Mi fa molto ridere come gli spippolatori di finanza personale in Italia conoscano bene molte dinamiche estere, come le pensioni USA, senza poi sapere un cacchio delle cose più attinenti alla realtà italica.
Qual è il punto?
Bullarsi con gli amici a cena e fargli presente quanto si conosce il mondo?
Boh, cioè io da una parte li capisco. In quanto piccolo borghese saccente mi incuriosisce un po’ tutto e anche per questo mi sono studiato i fondi pensione americani come il 401k e il Roth Ira.
Insomma oggi faccio un po’ il punto sul sistema pensionistico americano ma vi farò vedere i sorci verdi usando la tagliente arma della mia ben nota verbosità.
È impossibile capire come funzionano le pensioni americane senza prima avere un paragone con quelle italiane, quindi prima vi spiego quest’ultime.
Vi faccio un spoiler: ci sono delle somiglianze.
COME FUNZIONANO LE PENSIONI ITALIANE
Il sistema pensionistico italiano è pubblico.
Lo stato preleva dalla vostra paga dei contributi obbligatori ai cittadini in età lavorativa oppure richiede il versamento alle partite iva con percentuali variabili a seconda della cassa previdenziale.
Questo denaro viene girato ai pensionati che ricevono dei pagamenti mensili coerenti con il lavoro svolto in passato calcolati secondo gli anni contributivi maturati.
Questo nel mondo ideale!
In realtà i vecchi lucrano su di voi. In passato non hanno versato un cazzo di contributi in quanto gli scontrini sono obbligatori dal 1983 e vi prendono pure per il culo con 5€ di mancetta quando andate a trovarli, ma vabbé.
Nel caso i contributi versati dai lavoratori non siano sufficienti a pagare la fiscalità generale (ogni anno) lo stato mette le pezze versando denaro nelle casse dell’INPS.
Come notate non ho alcuna voglia di fare polemica, ma zero proprio.
Oltre alla pensione pubblica gestita da INPS esiste però un altro sistema (privato) per accumulare contributi.
COME FUNZIONA IL FONDO PENSIONE INTEGRATIVO
Tecnicamente in Italia basterebbe lavorare e raggiungere i contributi minimi per avere una pensione.
Questi soldi pubblici però potrebbero non essere sufficienti per campare degnamente quindi lo stato italiano prevede la possibilità di aprire un fondo pensione integrativo:
- È volontario e non obbligatorio
- Permette di versare parte dello stipendio in un fondo d’investimento a scelta che potrà essere riscattato in età pensionabile o in anticipo per situazioni specifiche (salute o acquisto primo casa)
- Permette di dedurre i contributi versati fino a un massimo di 5.164,57€ annuali producendo un guadagno pari alla vostra ultima aliquota fiscale
- Parte dell’investimento è indicizzato all’inflazione
- Prevede una tassazione agevolata crescente agli anni di maturazione del fondo al momento del riscatto pari al 15% sui contributi versati nei primi 15 anni, che si riduce dell’0,30% ogni anno, fino ad arrivare al 9%
- Per alcuni fondi l’azienda è obbligata a pareggiare con dei massimali i contributi versati dal lavoratore
Ficcatevi in testa questi punti perché vi saranno molto utili per capire le pensioni americane!
Per saperne di più su come funzionano le pensioni ho fatto questo approfondimento
COME FUNZIONANO LE PENSIONI AMERICANE
Molti ritengono le pensioni americane come completamente private.
Ecco, nì.
Per superare la grande depressione Franklin Roosevelt nel 1935 avviò un grande piano di riforme chiamato “New Deal” con particolare attenzione a quelle sociali quali il sistema sanitario e quello pensionistico.
È di questo periodo l’istituzione della Social Security Tax una tassa pagata da tutti i lavoratori e pari al 12,4% dei guadagni di ogni cittadino. Se dipendente questi versamenti sono divisi tra il datore di lavoro e il lavoratore, nel caso dell’autonomo invece sono completamente pagati dal lavoratore.
Il sistema funziona come la pensione pubblica italiana: i versamenti presenti servono a pagare quelli dei pensionati.
Solo nel 1978 furono avviate una serie di riforme per rendere (parzialmente) privato il sistema pensionistico americano con l’istituzione del 401k.
Fino alla fine degli anni ’70 quindi sia il sistema sanitario (con il Medicare di Johnson) che il sistema pensionistico americano erano pubblici, come in gran parte d’Europa.
La progressiva privatizzazione fu una scelta consapevole data l’obiettiva impossibilità di sostenere il sistema pubblico sul lungo periodo. Nonostante ciò i contributi obbligatori rimasero attivi in modo da avere un capitale per garantire una pensione minima a tutti i lavoratori americani.
Il 401k non è l’unico strumento pensionistico privato americano.
NelI’97 è stato istituito il Roth IRA e poi l’ibrido Roth 401(k). In sintesi estrema quindi le pensioni americane sono un ibrido tra i versamenti obbligatori della Social Security Tax e quelli in uno dei vari altri fondi complementari (401k e Roth Ira).
Visto che la pensione pubblica garantirà una pensione ridicola lo stato americano stimola i cittadini nel gestire i fondi pensionistici integrativi privati con numerose agevolazioni fiscali.
401K COME FUNZIONA
Il 401(K) è la base della pensione mensile a cui accedono i cittadini americani.
