Più di un anno fa ho fatto una lista tipo di spesa alimentare: ho selezionato 6 diverse grandi distribuzioni online e confrontato i costi per fare lo stesso tipo di spesa supermercato.
Beh, ne è emerso uno spaccato interessante!
Nonostante il calcolo fosse fatto a cazzo la differenza tra il supermercato più caro e più costoso era quasi del 30%!
Oggi tra inflazione e shrinkinflation il prezzo dei beni di prima necessità è aumentato in maniera consistente quindi mi son chiesto: cosa succede se rifaccio i conti?
Si si, vabbè i soliti paraculi.
SPESA AL SUPERMERCATO: TRA INFLAZIONE E PARACULISMO
Il mercato della grande distribuzione alimentare cambia in incontinuazione quindi questo spaccato e quello dell’anno scorso valgono giusto così, giusto per farsi due risate.
Negli ultimi due anni però lo stravolgimento è stato enorme. A causa della guerra, della carestie (tipo quella del grano), degli effetti della pandemia e soprattutto dell’inflazione le GDO e i produttori alimentari hanno aumentato il prezzo dei prodotti.
In prima battuta i produttori hanno diminuito la quantità di prodotto all’interno delle confezioni mantendeno inalterato il prezzo. Questo fenomeno si chiama shrinkflation e ormai dovreste conoscerlo a memoria visto che un pacco di pasta sono ormai di 400 grammi e i cioccolatini sono diventate delle caramelle ciccione.
Quando questo non è più bastato (o forse a molti conveniva così) il prezzo dei prodotti è semplicemente aumentato a dismisura. E questo non a confronto delle vecchie confezioni, ma di quelle nuove con un peso ridotto pure del 20% o 30%.
Siamo arrivati ad un punto in cui alcuni supermercati offrono una spesa anti inflazione su indicazione dei governi (accade anche in Italia) su un paniere di beni essenziali.
C’è anche una sorta di guerra tra le grandi distribuzioni e i produttori di alimenti. Carrefour in Francia e in Italia sta bannando aziende troppo furbette.
Insomma una storia che conoscete già, vero?
SPESA AL SUPERMERCATO: 6 NEGOZI A CONFRONTO SOTTO INFLAZIONE
Prima di mettere il tabellone dei continicini fatti è il caso di fare un breve riepilogo delle regole di ingaggio.
Userò le stesse del primo articolo in modo che il confronto sia più equo possibile e, per quanto possibile nonostante la dozzinalità, realistico:
- I supermercati a confronto sono 6 e i prezzi sono presi dallo store online
- La lista della spesa è uguale per tutti i negozi
- In alcuni casi viene specificata la categoria e anche il prodotto come “Coca Cola” o “Birra Moretti da 0,66” in quanto presenti in qualsiasi negozio. Nel caso non ci fosse (tipo la Coca Cola da Eurospin) viene preso un prodotto corrispondente e menzionato nell’analisi finale.
- La spesa è fatta sul prodotto e sul peso (quindi “tonno 350 grammi“).
- Viene scelto il prodotto col prezzo più basso
- I prezzi che trovate l’articolo non sono uguali a quelli che troverete voi, non rompete il cazzo
- Il prezzo finale è quello fatto usando la tesserà fedeltà della GDO. In molti casi lo sconto è solo per i clienti fidelity.
Spero le regole siano chiare!
