia non è prescritta. Eppure noi possiamo simularne la struttura narrativa fatta di main quest e side quest in modo da rendere più avvincente il nostro percorso finanziario.

Possiamo immaginare la nostra vita con una storia principale piena di ostacoli e il resto come una serie di missioni secondarie da concludere un pezzo alla volta fino a completare la trama principale.

In pratica questo vuol dire fissare gli obiettivi principali e poi suddividere il task in tanti piccoli traguardi da raggiungere giornalmente.

Nel video Vincent fa l’esempio di comprare una casa e settare questi micro obiettivi

Non sarà epico come combattere goblin con una spada magica ma questa suddivisione ci porta a premiarci con il completamento di piccoli obiettivi invece di lasciarci nel magma delle macro scelte.

4. SINK CYCLE VS BOOST CYCLE

Quando ammazziamo un boss o finiamo una missione i videogiochi ci danno un premio: punti esperienza maggiori, una nuova spada oppure del denaro.

Tutta roba migliorativa o positiva. Cosa che spesso non accade nella vita. Raggiungere un obiettivo, ad esempio, potrebbe non portare i vantaggi che speravamo o addirittura potrebbe farci sentire vuoti.

Un problema enorme della nostra società è che il premio equivale a togliersi uno sfizio comprando qualcosa di nuovo.

L’associare al premio ad un acquisto è tipico di una società consumista ed ostacola il meccanismo virtuoso del risparmio: si fa un sacrificio per risparmiare del denaro che serve ad essere speso in altri oggetti. Ci si sacrifica di nuovo con la stessa fatica per risparmiare soldi e fare shopping.

Un circolo vizioso che Vincent chiama Sink Cycle:

sacrifica, risparmio, spendi circolo vizioso

Nel “ciclo del lavandino” il sacrifico non porta a nulla in quanto è circolare e non c’è evoluzione. Nonostante il dispiego di energie siamo sempre allo stesso punto in quanto i soldi entrano ed escono senza apportare un miglioramento effettivo del nostro status ma solo con un oggetto in più in casa. È quel miscuglio di Lifestyle Inflation e Paycheck to Paycheck di gui ho già parlato: il risparmio non serve a nulla.

Il nostro youtuber propone quindi di far proprio un nuovo meccanismo, il Boost Cycle, in cui il sacrificio serve a risparmiare per investire e quindi diminuire il futuro sacrificio:

come uscire dal ciclo vizioso spese con il risparmio

Chiara la differenza?

5. SPEZZARE LA MONOTONIA DEL RISPARMIO

Nei videogiochi i premi sono sempre diversi. Se fossero uguali noi ci annoieremmo velocemente e spegneremmo la console.

Ma chi cacchio farebbe le stesse cose ogni giorno, ripetendo la stessa noiosa e ciclica routine di… oh cazzo, è la vita!

Che lo vogliamo o meno la nostra vita è abbastanza monotona. Quella finanziaria poi premia la costanza quindi lo è ancora di più. Si capisce perché la persone tendono a spendere nello shopping: un tentativo di evadere alla noia comprando qualcosa che si desidera e si associa alla libertà.

Rispetto alla realtà i giochi sono costruiti per intrattenerci. Ci sono dei veri e propri studi dietro. C’è qualcuno che lavora affinché noi possiamo divertirtci. Noi compriamo e ci divertiamo. Con la vita è differente perché, se ne vogliamo una vivace, siamo noi che dobbiamo renderla tale.

Vi sentite annoiati? Costruite un po’ di diversità! Cambiate posto a lavoro, l’armadietto in palestra, perdetevi per qualche strada, trovate nuove fonti di informazioni (provate Ground News ad esempio), trovate nuove idee di risparmio o variate i premi da darvi.

Cercate però di rispettate la strada principale e i suoi micro obiettivi, non perdetevi nell’avventura di se per se. Fissate il goal e in quanto arrivarci… il resto andate a braccio!

6. LA STRADA GIUSTA NON LA SA NESSUNO

I videogiochi sono affascinanti per tanti ragioni: i premi vari, l’eccitazione, il divertimento e il fatto che è tutto sotto… il nostro controllo.

