Torna anche questo mese la rubrica di personal finance più amata da voi taccagni nonché l’unico articolo che finisce sempre nel feed di google news nonostante i miei sforzi di scrivere roba divertente e utile.

Cominciamo va!

1. CONTROLLARE CONSUMI LUCE E GAS CON ARERA E SPID

Tutti quelli che criticano lo SPID o ne vogliono l’eliminazione dovrebbero essere spediti in Antartico con le infradito (ciao).

È incredibile come un sistema così economico e semplice da utilizzare abbia così tanti utilizzi! L’ultimo che ho scoperto è quello proposto da Arera, il garante di regolazione per energia reti e ambiente, e il suo Portale del Consumo. 

Tutte le volte in cui vi ho parlato di come risparmiare sulle bollette gas e luce vi ho consigliato questo sito in quanto è il migliore per confrontare le tariffe a oggi sul mercato. E oggi ha fatto un piccolo saltino di qualità.

Se non sapete bene quanto consumate potete infatti andare su questo sito, accedere con SPID e vedere la lettura del contatore e i consumi effettivi di luce e gas.

Per vedere i dati o averne di completi devono esistere però delle precondizioni:

  • L’accesso deve essere fatto dall’intestatario della bolletta
  • I contatore devono essere connessi alla rete internet oppure dovete aver fatto l’auto lettura con rigore

Ok, forse non è rivoluzionario come vi dicevo e i dati, rispetto a quelli della bolletta, non contengono dati come i costi nascosti ma è una bella soluzione per modernizzare la fruizione di questi dati.

2. COME AVERE UNA LISTA DI BOND E BTP APPETIBILI

I tassi si alzano e con essi anche i rendimenti potenziali delle obbligazioni, sia per le nuove emissioni che per le vecchie

Quest’ultimi in particolare se comprati sotto la pari (ovvero sotto la valutazione di 100) e portati a scadenza sono un ottimo modo per avere un guadagno facile e un buon metodo per compensare delle minusvalenze.

Ma dove cazzo trovare dei comparatori con le migliori obbligazioni sul mercato?

Ecco ci sono diversi strumenti online e free:

Non chiedetemi quali scegliere perché le obbligazioni sono più complicate di quanto sembrino. E poi non sono manco un consulente finanziario, quindi ciccia.

3. MARIE KONDO È DIVENTATA PIU DISORDINATA

La guru dell’ordine ossessivo compulsivo dei propri oggetti di casa Marie Kondo (autrice del libro Il magico potere del riordino) ha un po’ ripensato alla sua filosofia di vita dopo aver svernato il suo terzo figlio:

marie kondo riordino ci ripensa

Chiaramente i commenti sui social si sono sprecati in un fiorire di cazzate atomiche:

commenti social su marie kondo
La mia precisione nel censurare cose

Sia Marie Kondo che i tanti commenti presenti all’articolo mostrano gli estremi di due comportamenti sbagliati.

Da una parte c’è la Kondo, una persona visibilmente ossessionata dal controllo, mentre dall’altra i commenti dell’altro estremo, persone che non fanno autocritica e non riescono a ragionare razionalmente su problemi reali.

Nessuno dei due è la strada giusta da percorrere. Non è nel bianco o nel nero la scelta ma è nella mediazione di diversi fattori e nel trovare la gradazione di grigio che si confà meglio alle proprie esigenze.

Tantissime ricerche scientifiche dimostrano come il disordine faccia male al cervello. Avere una casa pulita, ordinata e con una seleziona di oggetti rende la quotidianità più piacevole e meno stressante.

Bisogna rinunciare a questo perché si è contro a prescindere alla Kondo? O da parte della Kondo bisogna ritenere coglioni tutti quelli che non rifanno il letto la mattina?

No, no e ancora no.

Tutti e due dicono cose vere: la Kondo che l’ordine fa bene e i generatori di caos che la vita non ti permette di avere una casa perfetta. 

Questo vuol dire prendere un partito e che sia necessario essere un ossessionata compulsivo oppure un caotico zozzo?

No, vuol dire prendere coscienza che una casa ordinata e senza oggetti superflui fa bene alla salute e al contempo accettare che la propria abitazione non può essere perfetta per mille motivi (tra cui i figli).

Purtroppo la nostra società è sempre più manichea: si sceglie di stare da una parte o dall’altra per identificare se stessi in un mondo privo di valori. Fottetevene di sta roba, fate quello che ritenete corretto scegliendo razionalmente e facendo autocritica.

E comunque il decluttering è ‘na bomba. 

4. GESTIRE GLI ABBONAMENTI CON TILLA

Sono molto a rota nel tracciare i costi degli abbonamenti perché ho capito sulla mia pelle quanto i prodotti freemium siano impattanti sul bilancio personale.

Un tempo si pagava, caro, un software e finiva lì. Si usava a vita (o quasi) e la vita passava lenta. Anche tracciarli nel budget era più semplice.

Ora, invece, questi costi sono spezzettati mese per mese. All’inizio sembra una scelta conveniente ma nel lungo andare costano ben più dell’acquisto a vita di una licenza.

Al netto di utilizzare software alternativi gratis è importante avere dei reminder per bloccare le spese ricorrenti quando sono poco utilizzate.

Oltre al budgeting con Wallet by Budgetbakers esiste una nuova via e si chiama Tilla.

tilla app per gestire gli abbonamenti online

Tilla è un app per smartphone Android in cui inserire tutti i propri abbonamenti e inviare degli alert di pagamento il tutto condito da un’interfaccia molto gradevole.

C’è una versione free che permette di aggiungere 5 store e una a pagamento a 1,99$ con inserimenti illimitati.

Volendo ve la ripagate con qualche sondaggio con Google Rewards.

5. LA FINE DELLE FINTECH?

È molto interessante questo podcast di Define Banking in cui si fa il punto sul mondo delle fintech.

Ho cominciato a interessarmi di finanza proprio grazie ad app come N26, Hype e Oval Money eppure ho subito cominciato a sentire puzza di bruciato:

Come guadagnano? Come sono sostenibili? Sicuri vadano bene per me?

Domande che mi ponevo nella recensione negativa di n26 nr.1 e la recensione negativa di N26 nr.2, nel mio sproloquio contro Revolut e in seguito al fallimento di Wirecard.

Le neo banche non hanno modificato il sistema bancario, non guadagnano una lira e gli investitori non sono più interessati a mettere soldi a fondo perduto.

Come finirà?

Ascolta “Neobanche in crisi parte 1: quale modello di business?” su Spreaker.

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Sull'autore

FinanzaCafona

Founder & Editor

Sono un povero come te che scrive la maggior parte degli articoli di questo blog. Non mi dare troppo retta perché sono un fesso senza studi economici o finanziari però, se vuoi, puoi amarmi.

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