Se cercate come riconoscere la qualità dei prodotti alimentari siete nel posto sbagliato. L’importante è che vi sia chiaro questo perché poi non capirete un cacchio di questo tabellone matto:
CONFRONTO TRA 6 SUPERMERCATI NEL 2024 DURANTE L’INFLAZIONE
PRODOTTO | ESSELUNGA | AMAZON x PAM | CARREFOUR | TODIS | EASYCOOP | EUROSPIN |
---|---|---|---|---|---|---|
Spaghetti 500gr | 0.88€ | 1.38€ | 0.69€ | 0.65€ | 0.87€ | 0.65€ |
Tonno in scatola all’olio 320gr | 3.59€ | 4.18€ | 3.99€ | 2.99€ | 3.39€ | 2.38€ |
Caffè Lavazza 2x250gr | 6.59€ | 4.29€ | 5.75€ | 7.30€ | 4.19€ | 3.29€ |
Passata di pomodoro 700gr | 0.99€ | 1.49€ | 0.89€ | 0.99€ | 0.99€ | 0.89€ |
Frollini cioccolato (tipo gocciole) | 1.40€ | 2.40€ | 1.89€ | 1.99€ | 1.84€ | 1.99€ |
Latte 1lt | 0.75€ | 1.54€ | 0.95€ | 1.15€ | 0.85€ | 0.85€ |
Coca Cola 1,5l | 2.19€ | 2.64€ | 1.28€ | 1.71€ | 1.76€ | 0.89€ |
Birra moretti 0,66 | 1.49€ | 1.38€ | 1.45€ | 1.19€ | 1.39€ | 1.99€ |
4 uova | 0.99€ | 1.65€ | 1.69€ | 1.49€ | 1.83€ | 1.29€ |
Fettine di pollo 250gr | 2.48€ | 3.77€ | 4.12€ | 3.98€ | 3.90€ | 3.00€ |
Pane in cassetta 400gr | 1.40€ | 1.01 | 0.99€ | 2.99€ | 0.99€ | 0.95€ |
Insalata in busta 100gr | 0.98€ | 0.87€ | 1.25€ | 0.99€ | 0.99€ | 0.99€ |
Yogurt con frutta (Pacco da 2 vasetti) | 0.79€ | 1.32€ | 0.89€ | 0.79€ | 1.09€ | 0.69€ |
Olio extra vergine 1lt | 8.99€ | 9.68€ | 9.09€ | 8.39€ | 9.25€ | 8.49€ |
TOTALE SPESA | 33.51€ | 36.65€ | 34.92€ | 36.59€ | 33.33€ | 28.34€ |
Come l’anno scorso faccio anche un paragone tra il prezzo più basso della spesa e quello più alto. Eurospin è quello che offre la spesa più economica, avvantagiato anche dall’assenza di marchi quale il caffé Lavazza, la birra Moretti e la Coca Cola.
La spesa più alta è anche quest’anno quella su Amazon pur se Todis è vicinissima:
COSA È CAMBIATO NELL’ULTIMO ANNO?
Se non vi ricordate cosa ho scritto nel primo articolo questi conti trovano il tempo che trovano. La cosa divertente è appunto quello di confrontare i due anni e vedere qual è la differenza sia nel costo totale della spesa
Sarebbe bello vedere anche le variazioni di percentuale tra il supermercato più caro e quello meno caro, no?
Beh ecco la tabella pazza:
Considerando la mia disgustosa spesa tipo da liceale è chiaro come tutti i negozi abbiano aumentato i prezzi. In alcuni casi l’aumento è evidente come per Esselunga, Todis e Amazon, in altri casi è meno palese tipo Eurospin.
Caso unico quello di EasyCoop che ha prezzi in diminuzione, probabile sia un errore di calcolo nella spesa dell’anno prima, però notevole. Todis invece si conferma sopravvalutato: il brand si pone come un discount, in realtà offre alcune offerte per attirare la clientela e poi costringere a spendere nei loro sottomarchi carissimi. Amazon per PAM costa uguale ma con una spesa fatta di prodotti premium, vedete voi.
Quanto si spende di più per fare la spesa rispetto al 2022?
A fronte di aumento medio del costo della spesa del 6% quelli che tengono botta sono soprattutto EasyCoop, Eurospin con un misero aumento del 2% e Carrefour con aumento del 5%,
SPESA SUPERMERCATO: LEZIONI FINALI
Ma quali lezioni e lezioni!
Tutto sto articolo non ha nessun tipo di validità scientifica, è un gioco.
Per essere più preciso avrei dovuto segnarmi tutti i prodotti inseriti nel carrello lo scorso anno e replicarlo anche in questo, invece ho scelto semplicemente il meno caro.
Nessuno sopravviverebbe per più di 3 settimana con un alimentazione simile a quella proposta nella mia spesa tipo. Si tratta inoltre di una lista corta, il semplice inserimento di altre categorie di prodotti (tipo un po’ di carne o verdura) varierebbe in maniera considerevole il costo totale medio per procurarsi un pasto decente a fine giornata.
Emergono però alcuni punti chiari:
- Tutti hanno aumentato i prezzi
- Comprare in un supermercato o in un altro a fine anno fa la differenza
- Alcune GDO si impegnano più di altre
Quest’ultimo passaggio vorrei sottolinearlo. Al netto degli evidenti problemi alcuni brand (tipo Carrefour) si sono mossi meglio offrendo ai clienti alternative in sottomarchi a prezzi competitivi. Eurospin è un supermercato fondamentalista ma dimostra di aver davvero lottato per tenere i prezzi stabili, bisogna fargli un plauso.
Altri (non nomino) si sono fatti i cazzi loro alla grande. Ricordatevelo quando entrate in un supermercato.
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