Per quanto i giochi free world permettano di fare il cacchio che ci pare il numero di strade narrative è sempre limitato. Dopo un po’ di tentativi qualsiasi giocatore si rende conto dei glitch e in breve tempo si vivono dei deja vu. Si riesce insomma a forzare il corso degli eventi.

Se ci riuscite nella vita chiamatemi. Io sta cosa l’ho vista solo in Matrix.

La vita infatti ha strade infinite. Fatta una scelta se ne aprono altre mille. Il peggio è che non si ha mai la certezza di prendere quella giusta. Al netto che ce ne sia una, di streada giusta.

Fa paura eh?

Lo capisco. Infatti è il problema di tanti: paralizzati e incapaci di prendere una scelta. Con cattiveria li chiamo quelli che “nascondono la testa sotto la sabbia”. Non guardano, nom fanno nulla e pregano per affrontare le conseguenze del tempo mettendosi in angolo.

Viviamo tutti così. Per Vincent la possibile soluzione è quella di rilassarsi, prendere le cose con calma ma non procastinare.

La decisione va presa, spesso anche con una certa velocità, e il suo modo preferito è quello di visualizzare le possibili strade e le sue diramazioni. Nell’analisi di questi effetti si eliminano quelle stupide, quelle incoerenti ad un progetto di risparmio o quelle poco utili per proseguire nella storia principale e poi si sceglie!

7. FARSI STRADA LIVELLO DOPO LIVELLO

I videogiochi tracciano i progressi con i livelli attraverso l’accumulazione di esperienza o potenziamenti. Capire a che punto si è nel gioco è semplice: basta vedere le statistiche e farsi un’idea di quali avventure si possono affrontare e quali no.

Ricordi i programmatori no? Mica sono fessi.

Quel gioco l’hanno creato per fartelo comprare e quindi sanno come evitare di demoralizzarti. Mica mettono come riferimento il livello massimo raggiungibile nella vita (la quest principale) ma quella di breve termine.

Non troverai mai una barra con scritto livello 50 ma, se tipo sei al livello 3, quella di quanto manca a raggiungere il livello 4.

Nella vita di tutti i giorni è un po’ più complicato in quanto questi riferimenti non ci sono. Cioè magari avete più conoscenze culturali di vostra cugina di 7 anni però non esiste mai un confronto chiaro tra livelli.

Inoltre, ad ogni gradino di età nascono differenti pressioni. Se avrete 30 anni sentirete la pressione sociale nell’acquisto di un immobile causata dai desideri malsani dei genitori, ma anche essere senza figli quando i vostri amici li hanno vi può far sentire delle teste di cazzo.

La vita non è uguale per tutti, accettatelo.

Scollegatevi dai desideri di altri e concentratevi sui vostri, non fatevi influenzare da qualche riferimento generazionale ma dal vostro.

Il trucco dei livelli è bello e potete applicarlo nella vita per ingarellarmi in un circolo positivo di auto miglioramento.

Vincent consiglia di realizzare un piccolo file excel (lo potete scaricare qui) da aggiornare mensilmente con gli avanzamenti dei micro task. Segnate quanto avete risparmiato, le entrate, i guadagni extra o la quantità di investimenti fatti. Oppure usate le check box delle to do list.

Avere visualmente un’immagine del progresso fornisce la cognizione del percorso svolto e uno stimolo a migliorarsi constantemente.

Non dovete fare i botti ogni mese, basta qualche euro in più al mese. Un semplice level up per avvicinarsi di più ai propri life goals, magari con l’ausilio del signor interesse composto.

CONCLUSIONI SU COME INGANNARE IL CERVELLO AL RISPARMIO

Insomma mi son innamorato dei video da psicologia comportale del signor Vincent Chan e questo sul risparmio mi sembra uno dei più riusciti con un sacco di punti interessanti.

Niente di esageratamente nuovo (la storia dei task ve la dico da sempre) ma il suo stile narrativo è affascinante. Anzi, a sto punto guardate come l’ha raccontata lui in video:

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FONTE IMMAGINE: Immagine realizzata tramite AI Dall-E

Sull'autore

FinanzaCafona

Founder & Editor

Sono un povero come te che scrive la maggior parte degli articoli di questo blog. Non mi dare troppo retta perché sono un fesso senza studi economici o finanziari però, se vuoi, puoi amarmi.

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