Nella forma è molto simile al fondo pensione integrativo italiano, quindi non vi stupirà vedere queste caratteristiche:
- Il 401(k) ha una speciale tassazione al riscatto
- Si può investire una porzione del proprio salario (al lordo delle ritenute fiscali) fino a un massimale annuale fissato dal’IRS. Attualmente è di circa 20k.
- Il datore di lavoro può pareggiare o meno le contribuzioni del lavoratore
- Si può scegliere in cosa investire con una grande varietà di prodotti finanziari (tra cui il famoso Vanguard Total Stock Market)
- Il denaro può essere ritritato senza penalizzazioni dopo aver compiuto 59 anni e mezzo
Il lavoratore può decidere in autonomia quanto versare del lordo della sua busta paga.
Qui c’è la prima differenza in quanto i versamenti complementari italiani sono su denaro già tassato mentre nel sistema americano i versamenti sono al lordo, se si versa di più quindi cambia anche il montante contributivo e si pagano messo tasse.
Anche il massimale dei contributi è maggiore. Se in Italia è di circa 5k in USA è di 20k questo per il costo della vita USA sia perché è il principale strumento pensionistico americano, mentre il fondo pensione complementare italiano è solo accessorio.
Il vantaggio è che, ma dipende se incluso come benefit, l’azienda è costretta a pareggiare il versamento del lavoratore: ogni dollaro versato da quest’ultimo deve essere anche versato dall’azienda fino a un massimo del 5% dello stipendio lordo.
Questo “match” esiste anche in Italia ma solo per alcuni fondi specifici o per alcune aziende. Inutile poi dire quale sia l’offerta di prodotti di investimento, mille volte migliore dei nostri PIP di merda.
Gli investimenti sono esentasse fino al momento del riscatto e quindi sfruttano al meglio l’interesse composto.
Il ritiro anticipato è possibile ma fortemente scoraggiato dalle altissime penalità fiscali che scompaiono al compimento dei 59 anni e mezzo, quindi ipoteticamente si può andare in pensione quando si vuole dopo i 60 anni.
Se si vuole chiedere un anticipo è più conveniente chiedere un prestito sul proprio 401K in una maniera simile alla nostra cessione del quinto.
In generale il 401(k) è un prodotto interessante ma è decisamente più complesso del nostro. Bisogna avere sia la capacità di capire la normativa generale, di scegliere l’azienda che fa il match dei contributi e soprattutto saper scegliere i prodotti finanziari su cui investire i propri risparmi.
Personalmente io estenderei questo sistema in Italia a tutte le partite iva forfettarie le quali non hanno accesso alle deduzioni dei fondi pensione integrativi.
In un unico colpo si eliminerebbero le ridondanti casse previdenziali capaci solo di fare buchi di bilancio (tranne la mia ex-enpals, unica cassa in attivo <3) e si semplificherebbe il sistema previdenziale dei liberi professionisti.
Ahimé, per voi, non è stata ancora instaurata una dittatura illuminata cafona. So sad!
COS’È IL ROTH IRA
Il Roth IRA è invece un altro strumento pensionistico volontario, è molto usato in quanto particolarmente vantaggioso per fare investimenti sul lungo periodo.
In sostanza si tratta di versare il denaro già tassato su un apposito conto di brokeraggio chiamato Roth IRA il cui vantaggio è che tutti gli investimenti saranno completamente esentasse al momento del ritiro.
A dispetto del 401k praticamente si ha accesso ha qualunque prodotto finanziario e infatti molti fanno il cosiddetto “rollover” ovvero trasferire il saldo e gli investimenti dal 401k al Roth Ira in modo di prendere due piccioni con una fava: ottenere i vantaggi fiscali e accedere ai prodotti finanziari migliori con TER più basso.
L’altra differenza è nel massimale annuo di versamenti pari a 6k annui.
ROTH 401(K): FONDO PENSIONE AMERICANO MISTO
Esiste anche uno strumento pensionistico misto che sia chiama Roth 401(k) una sorta di ibrido tra le caratteristiche del 401 e del Roth Ira.
Nel Roth 401(k) si versano soldi da lavoro già tassati invece che al lordo ma non sono previste tasse al momento del ritiro o per prelievi dopo almeno 5 anni di versamenti, morte dell’intestatario o dopo aver raggiunto i 59 anni e mezzo d’età.
Come per il 401k sono previste dei massimali di versamento pari attualmente a 20k annui.
Si tratta di uno strumento sempre più apprezzato dai millennial in quanto è ottimo per i dipendenti a basso stipendio che sperano di poter aumentare i propri guadagni nel tempo.
Insomma, è per la nostra generazione sfigata.
PENSIONE PRIVATA COME FUNZIONA: CONCLUSIONI
Siete contenti di sapere come funziona il 401k e le pensioni americane? Siete felici di poter ammorbare i vostri amici con informazioni di cui non avranno nessun utilizzo pratico nella vita?
Ottimo! Sono sempre dalla vostra parte nel rendere il mondo un posto un po’ più noioso ma finanziariamente più colto.
Ora che sapete come funziona il sistema americano che dite di studiare come funziona la pensione complementare italiana. A meno che non abbiate il desiderio di emigrare mi sembra un utilizzo del tempo più efficiente.
Ah! Se ho scritto stronzate ditemelo. È probabile abbia detto bestialità!
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FONTE IMMAGINE: Foto di Karolina Grabowska
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